Gea Terra

Un’Italia agricola più moderna e sostenibile in cinque punti

Gli obiettivi dell’Agenda 2030 devono essere perseguiti da ogni settore, e il contributo del comparto agricolo è fondamentale. Nuovi e moderni sistemi, così come piani di azione elaborati in una visione sostenibile, sono aspetti capaci di migliorare la produzione e il benessere dei cittadini. Se ne è discusso al XVIII congresso dei dottori agronomi e dottori forestali a Firenze, portando l’attenzione sulle opportunità che il Paese può e deve cogliere

Olio Officina

Un’Italia agricola più moderna e sostenibile in cinque punti

Il capoluogo toscano ha ospitato il XVIII congresso dei dottori agronomi e dottori forestali per parlare dei pilastri per guardare al futuro, quali sostenibilità delle produzioni, benessere, città vivibili e salute, nell’ottica dell’Agenda 2030.

I lavori hanno visto la presenza di oltre 450 figure e l’ultima giornata si è conclusa con la sintesi delle cinque tesi congressuali: da queste, verrà redatta la Carta di Firenze, nonché il documento che detterà i programmi da osservare nei prossimi anni.

 

Bisogni da soddisfare per il Paese, ma anche opportunità da cogliere ed elaborare nel modo più funzionale possibile, che possiamo così suddividere:

  • Il dialogo tra Università e future professioni va perfezionato. Quello che occorre necessariamente è un dialogo che non si interrompa una volta terminati gli studi, ma che sappia fornire degli strumenti, come corsi professionalizzanti e lauree abilitanti, per poter accedere ai posti di lavoro in modo più rapido e diretto. La modalità di approccio ritenuta la più efficace, è quella caratterizzata dalla transdisciplinarietà, in collaborazione con reti interprofessionali. Inoltre, un altro aspetto è l’importanza dell’Akis, nonché Agricultural Knowledge and Innovation Systems per affronatre le sfide del settore con nuove tecnologie e strumenti più avanzati;
  • Serve più verde urbano. Il progetto relativo al paesaggio nasce con lo scopo di restituire ai cittadini maggior benessere e quindi una maggiore vivibilità, senza che venga tralasciata la tutela dei beni ambientali. Grazie alle conoscenze e competenze dei professionisti, alcune specie e varietà di piante si possono adattare a nuovi usi. Questo però non sarà possibile senza delle necessarie modifiche di accesso agli spazi verdi pubblici, ancora troppo scollegati e difficilmente raggiungibili in molti casi. Il passaggio è una parte fondamentale del territorio in cui è inserito, ma non serve solo guardare alla sua tutela: occorre che sia vivibile e sfruttabile dai cittadini, nei limiti in cui questo è possibile;
  • Si deve parlare di Agricoltura 4.0 e utilizzare strumenti strategici come l’economica circolare, le agroenergie e la sostenibilità delle produzioni agricole. Sono tutti elementi da cui le aziende non possono sottrarsi, non solo perché necessarie a un impatto ambientale ridotto, ma perché alcune ricoprono un tassello nella transizione ecologica e digitale. Serve incentivare l’adozione di nuovi modelli di produzione e di consumo e in questi processi, occasioni per il Paese da non trascurare, le figure del dottore agronomo e forestale sono raccordi centrali;
  •  Il settore primario deve essere uno degli attori principali di questo cambiamento, che però non può avvenire se non sostenuto adeguatamente. Infatti, la transizione può concretizzarsi se viene offerta la possibilità di accedere con semplicità credito. Saranno necessari nuovi strumenti finanziari ma anche una legislazione chiara, dando modo alla figura del dottore agronomo e forestale di ricoprire un ruolo di congiunzione tra mondi che non hanno mai dialogato nel in modo proficuo;
  • Per ultimo, la pianificazione della selvicoltura che coniuga la necessità di sviluppo e la tutela del territorio. Vi è la necessità di dar vita a una rete tra i professionisti coinvolti nella gestione di queste aree, attraverso piani forestali e di interesse territoriale. In questo scenario, uno degli obiettivi da perseguire è non solo creare un dialogo con le amministrazioni, ma che si agisca a uno snellimento burocratico delle procedure necessarie.

 

In apertura, foto di Olio Officina©

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia