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E’ green economy

L’Italia è leader in Europa, con 102,497 miliardi di valore aggiunto - pari al 10,3% dell’economia nazionale - e 2 milioni 942 mila green jobs, occupati che applicano competenze "verdi". E’ quanto emerge dal sesto rapporto GreenItaly, studio di Fondazione Symbola e Unioncamere presentato nei giorni scorsi a Roma

Marcello Ortenzi

E’ green economy

La green economy in Italia produce il 10% di valore aggiunto, crea nuovi posti di lavoro e rilancia il made in Italy. Il sesto Rapporto GreenItaly 201, di Fondazione Symbola e Unioncamere, promosso in collaborazione con il Conai, presentatoi l 30 ottobre nella sede di Unioncamere, misura e pesa la forza della green economy nazionale, secondo cui un’impresa su quattro dall’inizio della crisi ha scommesso su innovazione, ricerca, design, qualità e bellezza, sulla green economy.

Sono infatti 372 mila le aziende italiane (ossia il 24,5% del totale) dell’industria e dei servizi che dal 2008 hanno investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2.

I numeri che Symbola ha ottenuto da statistiche ufficiali nazionali ed europee mostrano che l’orientamento green si conferma un fattore strategico per il made in Italy: alla nostra green economy si devono 102,497 miliardi di valore aggiunto – pari al 10,3% dell’economia nazionale – e 2milioni 942 mila green jobs, ossia occupati che applicano competenze “verdi”. Una cifra che corrisponde al 13,2% dell’occupazione complessiva nazionale ed è destinata a salire ancora entro dicembre.

Dalla green Italy infatti arriveranno quest’anno 294.200 assunzioni legate a competenze green: ben il 59% della domanda di lavoro, sono dati che pochi hanno presente. Insomma la green economy è un paradigma produttivo sempre più forte e diffuso nel Paese.
Solo quest’anno, incoraggiate dai primi segnali della ripresa, 120mila imprese hanno investito green, o intendono farlo entro dicembre, il 36% in più rispetto al 2014. In termini di risultati nei bilanci, nell’occupazione e nelle performances ambientali del Paese si evidenzia che l’Italia, nonostante i diversi problemi aperti, è leader europeo in alcuni settori dello sviluppo sostenibile.

Le imprese green sono diffuse in modo piuttosto uniforme lungo tutto lo Stivale, ma trova nel Nord del Paese il suo punto di forza. Più nel dettaglio, la Lombardia è la regione che guida la classifica regionale per numero delle imprese green, con quasi 71.000 casi che rappresentano poco meno di un quinto del totale. Seguono a distanza Veneto e Lazio, che si attestano sulle quote di 34.770 e 31.010 imprese green, poi Emilia Romagna e Campania, rispettivamente con 30.710 e 27.920 realtà che hanno investito per migliorare le loro performance ambientali. E quindi troviamo Piemonte con 27.330 imprese green, Toscana attestata sulla soglia di 26.770, poi Puglia con 23.300 casi, Sicilia 22.520 e ancora Marche 10.800.

Tra le figure professionali verdi i green jobs più richiesti sono: l’installatore di impianti termici a basso impatto, l’ingegnere energetico, il tecnico meccatronico, l’ecobrand manager, l’esperto di acquisti verdi, l’esperto in demolizione per il recupero dei materiali, l’esperto del restauro urbano storico, il serramentista sostenibile, l’esperto nella commercializzazione dei prodotti di riciclo, il programmatore delle risorse agroforestali, l’esperto in pedologia, l’ingegnere ambientale, lo statistico ambientale, il tecnico biologo per gli impianti a biogas e il risk manager.

La foto di apertura è di Luigi Caricato

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