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L’Europa incentiva la produzione di biometano italiano

È stata avviata una misura preziosa per l’autonomia nazionale dall’energia estera. Sono previste sovvenzioni agli investimenti, con un bilancio totale di 1,7 miliardi di euro; tariffe di incentivazione, con un bilancio stimato di 2,8 miliardi, da pagare durante la fase operativa dei progetti, per un periodo di quindici anni

Marcello Ortenzi

L’Europa incentiva la produzione di biometano italiano

La Commissione Europea ha approvato l’8 agosto scorso il regime nazionale italiano, messo a disposizione attraverso il PNRR “inteso a sostenere la costruzione e la gestione di impianti di produzione di biometano nuovi o convertiti”.

La misura rientra nella strategia dell’Italia per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare la sua quota di energie rinnovabili. La misura di aiuto, permetterà all’Italia di conseguire i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni, a ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili russi e a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, limitando nel contempo le possibili distorsioni della concorrenza.

Sarà incentivata la produzione di biometano sostenibile da immettere nella rete nazionale del gas per essere utilizzato nei settori dei trasporti e del riscaldamento. In particolare, la misura è volta a promuovere la costruzione e il funzionamento di impianti di produzione di biometano nuovi o convertiti in Italia. In questo modo saranno incentivati questi impianti, già esistenti in alcune Regioni, che producono metano da scarti agro-zootecnici.

Per poter beneficiare di un aiuto nell’ambito del regime, la produzione di biometano deve essere conforme ai requisiti stabiliti nella direttiva dell’Ue sulle energie rinnovabili (Direttiva (UE 2018/2001, aggiornata di recente). Sono previste sovvenzioni agli investimenti, con un bilancio totale di 1,7 miliardi di euro; tariffe di incentivazione, con un bilancio stimato di 2,8 miliardi, da pagare durante la fase operativa dei progetti, per un periodo di quindici anni.

I progetti saranno selezionati mediante una procedura di gara trasparente e non discriminatoria, in cui i beneficiari concorreranno per l’importo più basso della tariffa di incentivazione necessaria per la realizzazione di un singolo progetto. Il primo invito a presentare progetti inizierà a partire entro il 2022.

Per poter beneficiare dei finanziamenti attraverso il dispositivo, la costruzione o la trasformazione degli impianti di produzione di biometano devono essere completate entro il 30 giugno 2026.

In apertura, colonnina di biometano; foto di Ortenzi

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