Gea Terra

Settembre è un limbo

Un magico ponte tra spazi umorali così vicini eppure così diversi. Un po’ di malinconia per ciò che è stato, un po’ di eccitazione per quel che sarà

Paola Cerana

Settembre è un limbo

Il dolce scivolare dell’estate nell’autunno mette pace. Settembre è un limbo che sapora di miele e vaniglia, colora i crepuscoli di pesca e le albe d’albicocca, riempie l’aria di effluvi a metà tra le golose grigliate d’agosto e i teporosi camini d’ottobre. Le campagne sorridono ancora cariche di girasoli mentre le vigne sono già gravide di golose promesse.

Fuori e Dentro si rincorrono tra la voglia di attardarsi ancora all’aperto e il piacere di rintanarsi nel famigliare abbraccio della casa. Il sole, nel cuore del giorno, regala ancora qualche carezza di calore. Calore che, con lo scorrere delle ore, si trasforma in tenue colore, in timida luce. Tiepido velo che adagio si stende come un lenzuolo leggero sul letto della notte.

Settembre, magico ponte tra spazi umorali così vicini eppure così diversi. Un po’ di malinconia per ciò che è stato, un po’ di eccitazione per quel che sarà. Ma basta un ideale pennello per mescolare ogni cosa su un’unica tavolozza e far sì che questo dolce scivolare si trasformi in un idillico stare, con la certezza che tutto, sempre, ritorna.

Settembre. Un istante, un punto, un limbo. E tutto è pace.

La foto di apertura è di Olio Officina ©

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