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La mia ricetta patafisica

Io non sono uno chef. Quindi: state in guardia. Non fidatevi, ma ho da proporvi comunque una ricetta oliocentrica che vale la pena provare. La materia prima centrale, direi fondante, è una frisella, made in Salento, ma l’olio utilizzato è toscano di Fiesole, molto Salutaris

Luigi Caricato

La mia ricetta patafisica

Non mi dite che non vi proponga mai delle ricette. Quella di oggi è essenziale, tutta incentrata sulle materie prime.

Gli ingredienti:

due friselle di grano duro (quelle autentiche, acquistate in un forno salentino, ad Arnesano – il grano è di mio padre;

pomodori in libertà, senza indicazione del numero: quanti ne volete, non c’è alcun limite – li ho acquistati in Esselunga: il supermercato per eccellenza;

una mozzarella, ora non ricordo più la provenienza, sicuramente campana;

l’olio, è un extra vergine made in Toscana, da agricoltura biologica, il Salutaris di Buonamici, non buono, buonissimo; non eccellente, di più: ho esagerato? No, l’edizione 2015 è favolosa, e ne scriverò a breve;

origano a volontà;

sale q. b.

Preparazione.

Occorre bagnare le friselle, per pochi secondi, diciamo 15 se di grano duro. Si lascia sgocciolare l’acqua.

Si tagliano i pomodori e si dispongono sulle friselle.

Si taglia la mozzarella e la si pone intorno alla frisella.

Si distribuisce origano e sale a piacere.

Si versa l’olio da olive.

Bevete, se volete, un buon vino semplice, per accompagnare; e mangiate, mangiate con grande compiacimento.

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