Gea Terra

L’economia sostenibile si nutre di idee

La transizione ecologica non può trascurare temi centrali come l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Volendo difendere l’ambiente, è necessario farlo tutelando anche il tessuto sociale del territorio e le forme di economie ad esso associate. All’isola di Capraia è stato presentata l’iniziativa di un Campus universitario aperto, inclusivo e autonomo concepito per sviluppare e promuovere la conoscenza nei campi della Green Economy e della Blue Economy sull’Isola

Marcello Ortenzi

Fare olivicoltura d’alta quota significa credere nel valore del luogo e dell’identità

Salvaguardare i territori olivicoli estremi non è facile, né tantomeno economico. I rischi e le insidie non solo ci sono, ma sono anche grandi. È facile intuire perché, quando ci rivolgiamo a questa particolare tipologia di olivicoltura, la definiamo eroica. Nel 2012 nasce, dall’impegno di Flavio Lenardon e Giuseppe Stagnitto, il movimento culturale TreeDream. Fortemente sostenuto da Olio Officina, oggi sta iniziando a raccogliere i primi frutti: il progetto di Farchioni Il futuro è nelle nostre radici è un primo importante passo

Olio Officina


Ciò che serve è scommettere sullo sviluppo tecnologico del settore olivicolo

Ad affermarlo è Luis Planas, ministro dell’Agricoltura spagnolo, durante il I Congresso mondiale di olivicoltura ed elaiotecnia, Mundolivar, tenutosi a Córdoba. L’implemento della tecnologia e dell’innovazione deve affiancare altre strategie fondamentali, come la valorizzazione delle varietà di olivo minoritarie e il connesso recupero della biodiversità

Olio Officina


Tutta la bellezza dell’olivo esaltata dalle tecniche di arboscultura

La prima arboscultura che ha inaugurato il progetto Panorama in cornice – nato per valorizzare il potenziale culturale e turistico del territorio - è un olivo in vita da 25/30 anni nell’oliveto dell’Agriturismo Al Crepuscolo dell’azienda agricola Gabrielloni, donato da parte delle tre sorelle titolari per il loro amore verso l’arte. Un campo agricolo può e deve essere migliorato anche con queste opere, afferma Elisabetta Gabrielloni, e mettere a disposizione un olivo in produzione e vederlo plasmare secondo forme estetiche ci arricchisce intellettualmente

Olio Officina


Di cosa ha bisogno la viticoltura italiana del domani?

Di precise strategie che sappiano valorizzare le potenzialità offerte dall’intero comparto e che non si dimentichino delle pratiche previste dall’agricoltura verde, pulita e pura nei confronti dell’ambiente, della pianta e degli addetti ai lavori. Questo, e altri importanti temi che mirano a dare una nuova forma al comparto, sono stati affrontati in occasione dell’apertura del settantaquattresimo anno accademico dell’Accademia italiana della vite e del vino

Olio Officina


La seconda vita degli scarti di produzione di distillati nell’ottica dell’economia circolare 

Il 12 aprile le Distillerie Bonollo Umberto di Conselve ha inaugurato un impianto di produzione di biometano a partire dai residui liquidi delle attività di distillazione per un quantitativo medio giornaliero di diecimila metri cubi, che possono corrispondere ai consumi medi di circa tremila famiglie. Dopo che le materie prime sono state impiegate per la creazione di acquaviti e altri prodotti c’è ancora molto di utile e di prezioso da poter impiegare in una logica di innovazione e valorizzazione della vinaccia

Marcello Ortenzi


Il biometano? Strategico per l’economia circolare

Gli agricoltori si danno da fare per operare nell’immagazzinamento della CO2, con le coltivazioni e le innovative soluzioni agronomiche - sia in pianura, sia in collina - per dimostrarne l'efficacia in termini di miglioramento della fertilità dei suoli, tema sempre più attuale nel dibattito politico sulla carbon farming e la tenuta delle aree rurali

Marcello Ortenzi


Le acque reflue come valide risorse per combattere la siccità

Le attività promosse con l’accordo tra l’Istituto per la protezione sostenibile delle piante e l’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr si inquadrano nelle strategie di sostenibilità e circolarità del ciclo di trattamento di questa tipologia di acque che rappresentano una potenziale opportunità di sviluppo: oltre al loro rilevante contenuto in sostanze fertilizzanti indispensabili alle colture, sono costituite per oltre il 99% da “acqua dolce” e quindi sono particolarmente preziose

Olio Officina


Una olivicoltura più integrata con aspetti sociali e ambientali è un passo necessario

Nell’ultimo censimento effettuato da Seo/BirdLife, impegnato a proporre un modello olivicolo che tuteli la biodiversità senza compromettere la redditività degli agricoltori, negli ultimi dieci anni si è registrato un calo della popolazione dell’albanella minore tra il 23 e il 27%. La causa principale è una visione produttivista e una notevole riduzione dei campi di cereali, ideali per la riproduzione di questa e altre specie di volatili

Olio Officina


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Un fuoco invisibile ha decimato gli olivi

A dieci anni di distanza da quando si è registrato il devastante fenomeno patogeno nel Salento, un libro di Daniele Rielli ripercorre la vicenda punto per punto, raccontando di un disastro naturale, quello causato dalla Xylella, che si poteva certamente contenere. Un intreccio inestricabile di scelte politiche discutibili, ritardi mostruosi, impianti accusatori imbarazzanti e privi di fondamento, pseudoscienza e pensiero magico hanno portato alla distruzione del paesaggio e dell’economia di un vasto territorio

Simone Raho


Un’olivicoltura a tutela dell’ambiente con il progetto “Planet O-live”

Il piano di sostenibilità con cui Costa d’Oro si impegna a fare la sua parte, in uno scenario difficile e compromesso dai cambiamenti climatici, si traduce in una serie di azioni concrete per aumentare la produttività della filiera. Dalla riduzione di pesticidi fino alla tracciabilità in ogni processo, nell’iniziativa dell’azienda di Spoleto si incrementeranno pratiche di circolarità insieme a una continua promozione del valore sociale dell’extra vergine

Olio Officina


Bisognerà imparare a convivere con gli effetti dei cambiamenti climatici in agricoltura

Le gelate primaverili sono una delle maggiori problematiche con cui devono confrontarsi gli agricoltori, data la portata delle conseguenze. Gli esperti dell’Irta spiegano che esistono diversi modi di affrontare tali eventi atmosferici, ognuno dei quali presenta molteplici aspetti da dover osservare. In termini generali, il punto di partenza per una efficace difesa contro il gelo è avere misura della temperatura: diventa essenziale disporre di termometri in buone condizioni, calibrati e una scala di lettura corretta

Olio Officina


Dove cresce meglio il bambino? In città o in campagna?

In una ricerca pubblicata su Nature, alla quale hanno contribuito il Cnr e diverse realtà accademiche, sono stati analizzati i dati di 71 milioni di bambini e adolescenti dai 5 ai 19 anni nelle aree urbane e rurali di 200 Paesi nel periodo compreso tra il 1990 e il 2020. Se nel ventesimo secolo i soggetti interessati abitanti delle città risultavano mediamente più alti e con un indice di massa corporea adeguato rispetto ai coetanei rurali, a partire dal 2000 questo divario ha iniziato ad assottigliarsi, anche se bisogna ricordare che le situazioni variano a seconda dell’area geografica presa in analisi

Olio Officina


L’olivicoltura incontra un algoritmo per un nuovo sistema di irrigazione

Sviluppato dalla collaborazione tra Monini, l’Università di Perugia e la scaleup italiana Eliasian, ha dimostrato nel 2022 un risparmio potenziale di acqua del 26%, per un totale di quasi 195mila litri salvati. Nel contesto attuale, caratterizzato da lunghi periodi di siccità, gli strumenti di avanguardia e le tecnologie di precisione ricoprono un ruolo chiave che contribuiscono a rendere il comparto olivicolo più moderno e sostenibile

Olio Officina


Produrre energia rinnovabile fa bene all’ambiente e alla crescita aziendale

In uno studio condotto da Antonella Basso e Maria Bruna Zolin, ricercatrici e docenti dell’Università Ca’ Foscari Venezia, tra le imprese agricole prese in analisi – con oltre un ettaro di terreno e una produzione compresa fra ottomila e dieci milioni di euro – solo il 7,2% è impegnato nella produzione di energia pulita. Osservare pratiche rivolte alla tutela dell’ambiente significa aumentare la produttività media del terreno: da una media di 11.672 euro per tutte le realtà che non generano rinnovabili, si può salire fino a 12.552 euro per le altre. Prendendo in considerazione solo quelle che generano biogas, la produttività media sale a 30.676 euro

Marcello Ortenzi