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La lunga stagione dell’uva

Il più dolce dei frutti, una volta era un lusso, che durava poco. Ora è diverso, da giugno fino a Natale e oltre troviamo grappoli disponibile in bella vista sul mercato. Sì, perché oggi la vite la si può coltivare anticipando o prolungandone i tempi. Il trucco c’è: basta proteggere i grappoli dalla pioggia. Il progetto Coltura & Cultura lancia un nuovo videoclip sul tema

Olio Officina

La lunga stagione dell’uva

Non è la prima volta che si affronta il tema dell’uva nell’ambiito del progetto Coltura & Cultura. C’è anche un libro da sfogliare, QUI, dal titolo L’uva da tavola, ma per chi volesse approfondire c’è anche il volume La vite e il vino.

Ora è possibile prendere visione di un videoclip con l’agronomo Duccio Caccioni all’opera come un maestro, sempre convincente e chiaro.

Il titolo del videoclip è “La lunga stagione dell’uva“, ed è possibile vederlo cliccando QUI.

Ci si interroga sul perché oggi l’uva sia più presente di un tempo sugli scaffali dei punti vendita, e sappiamo tutti che, in teoria, il momento giusto per raccogliere l’uva coincide con le prime settimane di settembre. In teoria, appunto. In pratica, però, si trova al mercato da giugno fino a Natale.

Ci si chide se venga dal Cile, o se la tengono mesi in frigorifero, o se la “pompino” in qualche modo. Niente di tutto ciò. Basta solo mettere l’ombrello al filare di vite per proteggerlo dalla pioggia durante l’autunno e coprirlo con la plastica anche sui lati durante la primavera. Tutto qui. E se avete voglia vedete anche QUI, perché in fondo “Si fa presto a dire uva“.

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