Salute

Consumare olio da olive è una sana abitudine

Tanto che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, Efsa, permette di menzionarne i benefici nell’etichettatura: questo è possibile solo attraverso la validazione di solide prove scientifiche. Quindi la Spagna, in quanto leader mondiale nell’esportazione di olio, e tutti i maggiori Paesi produttori devono incentivare il più possibile il consumo dell’extra vergine, soprattutto dove non è ancora così diffuso l’impiego nelle preparazioni

Olio Officina

Consumare olio da olive è una sana abitudine

Nel corso della presentazione del libro “Aceite de oliva y salud. Beneficios de los aceites de oliva vírgenes”, un’opera di riferimento promossa dalla Fundación Patrimonio Comunal Olivarero e dall’Organización Interprofesional del Aceite de Oliva Español il ministro dell’Agricoltura spagnolo, Luis Planas, ha ricordato i benefici dell’olio da olive, sottolineando che si tratta di uno dei pochi alimenti con diverse menzioni sanitarie autorizzate sull’etichetta.

Queste rispettano regolamenti molto severi e sono consentite dalla Commissione europea solo in presenza di prove scientifiche solide, oltre che di una valutazione preventiva da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, Efsa.

Diffondere questi benefici significa incoraggiare la popolazione a scegliere, e consumare, l’olio da olive, adottando così abitudini alimentari sempre più sane.

Luis Planas si è soffermato sull’importanza economica del settore olivicolo spagnolo che, con una produzione media di 1,4 milioni di tonnellate, rappresenta il 44% della produzione mondiale di olio da olive, con esportazioni di un milione di tonnellate all’anno.

Cifre che collocano la Spagna come leader nel settore e pubblicazioni come questa, curata dal dottor Eduard Escrich, sono “la dimostrazione scientifica di questa leadership”, attraverso la raccolta di studi realizzati “con rigore”, che non sono solo provati, ma anche dimostrati.

La Spagna, nelle parole del ministro, ha così una responsabilità speciale nel diffondere i benefici del consumo di olio da olive tra i cittadini, soprattutto nei Paesi che stanno iniziando a consumarlo, incoraggiati dal suo sapore e dal successo della gastronomia spagnola.

In questo senso, ha invitato a sfruttare le possibilità di crescita internazionale, dato che attualmente l’olio da olive rappresenta solo il 3% dei grassi vegetali consumati nel mondo.

Il settore olivicolo ha, inoltre, valore come spina dorsale delle aree rurali, con oltre 247.000 aziende agricole dedicate principalmente agli oliveti, più di 1.800 frantoi, 1.700 impianti di imbottigliamento e 63 frantoi. Inoltre, come coltura legnosa, contribuisce a fissare il carbonio, a mantenere la biodiversità, il suolo e il paesaggio.

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