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Gli extra vergini della biodiversità

Sono tutti quegli oli con il marchio Olivares Vivos, provenienti da aziende in cui flora e fauna vengono costantemente tutelate, migliorando al contempo la redditività dell’agricoltura. L’evento “A pranzo con Olivares Vivos: il gusto della biodiversità” ha riunito i maggiori esperti del settore gastronomico – chef, critici nonché produttori di olio Evo – che hanno potuto degustare e scoprire il rapporto intrinseco tra questi oli e l’ecosistema circostante

Olio Officina

Gli extra vergini della biodiversità

Olivares Vivos ha organizzato un grande evento gastronomico, “A pranzo con Olivares Vivos: il gusto della biodiversità”, in cui si sono potute degustare diverse tipologie di olio extra vergine di oliva appartenenti a trentasei aziende partecipanti ai progetti dimostrativi di Olivares Vivos e che portano il suo sigillo. Questi extra vergini provengono da aziende agricole in cui si sta recuperando la biodiversità e, attraverso di essa, si migliora la redditività dell’agricoltura e si contribuisce anche a mitigare i cambiamenti climatici.

L’incontro tra olivicoltura e gastronomia

L’evento ha riunito i maggiori esperti del mondo della gastronomia, chef e critici, nonché produttori di olio Evo, distributori e altri rappresentanti del settore dell’olio da olive, che hanno potuto conoscere il rapporto intrinseco che esiste in questi oli tra biodiversità, qualità e buona alimentazione.

Presentato dal giornalista e membro del Consiglio di Amministrazione della Seo/BirdLife, Juan Ramón Lucas, l’evento “Pranzo con Olivares Vivos: un gusto per la biodiversità” ha mostrato come questi oli vengano prodotti a partire dal campo, dove si lavora non solo per produrre i migliori Evoo, ma anche per recuperare le specie di flora e fauna che tradizionalmente accompagnavano l’olivo e che, in molti oliveti, sono andate perse negli ultimi decenni a causa dell’intensificazione agricola.

Parte integrante dell’evento stesso, organizzato nello spazio gastronomico “En Bruto” di Madrid, in quanto l’altro grande ingrediente che ha accompagnato i trentasei marchi di Evoo partecipanti a Olivares Vivos, sono state le cosiddette “erbacce” che compaiono nei campi e che stanno cominciando a diventare un prodotto gourmet in molti ristoranti.

“L’oliveto è la coltura più importante per la conservazione della fauna selvatica in Europa. Il fatto che Olivares Vivos stia accelerando la sua espansione nelle principali regioni olivicole del bacino del Mediterraneo, un hotspot di biodiversità, rappresenta un impegno globale per recuperare il legame tra agricoltura e natura, tenendo a cuore gli interessi degli agricoltori. Siamo convinti che questa estensione sarà il passo definitivo per consolidare Olivares Vivos come riferimento, aggiungendo altri alleati e consolidando in Europa un modello di agricoltura riconciliata con la vita”, afferma Asunción Ruiz, direttore esecutivo di Seo/BirdLife.

Come non poteva essere altrimenti, all’evento non è mancato il punto di vista in prima persona di chi lavora giorno per giorno per ottenere questi oli. Erano presenti molti olivicoltori che hanno dato vita al modello olivicolo Olivares Vivos, rappresentati dalla voce di Marifé Bruque, proprietaria della tenuta San José de la Venturera (Linares, Jaén) e manager del marchio Olivares Vivos, L’olivicoltrice ha potuto spiegare ai presenti le ragioni del suo impegno con Olivares Vivos e come, dopo otto anni di lavoro con Olivares Vivos, ci dimostri con il suo esempio che “l’oliveto è molto di più delle olive”.

Come ha sottolineato lo stesso Juan Ramón Lucas, la giornata “non era solo per imparare come flora e fauna diventano i migliori alleati degli agricoltori, ma l’obiettivo principale era quello di assaggiare questo extra vergine prodotto con tanto amore e cura”. Per questo motivo, è stato preparato un eccellente tour per degustare l’Evo in diversi modi: crudo, cucinato da uno chef esperto o nel classico abbinamento con del buon pane artigianale.

La parte più edonistica dell’evento è iniziata con la presentazione dello spot “Gli Evo che salvano la Terra”, una campagna in cui gli oli partecipanti con il sigillo Olivares Vivos indossano i loro costumi da supereroi e combattono per gli agricoltori e la biodiversità: oli extra vergini di oliva di qualità superiore, sani e che proteggono l’ambiente.

Carlos Ruiz, coordinatore del progetto Life Olivares Vivos+, ha poi presentato come degustare questi oli Evo. “L’insieme degli aromi piacevoli che possiamo apprezzare è quello che chiamiamo fruttato, e questi aromi possono ricordarci l’erba appena tagliata, la pianta di pomodoro, il carciofo, le mandorle verdi. Ci sono aromi fruttati che evocano odori più verdi, mentre altri sono più dolci o maturi, come la frutta secca o la banana. Qui ognuno avrà la propria esperienza, perché l’olfatto è il senso più legato ai ricordi dell’infanzia”, ha spiegato, dando ai presenti l’opportunità di iniziare la propria degustazione degli Evo Olivares Vivos.

Tipologie di erbe e oli riconciliati con la vita

Oli che, insieme ad alcune delle erbe più comuni che si possono trovare nell’oliveto, hanno coronato il ricettario di piatti appositamente studiati per la giornata gastronomica dallo chef di “En Bruto”, Lucca Simonin.

Un menu composto da piatti ispirati agli oli e alle regioni in cui il modello Olivares Vivos è già stato implementato: Andalusia, Estremadura e Comunità Valenciana.

Il menu spaziava dai carciofi con terra di olive verdi allo stufato con “collejas”, alla coca con gamberi e alle migas dell’Estremadura. C’è stato anche un cenno gastronomico all’Italia con un panino con l’osso buco, Paese in cui, insieme al Portogallo e alla Grecia, è stato portato questo modello di olivicoltura. In totale, sono stati preparati otto piatti con extra vergini di qualità e con piante presenti negli stessi oliveti di Olivares Vivos.

L’espansione territoriale del modello che si sta attuando risponde a un crescente interesse a aderire alla rivoluzione che Olivares Vivos ha creato nelle campagne. Un modo diverso di lavorare basato su uno schema agroambientale che si fonda su tre pilastri.

Il primo è la gestione sostenibile della copertura erbacea dell’oliveto. Il secondo è il ripristino delle aree improduttive delle aziende agricole con la rivegetazione con specie autoctone.

Infine, l’installazione di elementi a sostegno della fauna selvatica, come cassette per la nidificazione degli uccelli, cassette per la nidificazione degli insetti o stagni e abbeveratoi. Con questa serie di azioni, è stato scientificamente dimostrato che gli oliveti possono recuperare fino al 40% della flora e della fauna iniziali, creando un sistema di servizi ecosistemici che contribuiscono a ridurre i costi dei fattori produttivi e a fornire valore aggiunto.

Il modello di agricoltura Olivares Vivos

Dal 2015, con il finanziamento di due progetti Life, Olivares Vivos ha sviluppato e implementato un modello innovativo di olivicoltura nato dal consenso di agricoltori, scienziati e ambientalisti. Da allora, ha riconciliato l’oliveto con la sua biodiversità e aumentato la redditività degli agricoltori. È stato progettato e testato in quaranta aziende agricole dell’Andalusia, costruito sulla solida base scientifica fornita dalle istituzioni partner di Olivares Vivos (Università di Jaén e Csic) e basato sul più importante studio condotto a livello mondiale sulla flora e la fauna dell’oliveto e sull’analisi del comportamento dei consumatori europei di olio d’oliva.

Ora, e a partire dal 2021, attraverso il Life Olivares Vivos+, si lavora allo stesso modo per accelerare la diffusione del modello nelle principali regioni olivicole europee, per estenderlo ad altri prodotti (come le olive da tavola) e per trasferirlo ad altre colture come i vigneti. Questo nuovo progetto è sviluppato da Seo/BirdLife, partner coordinatore, dal Consiglio provinciale di Jaén, dall’Università di Jaén, dalla Stazione sperimentale delle zone aride del Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo (Eeza-Csic), dall’Università di Évora, dalla cooperativa agricola e forestale Dream-Italia, dall’Organizzazione agricola Helena e da Juan Vilar Consultores Estratégicos.

Questo nuovo progetto Lifr è finanziato dal programma Life della Commissione europea ed è cofinanziato anche dalla Diputación de Jaén e dalla Consejería de Agricultura, Ganadería, Pesca y Desarrollo Sostenible della Junta de Andalucía, nonché con il sostegno finanziario dell’Interprofesional del Aceite de Oliva Español, della Junta de Comunidades de Castilla-La Mancha e della Caja Rural de Jaén.

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