Mai provato l’olio dei monaci benedettini camaldolesi?
SAGGI ASSAGGI. A Bardolino, in provincia di Verona, l'extra vergine dell'Eremo San Giorgio, ottenuto da olive Casaliva, Frantoio, Raza, Trep e Leccino. Un fruttato medio leggero ideale con creme di verdure e con un piatto tipico del territorio nel quale l'olio viene prodotto: risi e bisi
Una classica bottiglia modello Marasca, molto semplice e sobria nella sua veste, provvista di tappo a vite con versatore, ma non rivestita da capsula. Si impone in particolare all’attenzione l’etichetta, con la quale peraltro l’azienda agricola dei monaci benedettini Camaldolesi si è imposta al concorso Le Forme dell’Olio 2019, guadagnandosi il premio speciale assegnato per l’alta valenza evocativa del messaggio.
In etichetta compare infatti il richiamo al Vangelo di Giovanni: Il Signore ha promesso al suo popolo: Ecco vi mando il grano il vino e nuovo e l’olio. Non poteva essere diversamente.
Uno dei monaci è padre Lorenzo Saraceno, il quale per l’annuario Olio Officina Almanacco 2015 scrisse un articolo alquanto suggestivo e profondo, dal titolo “Il giardino nel cuore del mondo”, da cui volentieri riportiamo un passo: “Quando il monaco eremita si insedia, deve porre mano per dare ordine al disordine intrinseco della foresta, deve assumersi la responsabilità di trasformarla in un giardino, come in un nuovo Eden”. E l’olivo cos’è, in fondo, se non l’ordine nel disordine? La raggiunta civiltà che avviene attraverso la domesticazione dell’olivastro.
Ma passiamo all’olio: è di color giallo oro alla vista, dai riflessi verdolini, limpido; al naso si apre con profumi fruttati medio leggeri, vegetali, dai toni mandorlati, mentre al palato ha buona fluidità e armonia, una lieve nota amara e piccante progressiva ma contenuta, un gusto vegetale con richiami al carciofo. In chiusura, i sentori di mandorla e una lieve punta piccante.
Eremo di San Giorgio
Olio extra vergine di oliva dei Monaci Camaldolesi
Bardolino, Verona, Veneto, Italia
Casa virtuale: eremosangiorgio.it
Olivaggio: Casaliva, Frantoio, Raza, Trep e Leccino
Abbinamenti: con creme di verdure o risi e bisi alla veneta.
È possibile leggere questa recensione anche sul numero 1 della rivista mensile Oliocentrico, edita da Olio Officina. La recensione che qui riportiamo, a beneficio dei lettori del nostro webmagazine, risale all’olivagione 2018, ma le peculiarità sensoriali descritte permangono, pur con le dovute variabili della stagionalità, le medesime.
In apertura, foto di Elena Cecchini, designer che ha realizzato l’etichetta dell’olio
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