Sotto la lente

Il Vermentino di Giacomelli dal Giardino dei Vescovi

Anticamente di proprietà della curia di Luni, il vigneto possiede la rara particolarità di essere completamente cinto da mura, come un clos di Borgogna. A Castelnuovo Magra, in provincia della Spezia, il titolare, Roberto Petacchi, ha esordito giovanissimo nel mondo del vino, nel 1993, subentrando alla madre Luciana Giacomelli nella conduzione di una piccola attività agricola fondata molti anni prima dal nonno Pietro

Antonello Maietta

Il Vermentino di Giacomelli dal Giardino dei Vescovi

“Il Vermentino è il vitigno prediletto del Genovesato, e quello che gode la riputazione, la più estesa, fra le varietà che si coltivano da Ventimiglia a Sarzana. La sua fecondità, la precocità e la dolcezza della sua uva, e le qualità del vino che produce formano un insieme di pregi difficili a trovarsi riuniti in un altro vitigno”: così scriveva nel 1817 nella Pomona italiana il conte Giorgio Gallesio, che nella sua vita, oltre a esercitare le funzioni di magistrato, amministratore pubblico, politico e diplomatico, fu anche un illuminato studioso del mondo vegetale.

Gallesio aveva visto giusto, e nell’arco di due secoli il Vermentino ha ampliato abbondantemente la sua estensione territoriale in parecchie regioni italiane. In Liguria è diffuso nella Riviera di Ponente, in coabitazione con il Pigato, suo consanguineo per affinità genetica, ma l’areale dove recita da primo attore è senza dubbio quello dei Colli di Luni, al confine con la Toscana.

Giardino dei Vescovi

Tra le realtà che animano questo storico comprensorio, citato già da Plinio il Vecchio nella Naturalis historia (I secolo d.C.), una delle più rinomate è Giacomelli, a Castelnuovo Magra, in provincia della Spezia. Il titolare, Roberto Petacchi, ha esordito giovanissimo nel mondo del vino, nel 1993, subentrando alla madre Luciana Giacomelli nella conduzione della piccola attività agricola fondata molti anni prima dal nonno Pietro. L’azienda ha mantenuto il nome originario, ma ha abbandonato progressivamente le produzioni orticole e di cereali per concentrarsi soltanto sulla vite e l’olivo.

Nel corso di tre decadi sono stati acquisiti nuovi vigneti, procedendo a parziali reimpianti e valorizzando i cru storici dell’areale, come Pianacce, Boboli e Giardino dei Vescovi, nomi tenuti in grande considerazione tra gli estimatori del Vermentino.

La produzione annuale si aggira intorno alle 100mila bottiglie, vinificando esclusivamente le uve provenienti da dodici ettari, tra proprietà e conduzione diretta, situati in prevalenza sulle colline del comune di Castelnuovo Magra, il più vitato della Liguria, con piccole appendici a Sarzana e Luni. Il territorio beneficia di eccellenti condizioni climatiche grazie alla funzione termoregolatrice del Mar Ligure; inoltre, l’elevata escursione termica, determinata dalle vicine Alpi Apuane e dai primi contrafforti dell’Appennino, contribuisce a donare ai vini complessità, struttura e longevità. Trebbiano, Malvasia, Sangiovese e Merlot, messi a dimora nella parte più vicina al mare, si fanno invece apprezzare per freschezza e immediatezza di beva.

Il parco agricolo è arricchito dalla presenza di circa 1200 piante di olivo delle varietà Leccino e Razzola, la cultivar locale. Le attrezzature all’avanguardia non impediscono di seguire processi artigianali: non si fa uso di diserbanti, privilegiando la lotta integrata e la drastica riduzione di fitofarmaci, per lasciare spazio agli equilibri stabiliti dalla natura.

La famiglia Petacchi. Da destra: Roberto Petacchi, il papà Oliviero e il giovane Tommaso

Nel 2023 Tommaso Petacchi, il primogenito di Roberto che sta completando gli studi in Scienze Agrarie all’Università di Pisa, ha avviato la linea Ta’Oma (Tommaso, in lingua aramaica): si tratta di una tiratura limitata composta da seimila bottiglie di Vermentino, a cui si sono aggiunte l’anno successivo duemila bottiglie di rosato da uve Granaccia, un’altra varietà tradizionale dalle eccellenti prospettive. I due vini sono sigillati con un innovativo tappo a vite, per sperimentare il potenziale evolutivo nel tempo e testare, contestualmente, l’integrità organolettica.

Sotto la lente mettiamo il Vermentino Giardino dei Vescovi. Le uve provengono dall’omonimo vigneto nel comune di Castelnuovo Magra, impiantato nel 1711 e sottoposto a successivi reimpianti, l’ultimo nel 2012. Anticamente di proprietà dei Vescovi di Luni, possiede la particolarità, per nulla usuale, di essere completamente cinto da mura, proprio come un clos di Borgogna. Da qui si ammira un superbo panorama che abbraccia la torre del castello e il nucleo abitato, fino al mare. La reputazione di cui ha sempre goduto il vigneto è testimoniata dalla fotografia inserita nella prima edizione del libro Vino al Vino di Mario Soldati, del 1975. Dalla superficie di circa mezzo ettaro si ricavano non più di 2500 bottiglie all’anno.

Il terreno, disposto a gradoni, è formato da scisti di origine argillosa con inserti di arenaria. Le piante sono allevate a guyot con rese bassissime. Intorno alla metà di settembre si effettua la vendemmia, a mano, raccogliendo solo i grappoli migliori in piccole cassette, dopodiché le uve sono ulteriormente selezionate in cantina e avviate a una pressatura soffice, con fermentazione in acciaio a bassa temperatura. Il vino matura in cemento per dodici mesi, con sosta sui lieviti e batônnage settimanale, quindi affina in bottiglia per altri sei mesi.

Paglierino intenso screziato da luminosi bagliori dorati. Il ventaglio odoroso è tratteggiato da sentori di gelsomino e fiori di acacia, con accenni di erbe aromatiche e macchia mediterranea, miele di corbezzolo, sciroppo di sambuco, zenzero e un refolo iodato nel finale. Al palato la ricca sapidità intrecciata alla freschezza dona equilibrio al sorso, mitigando la prorompente dotazione alcolica e lasciando un lungo ricordo.

Servito alla temperatura di circa 12 °C, si abbina alla perfezione con i piatti della tradizione marinara ligure-provenzale cucinati in umido, come lo stoccafisso accomodato o la bouillabaisse.

Colli di Luni Vermentino Doc Giardino dei Vescovi 2023 – Giacomelli

Vermentino 100% – 14% vol.

 

In apertura e all’interno, foto di Ilaria Santomanco. Nella foto di famiglia, da destra: Roberto Petacchi, il papà Oliviero e il giovane Tommaso

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