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Uniti nel nome delle Bioenergie

Ne avevamo già scritto, riportando l’adesione di Assitol, ora ritorniamo informando come la sensibilità verso la logica del Green Deal sia ormai condivisa. Sono infatti undici le associazioni nazionali ad aver aderito e firmato a Rimini il Manifesto delle Bioenergie

Marcello Ortenzi

Uniti nel nome delle Bioenergie

Durante la manifestazione Key Energy di Rimini, 26-29 ottobre, si è deciso di fare un passo molto importante per lo sviluppo delle Bioenergie e per il loro fondamentale contributo al raggiungimento del target Green Deal.

Questa forma di energia rinnovabile e programmabile è capace di provvedere alla copertura di base con combustibili stoccabili e reperibili sul territorio. Gli interventi dei referenti delle associazioni, quali Energia Futura, Aiel, Itabia, Confagricoltura, ecc. hanno rilevato che il settore delle bioenergie è in grado di assorbire 43.700 occupati in Italia, di contribuire all’economia circolare e di lanciare nuovi modelli di distribuzione dell’energia quali le comunità energetiche. Il settore appare anche decisivo per la decarbonizzazione e per contrastare gli effetti negativi dell’impennata del prezzo dell’elettricità.

Il Manifesto intende promuovere una gestione efficiente del parco bioenergetico italiano e stimolare l’applicazione di soluzioni innovative. A tal fine, propone di:

  • Adeguare il PNIEC ai target del Green Deal, rafforzando il ruolo della biomassa.
  • Mantenere in esercizio il parco installato, preservando e incrementando il suo valore
  • Stabilizzare il mercato dei bioliquidi e dei biocarburanti double counting e avanzati.
  • Riconoscere il ruolo degli impianti a servizio di realtà manifatturiere.
  • Valorizzare le filiere locali.
  • Creare una prospettiva di medio termine per gli investitori.

Il documento tende anche a interessare le istituzioni a tale forma di produzione energetica contrastando anche le esitazioni a volte avanzate, senza effettiva conoscenza, sulla sostenibilità della stessa, ormai ampiamente dimostrata dagli impianti elettrici e termici esistenti.

Il senatore Gianni Girotto del M5S. presidente della commissione Industria del senato, intervenuto all’evento ha puntualizzato che se è necessario promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili sulle quali siamo indietro rispetto agli obiettivi al 2030, tuttavia è necessaria un’adeguata analisi costi-benefici sulle tecnologie attuali e future perché sia assicurata la sostenibilità della filiera. Le associazioni hanno accolto l’osservazione del Senatore aggiungendo che il giudizio sulle bioenergie deve essere integrato da una valutazione sul valore delle tecnologie e sui risvolti socio economici importanti.

La foto in apertura è di Olio Officina

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