Tanti germogli dorati per dare una seconda vita agli ulivi colpiti da Xylella
Una installazione artistica del designer Marcantonio per celebrare il concept Second Life di Natuzzi Italia, il marchio di arredamento più conosciuto e apprezzato al mondo, non solo per i celebri divani, ma anche per altri elementi d’arredo. Una iniziativa della famiglia Natuzzi, la stessa proprietaria di una tra le imprese olearie più prestigiose a livello internazionale: Masserie di Sant’Eramo
I germogli di olivo in bella mostra, a Milano, nei giorni del Salone del Mobile. È stata una brillante iniziativa che Natuzzi Italia ha affidato all’artista e designer Marcantonio. Germogli giganteschi alti circa quattro metri. Un’installazione, per noi che l’abbiamo ammirata, alquanto suggestiva.
Posta nel cortile di Palazzo Durini Caproni di Taliedo, lo stesso edificio che ospita lo showroom milanese del brand Natuzzi Italia, l’esposizione è stata molto apprezzata, destando grande curiosità e perfino stupore. Chiaro l’obiettivo: coinvolgere tutti i visitatori nello spirito del “Circolo dell’Armonia”, crocevia di esperienze, suggestioni e fusioni creative.
Partendo dall’idea di rinascita e volendo sottolineare lo stretto legame che oggi più che mai ci unisce alla natura e all’ambiente, il designer Marcantonio ha deciso di trasformare uno dei cortili più significativi e noti del centro di Milano in un mondo da favola, con i giganti germogli di olivo che spuntavano dal selciato, dalla terra.
“Il germoglio – ha chiarito Marcantonio – è qualcosa di perfetto, rappresenta la nascita di qualcosa di nuovo ed è un simbolo di positività. Ho immaginato germogli giganti e fuori misura, per ricordarci il potere della natura rispetto alla quale siamo come piccole formiche”.
Caratterizzati da una superficie dorata specchiata, i giganteschi germogli, alti circa quattro metri, riflettono la luce solare, imitando da un lato la natura, e dall’altro le decorazioni classiche e rinascimentali in cui elementi vegetali evocano vita e rinascita.
“Le gemme che ho rappresentato – prosegue Marcantonio – sono quelle dell’olivo, albero simbolo della Puglia. Il suo legno è prezioso, è forte, il suo frutto è emblema di fertilità e memoria per tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e crea tra loro un legame culturale unico”.
Natuzzi Italia è molto sensibile al tema della natura, non è un caso che l’azienda olearia con frantoio, Agroalimentari del Colle, titolare del brand Masserie di Sant’Eramo, sia la diretta espressione della famiglia Natuzzi, un progetto culturale e sociale, prima ancora che agricolo. Ecco allora la mostra “Germogli”.
“Germogli” rappresenta un omaggio all’unione tra uomo e natura e, allo stesso tempo, punta i riflettori su un problema urgente che attanaglia gli uliveti pugliesi e necessita di un’azione incisiva: la xylella. Questo batterio infestante causa infatti gravi problemi agli uliveti e minaccia di mettere a repentaglio le colture in tutta Europa.
Natuzzi Italia ci crede molto, tant’è che lo scorso 30 maggio era in prima linea con il progetto Save the Olives, una onlus con cui si intende rilanciare una azione di difesa del territorio pugliese, presentando le nuove linee programmatiche nella lotta alla Xylella fastidiosa. Un’azione supportata da partnership strategiche, oltre a Natuzzi Italia anche dal Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bari e dal braccio operativo nel Salento Foresta Forte.
Ma torniamo ai “Germogli” di Marcantonio. Partendo dall’idea di rinascita, e per sottolineare lo stretto legame che ora più che mai lega Natuzzi Italia, e di conseguenza anche la stessa Masserie di Sant’Eramo, all’ambiente della campagna pugliese, Marcantonio ha immaginato di trasformare uno dei più bei cortili milanesi in un mondo da favola dove, simbolicamente, dal pavimento (immaginando dalla terra), germogliano i giganti germogli di olivo. L’installazione “Germogli” è dunque un omaggio alla rinascita della natura. Così, con le sue enormi foglie dorate che spuntano dal pavimento, si accendono i riflettori sull’epidemia di Xylella, che sta appunto affliggendo gli ulivi in tutta la Puglia, minacciando di rovinare l’olivicoltura in tutto il Mediterraneo. Per fornire supporto alla ricerca, l’artista Marcantonio attraverso la famiglia Natuzzi ha voluto così concettualizzare l’idea di dare una seconda vita agli ulivi morenti colpiti da Xylella.
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