Cook

Per chi ne ha voglia, le ‘ncarteddhate

Olio da olive e miele e tanti altri ingredienti in questo dolce tipico salentino. Si può utilizzare anche l’anice, ma anche un piuzzico di canella

Carlotta Baltini Roversi

Per chi ne ha voglia, le ‘ncarteddhate

Ed ecco a voi la ricetta. Sappiate però che ci sono diverse possibili varianti.

Ingredienti

1 kg di farina di grano tenero tipo ”00”;
300 g di farina di grano duro;
200 g di olio extra vergine di oliva dal fruttato delicato;
100 g di anice oppure di vino bianco, per chi non gradisce l’anice;
buccia grattugiata di 2 arance;
1 bustina di vanillina;
il succo di 10 mandarini;
un pizzico di cannella;
un pizzico di sale;
1 pacchetto di lievito fresco (25 g);
olio vergine di oliva per friggere;
1 kg di miele millefiori;
qualche chiodo di garofano;
una manciata di confettini colorati;
una manciata di pinoli.

Preparazione

Si passano al setaccio le farine e si mescolano bene. Si prepara un pozzetto con le farine aggiungendo l’olio extra vergine di oliva dal fruttato delicato, l’anice o il vino bianco, la buccia grattugiata delle arance, la vanillina, il succo dei mandarini, la cannella, il sale e si impasta bene. Si prepara un pozzetto nell’impasto e si fa sciogliere il lievito con poca acqua tiepida.

Si lavora l’impasto fino ad ottenere una pasta omogenea ed elastica, ma non morbida. Se occorre si può aggiungere dell’altro succo di mandarini.

Si lascia riposare l’impasto per circa un’ora poi si stende la sfoglia il più sottile possibile, in quanto più sottile sarà, migliore sarà il risultato finale.
Con una rotella dentata si tagliano delle strisce larghe due dita e lunghe 20 cm e si piegano al centro nel senso della lunghezza, pizzicandole ed unendo i bordi ogni 4 cm circa, infine si avvolgono su se stesse formando come delle rose.

Si friggono in abbondante olio vergine di oliva, poche per volta, e si fanno sgocciolare su carta da cucina.
Una volta fritte si passa a mantecarle con il miele e ad impiattarle.
In un tegame, a fuoco lento, si versano delle cucchiaiate di miele e si immergono le ‘Ncarteddhate finchè sono ben intinte.

Si sistemano delicatamente in un piatto da portata e si decorano a piacere con chiodi di garofano,
confettini colorati e pinoli.

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