Tre lettere che racchiudono una storia di arte, olio e bellezza
L’etichetta. Vir è un’edizione limitata di un extra vergine proveniente da olive Leccino di Maria Luisa Calabrese, ispirato al nome della figlia Virginia. Oggi fuori commercio, rappresenta in maniera emblematica il lato bello e artistico dell’olivicoltura familiare, in cui il disegno eseguito dalla piccola, e apportato sulla bottiglia, impreziosisce la qualità del contenuto
Potete leggere questo articolo anche nel numero 16 di OOF Magazine.
“Vir” è un’edizione limitata e fuori commercio di Maria Luisa Calabrese. Estratto da olive Leccino – nel Salento, a Lecce – si ispira nel nome alla figlia Virginia.
Destinato in parte per l’autoconsumo, in parte a essere regalato agli amici, rappresenta in maniera emblematica il lato bello e artistico dell’olivicoltura familiare.
Eravamo abituati a immaginare un olio anonimo e senza identità, per le produzioni familiari che tanto contraddistinguono l’Italia. Invece qui si cura oltre alla qualità del contenuto anche l’aspetto estetico e l’estro.
A partire da questo numero di OOF Magazine, il 16, segnaleremo di volta in volta un’etichetta che eleviamo a simbolo di rinascenza.
Il Salento, si sa, è afflitto dalla Xylella, e proprio per questo ha bisogno di esprimere tanta energia e brio.
Il disegno eseguito dalla piccola Virginia nei mesi della pandemia è il ritratto di Frida Kahlo. L’olio ha freschi sentori erbacei e un impatto dolce al palato.
Morbido, di buona fluidità e finezza, dalle note amare e piccanti armoniche, chiude con eleganti e persistenti richiami alle erbe di campo.
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