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Quando l’olio diventa esperienza e condivisione

Una originale collaborazione “oliocentrica” tra Marco Stabile, chef di Ora d’Aria, e Matteo Frescobaldi, brand manager di Laudemio Frescobaldi. Due toscanità di Firenze per il lancio di una iniziativa che prevede una special box in edizione limitata disponibile su Cosaporto.it

Maria Carla Squeo

Quando l’olio diventa esperienza e condivisione

Ascoltare Matteo Frescobaldi fa sempre piacere. Lo abbiamo seguito con interesse e curiosità nel corso dell’ultima edizione di Olio Officina Festival e lo abbiamo rivisto e sentito, seppure a distanza, via web, in una conferenza stampa in streaming, in occasione di una iniziativa davvero originale e soprattutto unica con protagonista l’olio extra vergine di oliva.

“È stata una annata stupefacente” ha esordito Frescobaldi. Stupefacente dal punto di vista agricolo, s’intende. “Tante le olive, e molto in salute, raccolte a metà ottobre, che erano ancora molto acerbe, al punto che abbiamo dovuto attendere che l’invaiatura dei frutti facesse il suo corso. È stata una annata difficile”, ha chiarito il brand manager di Laudemio Frescobaldi. I risultati però sono stati ragguardevoli per l’ottima qualità.

“Note di cardo e carciofo, e a metà 2021 si presenta più dolce e pure con sentori di mandorla”, ha precisato Matteo Frescobaldi.

Un buon motivo per presentare l’extra vergine Laudemio Frescobaldi in una special box composta da spaghetti Martelli, parmigiano reggiano di 28 mesi e pepe. In più, corredate tutte queste materie prime dalle illustrazioni in cui sono state riportatenel dettaglio due ricette, si trova anche l’occorrente per la torta soffice di mandorle e Laudemio Frescobaldi. Sì, confesso di essere stata molto fortunata.Anche se inrealtà, seppure in edizione limitata, questa special box è comunque disponibile su Cosaporto.it.

Sono appunto due le ricette scelte dallo chef Stabile per valorizzare ed esaltare al meglio il Laudemio Frescobaldi. Non che sia difficile con un extra vergine così eccellente. Si tratta di un chiaro esempio di Quality Delivery e nel contempo l’occasione buona inaugurare un nuovo portale di vendita dedicato alla città di Firenze. Ecco la forza vincente della toscanità. Questa seleziona delle migliori eccellenze d’Italia merita la giusta considerazione.

Lo chef Marco Stabile chiarisce subito: “L’olio non si mangia. Si beve. È un gustosissimo ingrediente. È una gustosissima risorsa. Ed è da considerare come un medicinale, un tocco d’eccellenza dalle eleganti note vegetali”.

Ecco allora l’idea di un “piatto semplice ma di grande soddisfazione”.

Spaghettino olio Laudemio Frescobaldi parmigiano e pepe è come una danza. Questo lo scrivo io, però. Sì, perché dopo aver ascoltato Frescobaldi e Stabile in videoconferenza, la sera, proprio mentre scrivo questa recensione, la ricetta illustrata da Marco Milanesi si è concretizzata in un piatto gustosissimo in tutta la sua semplicità.

“L’olio è un ingrediente fondamentale”, ha detto Stabile. Come dargli torto? È proprio così. Se non siete del tutto convinti, provate.

Torniamo a Matteo Frescobaldi, alla bottiglia d’olio dal design unico e sempre speciale, nonostante sia passato tanto tempo da quando è avvenuto l’ingresso in scena del Laudemio. È un po’ come le puntate di Montalbano in tv, ogni volta è come se fosse la prima volta, ma con il Laudemio è sempre un inno all’olio e un canto dedicato al buon cibo. Sto esagerando? Sono forse troppo entusiastica? No, e se invece siete di parere contrario sappiate che il nostro direttore Luigi Caricato non fa altro che parlarci del Laudemio: “è il segnale della svolta”, dice sempre in redazione.

Quando ascolto Matteo Frescobaldi sostenere che vi è “un legame tra piatto e Laudemio”e che “con un altro olio sarebbe diverso”, allora mi convinco che è proprio vero. Tutto è partito dopo la terrificante gelata del 1985, ha ricordato Frescobaldi. L’idea era di ricominciare con gli olivi devastati dal gelo e pensare all’olio come si pensa al vino: “valorizzare l’olio come si è fatto per il vino”.

Chiarisce Matteo Frescobaldi: “la mia famiglia decise di fare qualcosa che lasciasse un segno: creare un brand e creare nel medesimo tempo un prodotto che risponda a un profilo sensoriale di eccellenza, da verificare attraverso la valutazione del panel test”. Già, l’analisi sensoriale per identificare un profilo-tipo di extra vergine, la creazione di una idea che si strutturasse attraverso una serie di regole fissate in un disciplinare di produzione. Da qui, ha precisato Matteo, l’intervento risolutore di Bona Frescobaldi. Già, perché tutto è partito da lei: “mia zia Bona scelse la bottiglia, che divenne subito iconica”.

L’olio si presta molto. “È versatile”, precisa Marco Stabile, e si spinge nella similitudine del piatto come un abbraccio. È questa la sensazione quando si versa l’olio Laudemio Frescobaldi: “lo verso dove voglio sentire l’olio. L’olio con cui cucini poi lo mangi. Non si butta”.

Ritorniamo all’idea della semplicità. Un piatto di pasta all’olio e parmigiano. Una sorta di comfort food dell’infanzia: un “piatto riparatore di tante nostre cene in famiglia ma ancora oggi amato e portato sulla tavola dai grandi chef”. Per coronare questa semplicità, per realizzare un piatto così apparentemente semplice non esistono segreti. È l’olio il protagonista indiscusso. La vera prova del nove è tutta nel riuscire a eccellere nella apparente semplicità di una preparazione.

Utilizzato in moltissime ricette, lo chef dell’Ora d’Aria di Firenze lo presenta ai propri clienti: “che sia di accompagnamento al cestino del nostro pane fatto in casa come entrée della cena o come ingrediente cardine di una ricetta, l’olio è sempre protagonista nella mia cucina. Quando Matteo Frescobaldi mi ha chiesto di realizzare una ricetta in cui l’olio fosse il protagonista e che rispecchiasse in qualche modo la toscanità in cucina, non ho avuto un attimo di esitazione. È come giocare in casa, mi son detto” Parola di Marco Stabile.

La proposta gourmet presentata in video conferenza si caratterizza da un’estrema essenzialità. Per replicare a casa le ricette, basta seguire le indicazioni illustrate da Marco Milanesi secondo le indicazioni fornite dallo chef Stabile.

“Non potevo fermarmi solo alla pasta”, precisa Marco Stabile. Al dolce non si può rinunciare: una torta soffice all’olio Laudemio e mandorle, con una conservazione lunga che è possibile gustare in diversi momenti della giornata. Una ricetta caratterizzata anche in questo caso dall’essenzialità degli ingredienti, un modo per inserire l’olio extra vergine di oliva di qualità in un gesto quotidiano come la colazione o la merenda”.

Anche Stefano Manili, Founder & CEO di Cosaporto è intervenuto: “siamo onorati di partecipare a questo progetto, creando sinergie utili e preziose per tutti. L’acquisto è comodo e smart, e avviene attraverso un servizio professionale e veloce”. A Milano, come pure a Roma.

La special box Laudemio Frescobaldi by Chef Marco Stabile è disponibile in edizione limitata sul sito di Cosaporto.it. AMilano, come aRoma.

E visto che noi siamo d’elezione “oliocentrici”, ecco come viene presentato il Laudemio Frescobaldi dell’olivagione 2020. Mettiamo le virgolette perché non è farina del nostro sacco, però, lo confesso, aperta la bottiglia noto che corrisponde esattamente a quanto viene descritto: “robusto, con un colore brillante, verde smeraldo, e dal sapore intenso che anche quest’anno si caratterizza per il profilo aromatico estremamente ricco. Con una grande ampiezza olfattiva e sentori tipicamente legati al territorio della Toscana, i Laudemio Frescobaldi 2020 si contraddistingue per il bouquet ricco di profumi erbacei, come la rucola selvatica, e gli aromi eleganti di olive fresche e mela verde. Al palato emergono il carciofo, il cardo e altre verdure fresche. In bocca è fluido, astringente ed amaro, con una lunga e piacevole nota piccante, molto persistente.

Possiamo chiudere qui, ma intanto possiamo riconoscere che l’iniziativa di Frescobaldi e Stabile in collaborazione con Stefano Manili, è davvero lodevole. L’olio va portato a casa, con originalità e classe.

Si ringrazia per le foto Cinzia Ghilotti. In apertura: Matteo Frescobaldi mentre versa l’olio, con lo chef Marco Satabile che osserva.

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