Alimenti miracolosi o alimenti tabù?
Una mela al giorno toglie il medico di torno, o forse no! C’è troppa confusione in giro, e tanta leggerezza nell’individuare in alcuni alimenti il principio attivo perfetto. Anche riguardo all’olio extra vergine di oliva. Tutto quanto serve sapere in materia di cibo e salute, secondo una visione laica
Da qualche tempo è apparsa in rete la notizia che l’olio extra vergine di oliva è un potente anti-cancerogeno e che assumendone tre cucchiai (da tre a sei/otto in realtà) al giorno saremmo al riparo da questo male. La curiosità mi ha spinto a fare alcune verifiche cercando conferme nella letteratura scientifica ed ho trovato, al momento, solo alcuni riscontri che però sono ottenuti mediante prove su ratti. Non ho al momento materiale per poter confermare o confutare questa evidenza, ma posso riflettere su alcuni aspetti generali: negli ultimi anni si è andata sempre più affermando la convinzione (o la credenza?) che “una mela al giorno toglie il medico di torno”, o meglio, si è affermata la necessità di ricercare dell’alimento o del principio attivo perfetto, dell’elisir di lunga vita.
In altre parole si è affermata la ricerca dell’alimento (principio attivo) che grazie alle sue componenti sia in grado di risolvere tutti i problemi di salute dell’uomo. Ecco quindi apparire il Goji, il Thè verde, la Papaya, l’olio di lino, la carne di Chianina, la carne di agnello, l’olio di canapa, il farro, l’olio extra vergine d’oliva… e chi più ne ha più ne metta! Come se non bastasse, parallelamente a questa spasmodica ricerca, è nata anche quella dell’alimento tabù, quello assolutamente da evitare, quello che sicuramente fa male, è cancerogeno e magari porta anche jella! Si apre la caccia alla carne bovina, al latte, alle uova, all’olio di oliva, al Goji, al pomodoro ed anche in questo caso, chi più ne ha più ne metta.
Tutti a cercare di eliminare una serie di alimenti dalla propria dieta, ad inserirne altri, a cambiare le proprie abitudini ed i propri gusti per seguire i dettami di un guru dell’alimentazione piuttosto che di un altro. Tutti a cercare di trovare il proprio elisir di lunga vita anche mediante l’assunzione di integratori di qualsiasi genere.
A dar retta a tutte queste informazioni e teorie dovremmo essere un popolo di ultracentenari, tutti in forma smagliante ed in perfetto peso forma!!! Dati alla mano pare proprio di no, tanto che la prima causa di morte sono le malattie cardiovascolari seguite dalle malattie neoplastiche mentre sovrappeso ed obesità colpiscono una percentuale sempre maggiore della popolazione di tutti i Paesi sviluppati.
Se i dati sono questi (e sono proprio questi) forse dobbiamo farci qualche domanda in più ed approcciare la questione in modo diverso.
Il discorso è molto lungo e richiede diversi approfondimenti percui in questo momento mi limito a fare solo alcune piccole considerazioni che spero facciano riflettere i lettori almeno quanto hanno fatto riflettere me:
In primo luogo nessun alimento può essere definito completo (a parte il latte per il lattante e l’uovo per il pulcino) ma tutti portano il loro contributo nella copertura dei fabbisogni nutrizionali di ciascuno di noi.
Ogni alimento è costituito da più principi nutritivi e comunque da molti composti o principi attivi che potrebbero essere anche non positivi per il nostro organismo. Il resveratrolo contenuto nel vino rosso (potente antiossidante che giova alle pareti arteriose) non viene assunto “da solo” ma in associazione con l’alcol.
Non vi è evidenza scientifica che assumere principi attivi, pur se naturali, mediante integratori alimentari abbia effetti positivi sulla salute umana. Questo molto probabilmente perché insieme ai composti individuati come benefici negli alimenti ne sono presenti molti altri che possono amplificare o coadiuvare l’effetto degli stessi (ad esempio le proteine contenute nel latte favoriscono l’assorbimento del calcio contenuto nello stesso).
L’ultima considerazione è che ogni alimento o principio nutritivo è benefico solo entro un certo limite superato il quale diventa nocivo ed addirittura letale. La stessa acqua è letale se ne assumiamo oltre otto/dieci litri in un giorno, questo d’altronde è noto da secoli tanto che Paracelso disse “Il veleno non è nella sostanza me nella dose”.
Tutto ciò che cosa significa? Che non abbiamo speranza di migliorare il nostro stato di salute con l’alimentazione? No, assolutamente no! Significa che non possiamo sperare di prevenire questa o quella patologia mangiando un unico alimento come se fosse un elisir e che non esiste nessuna pillola di integratore in grado di fare la stessa cosa. La soluzione è quindi conoscere gli alimenti che utilizziamo, saper individuare le caratteristiche qualitative degli stessi ed imparare a riconoscerle. Successivamente, grazie alle conoscenze acquisite, inserire questi alimenti in una sana alimentazione. Curiosi di sapere come?
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