La Dieta Mediterranea può essere considerata una terapia?
Secondo l’Istituto superiore di sanità, sembrerebbe proprio di sì. Sono state infatti tracciate le prime linee guida per una sua applicazione pratica. Le evidenze scientifiche ci sono tutte, semmai c’è da osservare che si stanno perdendo le sane abitudini alimentari e viene altrettanto meno uno stile di vita confacente

È stato stilato un documento che risponde a dieci domande, da “Qual è l’efficacia della dieta mediterranea nel ridurre la mortalità” a “La dieta mediterranea è sostenibile?”, realizzato con il contributo di oltre venti società scientifiche nazionali e stakeholder.
Questo documento è il risultato di un’approfondita analisi della letteratura scientifica e del lavoro di un gruppo multidisciplinare di esperti, che ha portato a elaborare oltre cinquanta raccomandazioni sull’impatto della dieta mediterranea su mortalità, malattie cardiovascolari, neurologiche, oncologiche, metaboliche, muscolo-scheletriche, fragilità e disabilità nell’anziano, malattie autoimmuni, malattie della gravidanza, con un’indicazione di quanto forti siano le evidenze sull’efficacia.
Inoltre, c’è da osservare che sono stati preparati dei quesiti specifici per definire attualmente cosa sia la dieta mediterranea e quali benefici economici apporti.
Ebbene, a partire da questo importante resoconto, si può affermare che le evidenze scientifiche sugli effetti positivi della dieta mediterranea siano ormai tali da poter raccomandare tale dieta in diversi contesti clinici e per diverse patologie, influendo così su prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione. Proprio per questo, al fine di definire gli standard della definizione di cosa si intenda per dieta mediterranea e delle sue varie applicazioni sono state elaborate le prime linee guida, promosse dalla Fondazione Dieta Mediterranea, dalla Società italiana nutrizione artificiale e metabolismo e dalla Società italiana per la prevenzione cardiovascolare con il supporto metodologico dell’Istituto superiore di sanità.
Il contenuto del documento è destinato a tutti i professionisti sanitari e sociali coinvolti nella promozione e nell’applicazione della dieta mediterranea quale strumento di prevenzione in qualsiasi setting di cura e presa in carico, così come nei vari contesti di intervento. Inoltre, le raccomandazioni contenute nel documento sono rivolte anche ai decisori politici e ai responsabili di strutture sanitarie, sociali ed educative.
Intanto, a scaso di equivoci, è bene capire cosa si intenda per dieta mediterranea.
Definizione di dieta mediterranea
Per definirla correttamente, si parte da una precisazione, la dieta mediterranea non si limita a un regime alimentare, ma rappresenta un vero e proprio stile di vita salutare e sostenibile. Le sue radici affondano negli studi pionieristici di Ancel Keys, evolvendosi nel tempo con molteplici descrizioni e diverse piramidi alimentari.
In cosa contraddistingue la dieta mediterranea
Si caratterizza per l’alto consumo di alimenti di origine vegetale (verdure, frutta fresca, legumi, cereali integrali, frutta a guscio) e di olio extra vergine di oliva quale fonte principale di grassi monoinsaturi. Dal punto di vista concettuale, questa dieta include abitudini alimentari consapevoli, come la scelta di prodotti alimentari provenienti da filiera corta e stagionali, una attività fisica regolare, un adeguato riposo e nondimeno elementi come convivialità e socialità. Secondo le linee guida elaborate dalla comunità scientifica, la dieta mediterranea promuove anche valori come ospitalità, vicinato, dialogo interculturale e rispetto della diversità, incarnando così il concetto del “vivere mediterraneo”.
Va poi precisato che la definizione operativa proposta nelle linee guida enfatizza l’importanza di un consumo moderato di pesce, frutti di mare, uova, carni bianche, latte e derivati, limitando carne rossa e dolci.
Benefici della dieta mediterranea
I benefici sono documentati in numerosi ambiti.
Malattie cardiovascolari
La dieta mediterranea riduce l’incidenza di arteriopatia periferica, fibrillazione atriale e ictus, mazione cronica. Inoltre, riduce la mortalità per cause cardiovascolari.
Patologie oncologiche
Adottare la dieta mediterranea diminuisce il rischio di numerosi tumori, come tumore al colon-retto, mammella, fegato, stomaco e polmone, con un effetto protettivo dovuto all’alto consumo di fibre, antiossidanti e grassi sani.
Diabete e patologie metaboliche
La dieta mediterranea favorisce il controllo glicemico, riduce il rischio di diabete tipo 2 e migliora la resistenza all’insulina.
Obesità e sovrappeso
La dieta mediterranea contribuisce a mantenere un peso normale, riducendo l’accumulo di grasso viscerale e migliorando il profilo lipidico.
Salute neurocognitiva
La dieta mediterranea riduce l’incidenza di malattia di Alzheimer, Parkinson e depressione, grazie all’apporto di acidi grassi polinsaturi, vitamine e minerali.
Osteoporosi e fragilità
L’aderenza alla dieta mediterranea contribuisce alla salute ossea, riducendo il rischio di fratture grazie all’apporto di calcio, vitamina D e antiossidanti.
Sarcopenia
La dieta mediterranea concorre a preservare la massa muscolare negli anziani, migliorando la forza fisica e la qualità della vita.
Artrosi
È stato osservato un miglioramento del dolore e della funzionalità articolare nei pazienti con artrosi che seguono la dieta mediterranea, attribuibile alle proprietà antinfiammatorie dell’olio extra vergine di oliva e degli acidi grassi polinsaturi
Salute materno-infantile
Nelle donne in gravidanza, la dieta mediterranea è associata a un minor rischio di diabete gestazionale, preeclampsia, parto pretermine e basso peso neonatale.
Aspetti economici
La dieta mediterranea migliora la qualità della vita, misurata in qalys, e riduce i costi sanitari diretti con un impatto positivo sui bilanci dei sistemi sanitari grazie alla diminuzione dei costi perle cure.
Cosa resta da osservare
Le linee guida sulla Dieta Mediterranea sono state elaborate alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, con particolare attenzione agli effetti benefici nella prevenzione e trattamento delle malattie cronico-degenerative e alla sua importanza per la salute del pianeta. Il modello alimentare è stato riconosciuto anche dall’Unesco quale bene immateriale dell’umanità, ma rimane da fare una seria riflessione sulla effettiva coerenza nel seguire effettivamente questa dieta. Proprio per tale incongruenza registrata nelle abitudini alimentari degli ultimi decenni queste nuove linee guida serviranno a renderci consapevoli di quanto sia importante prestare attenzione a come e a quanti ci alimentiamo, oltre allo stile dio vita che conduciamo. Queste linee guida intendono perciò rafforzare il ruolo della dieta mediterranea nella prevenzione, a diversi livelli, e nella promozione della salute pubblica.
In apertura, foto di Francesca Binda per Olio Officina
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