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Obiettivo: ridurre il gas serra

Un progetto innovativo è stato presentato da Regione Basilicata e Rete Rurale. Si apre così un percorso innovativo che determina un nuovo approccio alla lotta ai cambiamenti climatici

Marcello Ortenzi

Obiettivo: ridurre il gas serra

La Basilicata è la prima regione ad aver dato la disponibilità per un progetto pilota che coinvolge diversi attori (imprenditori agricoli e zootecnici, istituzioni e centri di ricerca), di un territorio con l’obiettivo di ridurre e compensare le emissioni di gas serra.

Il “Distretto agricolo-zootecnico-forestale” è diretto al controllo e mitigazione dei cambiamenti climatici. L’incontro di presentazione a Potenza è stato organizzato per verificare l’esistenza delle condizioni socio-economiche per intraprendere questo percorso innovativo che dovrebbe innescare un sistema virtuoso nella lotta, mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

L’azione si svolgerà su un territorio di 902 aziende zootecniche, in sei comuni e un’unità di ricerca del CREA. Si tratta di un approccio sistemico che contribuirà a tutelare la sostenibilità del territorio generando i “crediti di sostenibilità”, implementando attività addizionali rispetto alle pratiche di gestione ordinarie.

Il credito di carbonio è un’unità di carattere finanziario che rappresenta la rimozione di una tonnellata di CO2 equivalente dall’atmosfera. Si avvieranno azioni quali il miglioramento della dieta dei ruminanti, la riduzione dell’utilizzo dei fertilizzanti chimici, l’aumento dei sink di carbonio (meno lavorazione dei suoli agricoli), l’installazione di nuovi impianti di frutticoltura, realizzazione di rimboschimenti, la riduzione dei combustibili fossili (attraverso l’impiego dei residui agricoli e zootecnici per produrre combustibili alternativi a quelli fossili, l’utilizzo di biomasse per la produzione di biogas, la gestione dei residui agricoli delle colture arboree per fini energetici), ecc.

Il distretto, secondo l’assessore regionale all’agricoltura Francesco Fanelli, è strumento di programmazione e progettazione territoriale agricola per il conseguimento della neutralità climatica entro il 2050. Nel disegno della Pac 2020, ancora in discussione nell’ambito Ue, sono previsti incentivi alle imprese che applicano pratiche rispettose dell’ambiente e favorevoli alla crescita verde.

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