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Una pianta di olivo nasce

Come una donna ancora bambina inizia i suoi primi passi. Poi arriva l’oliva, che diviene olio, un essere fluido e scorrevole pronto ad accogliere in sè un universo. Al Mat, il Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, l’imperdibile performance di Silvia Rastelli, tra arte, danza, musica e poesia. E, sempre nello stesso luogo, prosegue la mostraMovimento. Il linguaggio segreto dell’anima”, con le opere di Giorgio e Silvia Rastelli,due tra gli artisti più estrosi e completi del panorama contemporaneo

Olio Officina

Una pianta di olivo nasce

Metamorfosi. La performance. La poesia, la musica e l’arte si presentano sotto i colori della bandiera italiana, una bandiera che muta, che cambia e che accoglie in sè differenti colori. I colori e i suoni suddividono il tempo nelle differenti fasi di questa metamorfosi.

La NASCITA. L’arte come la Madonna, come madre natura, ha in sè il dono della creazione e dà vita a qualcosa di umile ma prezioso: un seme.

Sotto al quadro di Silvia Rastelli una pianta di Ulivo nasce, come una donna ancora bambina inizia i suoi primi passi. Il VENTO, la PIOGGIA, il SOLE investono la creatura ma sarà la SPREMITURA a segnare il vero cambiamento.

Ai piedi della scultura di Giorgio Rastelli avviene la rottura con la forma iniziale: l’oliva diviene OLIO, un essere fluido e scorrevole pronto ad accogliere in sè un universo.

La performance dura circa 45 minuti. Si svolge nel cortile esterno del Mat- Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo.

Al centro la storia dell’Olivo, profondamente legata a quella dell’umanità. Nelle origini di questo prezioso albero storia e mitologia si intrecciano, fino a confondersi.

L’olivo, si sa, è ritenuto simbolo trascendente di spiritualità e sacralità, è sinonimo di fertilità e rinascita, di resistenza alle ingiurie del tempo e delle guerre, è simbolo di pace e di valore.

L’olivo rappresenta nella mitologia, come nella religione, un elemento naturale di forza e purificazione.

Accogliendo nella trama queste simbologie, nella performance di Silvia Rastelli – regista, danzatrice e coreografa – il sacro olivo cerca di resistere alle intemperie e si bea del caldo sole e si nutre di pioggia. L’olivo muta quando l’oliva, attraverso la spremitura, cambia forma, diventando fluida e giallo verdastra, divenendo infine olio.

Tra arte, danza, musica e poesia, si celebra così il cambiamento, la trasformazione morfologica di una società che resiste e rinasce in un costante mutamento, ed è una società che è rappresentata da uno dei suoi anelli che ha subìto e si è fatto portatore di tale evoluzione: la donna.

LA MOSTRA

Sempre nello stesso luogo, al Mat, sono in tutto 44 le opere di Giorgio Rastelli, noto scultore italiano le cui creazioni sono state esposte in mostre personali e collettive a livello internazionale, e di Silvia Rastelli. Queste opere si contaminano con l’esposizione archeologica, al piano terra e al primo piano del museo pugliese dell’Alto Tavoliere.

Nella mostra sono esposte sculture in legno di Giorgio Rastelli, in cui, la figura femminile, muovendosi nello spazio, viene fissata in un attimo sospeso di danza, creando nello spettatore suggestioni e affascinazioni che rinviano alla dinamicità della vita, all’armonia del greco kósmos.

Le opere approdano, nella leggerezza del movimento, a diventare strumenti di narrazione senza le parole, strumenti di trasmissione del pensiero attraverso il corpo e, come foglie portate dal vento, disvelano il segreto dell’anima, enfatizzato dalla mancanza frequente dei tratti fisiognomici del volto delle figure femminili.

L’assenza dei lineamenti del volto è l’anima segreta che traspare solo attraverso il movimento, speculare alle maschere che gli antichi attori-danzatori greci utilizzavano per enfatizzare lo stato d’animo.

Fanno da contraltare le opere della giovane artista Silvia Rastelli esposte nella mostra temporanea del Mat, le quali, attraverso la frammentazione e la ripetizione dell’opera con forti richiami alla Pop Art, creano evocazioni al concetto di tentazione, leggerezza, ironia, in cui il “soffio” rimane il fondo sotteso alla forza genitrice della Donna, che dà la vita, ma è capace anche di rinnovarla, sia in senso fisico che traslato, capacità sintetizzata nel melograno, albero caro agli antichi dei, il cui frutto testimoniava, nel modo antico, la rinascita.

Con la mostra di arte contemporanea Giorgio e Silvia Rastelli. MOVIMENTO. Il linguaggio segreto dell’anima”, il MAT riprende il percorso innovativo di esposizioni temporanee che, da oltre dieci anni, mira alla perfetta fusione tra l’anima antica e classica del Museo dell’Alto Tavoliere e quella vivace e moderna del Contemporaneo: dall’intuizione, ormai consolidata, della Direzione del MAT, si sviluppa l’idea del museo come luogo di dialogo in cui le intersezioni del contemporaneo conferiscono valore ai reperti archeologici, con cui si intrecciano nel percorso. La materia archeologica incontra così l’arte contemporanea, dando vita ad una contaminazione spettacolare e di grande impatto, dove confluenze ed ossimori costruiscono un itinerario tra storia e contemporaneità, con la valorizzazione reciproca, in un itinerario circolare.

GLI ARTISTI

Giorgio Rastelli nasce a Milano nel 1940. Frequenta Brera ed altre scuole d’arte. Dal 1964 espone in varie gallerie italiane ed estere. Dopo una iniziale ricerca tra il formale e l’informale, Rastelli approda con l’uso del legno a nuove soluzioni figurative, protagonista la figura femminile. Nel 1978, per il Centro Scolastico di Pantagliate (Milano), realizza il “Giardino Incantato” e nel ’79 installa una scultura-gioco il “Rinoceronte” studiata per il Comune di Reggio Emilia. Nel 1985 Rastelli incomincia a inserire il colore sulle sculture per sottolineare la dinamicità. Nel 1992 studia e realizza il mosaico “Tuffatrice” per la piscina interna al palazzo seicentesco “Villa Albera” (Crema). Nel 1997 inserisce nella collezione Geo Camponovo (Chiasso) un’importante installazione “Donne nel cielo”. Nel ’99 sperimenta l’utilizzo del bronzo policromo per una fontana-scultura studiata per una piazza di Follonica. Nel 2001 Rastelli realizza la sua più grande opera scultorea, la “Balena”, per il Museo Geologico di Castell’Arquato.Grande mostra personale, nel 2002, nelle scuderie leonardesche del Castello di Vigevano,organizzata dal Comune. Nel 2003 installazione “Cenerentola” per il Museo della Calzatura al Castello di Vigevano, inoltre viene scelto come artista rappresentativo dell’idea di energia per l’esposizione “International Energy Forum” a Rimini dove un’onda blu, lunga 42 metri, diventa lo sfondo narrante del movimento delle sculture. Il Comune di Cesena lo invita nel 2004 per la mostra personale nella Galleria d’arte Ex-Pescheria, dove il tema dell’acqua diventa protagonista. Nel 2005 mostra itinerante nei Palazzi Storici del Borgo medioevale di Castell’Arquato. Nel 2008 alla Fondazione San Domenico a Crema espone sculture legate al balletto e al circo immaginario nel bellissimo chiostro trecentesco. Nel 2010 realizza a Milano una vetrata con la tecnica legata a piombo. Nel 2011 dopo la mostra al Centro Porsche Milano, con i pannelli dipinti delle macchine che corrono, le sculture sono esposte al Teatro Aster Dome di Kiev. Nel 2012 è invitato alla mostra “sMobili-tazioni d’arte” curata da Gilberto Grilli e voluta da Demura nel Palazzo Bossi Clerici a Milano. A Bari nel 2013 a Palazzo Murat partecipa alla mostra Tra Arte e Design. Per tre anni è presente alle rassegne di Bocconi Art Gallery.Nel 2015 viene installata la scultura in bronzo dipinto “Ginnasta” in Piazzetta Barcella a Mestre. Nel 2016 personale a Torino, Galleria Old Art & Design,presentazione di Ugo Nespolo. Le sue opere sono presenti al Museo della fotografia di Hannover, al Museo di Crema e al Museo del Castello di Zavattarello. Vive e lavora nella campagna piacentina.

Silvia Rastelli è un’artista italiana nata a Piacenza nel 1983. I suoi studi artistici spaziano in più campi, dalla pittura alla danza. Si fa portavoce di una tendenza figurativa orientata ad una pittura in cui è preminente l’aspetto grafico e cromatico.

L’artista si diploma in Pittura e in Area del Contemporaneo all’Accademia di Brera di Milano, discutendo la tesi “Pas De Deux: la stretta relazione tra arte e danza dalla preistoria ad oggi”.

Silvia è figlia d’arte, vive gli anni della sua infanzia nella bottega del padre, scultore del legno, che l’adotta in qualità di modella. L’artista, essenzialmente ritrattista, interpreta i volti delle persone come se fossero aree geografiche emerse dal mare magnum dell’inconscio e trasformate in volti umani simili a profili di nazioni, luoghi e contenitori di culture e stili di vita differenti.

Le fisionomie dei volti di Silvia Rastelli sono disegnate con la grafite su superfici in legno di pioppo e delineate da piatti sfondi monocromi in acrilico. I suoi visi, delineati con una grande precisione del tratto e lievi variazioni chiaroscurali, sono in contemplazione con un’enigmatica impassibilità nello sguardo. Sono tre le componenti fondamentali che interagiscono tra loro in modo equilibrato e sinergico: il disegno, la superficie del supporto, e il colore.

Tra le esibizioni più interessanti sono da annoverare la mostra personale e performance “Mascara” nei DOCKS dell’Arsenale di Venezia, promossa da Art-Events, in concomitanza con la 13°Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ela mostra personale “Luna Rossa” nelle Raccolte Frugone dei Musei di Nervi e Genova curata da Fortunato D’Amico e Maria Flora Giubilei, “Tra Arte E Design”, ideata da DeMura e dal Movimento Culturale Spiragli presso la Sala Murat di Bari.

Silvia espone e danza “Modulare B” alla Biennale Italia-Cina di Torino presentata da Fortunato D’Amico e interpreta, sul palco di Castell’Arquato, le performance “Luna Rossa” e “Arte-Fatto”. Attualmente Silvia vive e lavora nella campagna piacentina coltivando quotidianamente la sua passione per le arti.

INFO E PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE

MAT Museo dell’Alto Tavoliere

Piazza San Francesco, 48

San Severo (FG)

Tel. 0882.339613Email: mat.sansevero@comune.san-severo.fg.it

Facebook: Mat Museo dell’Alto Tavoliere

Twitter: @MATSanSevero

Instagram: mat_museo_alto_tavoliere

Mostra MOVIMENTO. Il linguaggio segreto dell’anima

(24 luglio-24 ottobre 2020)

Orari di apertura:

Lun.-Ven. 9.00-13.30; 17.30-20.30

Sab.: 18.00-20.00

Dom.: 10.30-13.30; 18.00-20.00

L’accesso alle sale espositive del museo è contingentato nel rispetto delle norme di sicurezza anti- Covid

In apertura foto di Gianfranco Maggio per Olio Officina Festival ©

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