Gea Terra

È stato presentato il settimo Rapporto 2019 sullo stato delle foreste toscane

Vengono tra l’altro enunciate le “azioni prioritarie” da sviluppare. La Regione Toscana, riconoscendo la multifunzionalità del bosco, individua nel proprio patrimonio forestale, che rappresenta oltre il 50% della superficie regionale, una risorsa strategica per il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente

Marcello Ortenzi

È stato presentato il settimo Rapporto 2019 sullo stato delle foreste toscane

L’11 febbraio è stato presentato al pubblico lo stato del notevole patrimonio delle foreste toscane. Il patrimonio ètra i più estesi a livello nazionale, terza come indice di boscosità dopo Liguria e Trentino-Alto Adige. Per tale motivo la Regione Toscana, riconoscendo la multifunzionalità del bosco, individua nel proprio patrimonio forestale, che rappresenta oltre il 50% della superficie regionale, una risorsa strategica per il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente da attuarsi anche mediante la difesa del suolo e la valorizzazione degli ambienti rurali senza considerare l’importanza del settore in termini culturali e paesaggistici.

Il documento di 184 pagine è stato elaborato dal Settore Forestazione, usi civici, agroambiente, della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale. Il RaF Toscana 2019 s’inserisce nella strategia di conoscenza e approfondimento della ‘risorsa bosco’ e di tutta la filiera forestale, quale strumento fondamentale per gli atti di programmazione e di pianificazione e nella verifica degli interventi da realizzarsi in un’ottica di gestione forestale sostenibile, così come definita e disciplinata a livello internazionale e nazionale. Esso è rivolto agli operatori del settore forestale, pubblici e privati ed è divenuto ormai un “prodotto” atteso poiché costituisce uno strumento di lavoro indispensabile per gli addetti ai lavori per approfondire ed aggiornare il quadro delle conoscenze sul settore forestale della Toscana.

La struttura presenta un’articolazione in tre sezioni: le “novità e notizie”, i “focus” di approfondimento su alcuni temi di particolare interesse per il settore e gli “indicatori”, che illustrano in maniera sistematica e oggettiva i dati raccolti per gli anni 2017, 2018, 2019.

Nell’inquadramento “Boschi” la fotografia delle tipologie su 1.163.057 ettari di superficie boscata. Avremo il 78% di boschi di latifoglie, il 7,4% di boschi misti di conifere e latifoglie; il 7,2% di vegetazione boschiva e arbustiva in evoluzione; il 5,6% di boschi di conifere; l’1,6% di vegetazione sclerofila; e lo 0,1% di brughiere e cespugli.

L’inquadramento “Clima” prende in esame gli andamenti degli anni 2017, 2018 e 2018 registrando alla fine un aumento della temperatura di 0,8 gradi centigradi.

Per quanto riguarda le biomasse a uso energetico, i dati riguardanti il 2018 (ultimi disponibili dal GSE) confermano che il numero d’impianti è sostanzialmente immutato e che i consumi sono prevalentemente assorbiti dal settore residenziale; rispetto all’anno precedente si è registrata una generale diminuzione dei consumi, particolarmente evidente nel settore non residenziale (-58,5%).

Il cippato prodotto in Toscana è quasi totalmente destinato al mercato extra regionale, inviato nei grandi impianti termoelettrici presenti in Emilia-Romagna, Sardegna, Sicilia e Calabria.

Nel periodo 2016-2019 il prezzo medio del cippato di migliore qualità (M25) ha mostrato forti oscillazioni segnando un -23% nel dicembre 2019 rispetto al dicembre 2016); per le altre tipologie di cippato invece i prezzi rimangono praticamente invariati.

Il comparto ha punti di forza:

grande quantità di risorse boschive e presenza di assortimenti anche di qualità;

presenza, anche se non diffusa, di imprese boschive professionali disposte ad investire nel settore.

Invece, i punti di debolezza sono:

l’assenza di una vera e propria struttura commerciale in grado di conoscere la consistenza e valorizzare i prodotti;

presenza di un elevato sommerso.

Il Rapporto enuncia le “azioni prioritarie” da sviluppare, quali: creazione di una “borsa” del legno in grado di diffondere informazioni sui materiali, sulle vendite di legname, sui prodotti, sulle aziende, in grado di collegare proprietari, trasformatori e consumatori del settore legno; progettazione di una piattaforma che almeno omogenizzi e valorizzi il legname proveniente dal consistente patrimonio forestale pubblico.

In apertura, uan foto di Marcello Ortenzi

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia