Questo extra vergine è molto Felice ed è l’Evo più nordico del Mediterraneo
SAGGI ASSAGGI. Siamo nel Garda, un territorio celebre e tanto decantato. In un'areale che ricade nella Dop Garda con menzione geografica aggiuntiva "Bresciano". A firmarlo è la Cooperativa agricola San Felice del Benaco, detta anche "la Verità"

La storia dell’olivicoltura del Garda è antichissima, grazie a un microclima particolare, pressoché mediterraneo, e all’effetto dello specchio di acqua più grande d’Europa e alla vicinanza alle montagne che permettono una buona distribuzione delle piogge durante tutto l’anno.
L’olio che vi si produce è l’Evo più nordico del Mediterraneo. Gli oliveti sono disposti nelle aree collinari e pedo-collinari dell’anfiteatro morenico del Garda, anche su terrazzamenti.
Oltre alle varietà più diffuse in tutto il territorio italiano come Leccino, Frantoio, Pendolino e Moraiolo, il Dop Garda, è prodotto con cultivar autoctone, soprattutto come la dominante Casaliva, varietà di buon vigore, resistente al freddo, con frutti di pezzatura media e resa molto elevata, da cui si ottiene un olio profumato, fine e leggero.
In etichetta il riferimento alla attestazione di origine Dop Garda, con menzione geografica aggiuntiva “Bresciano”.
Si presenta giallo dorato alla vista e con una buona intensità al naso, fruttata e leggera, con prevalenza di sentori erbacei ed aromatici di rosmarino e timo e melissa, ma anche con una decisa punta di carciofo.
Al gusto è delicato, inizialmente dolce con leggero finale piccante e tipici toni mandorlati.
COOPERATIVA AGRICOLA SAN FELICE DEL BENACO
Olio extra vergine di oliva Dop Garda Bresciano
Dove: San Felice del Benaco, Brescia, Lombardia, Italia
Casa virtuale: oliofelice.com
Olivaggio: Casaliva, Frantoio, Leccino
Bottiglia: 250 ml
Prezzo al pubblico: 9 euro
Abbinamenti: a crudo su pasta, verdure e pesce
È possibile leggere questa recensione anche sul numero 3 della rivista mensile Oliocentrico, edita da Olio Officina. La recensione che qui riportiamo, a beneficio dei lettori del nostro webmagazine, risale all’olivagione 2018, ma le peculiarità sensoriali descritte permangono le medesime, pur con le dovute variabili della stagionalità.
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