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Il suono dell’oliva nell’atelier delle essenze

L’oliva, pur essendo un frutto molto piccolo, contiene molti principi attivi, che esprimono a loro volta molteplici sfumature olfattive e gustative, con sentori e percezioni che richiamano il luogo che le ha generate, l’oliveto. Anche l’udito ha la sua funzione nel suscitare emozioni. Di questo e altro si è ragionato nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival a Milano. Sul palco, Silvio Pella, ideatore di Visioni olfattive, e Paolo Scarpellini, sound sommelier

Olio Officina

Quale veste e quali colori per comunicare l’olio

Ci vuole più fantasia e più sprint per far brillare agli occhi del consumatore l’olio. Ad affrontare un tema tra i più dibattuti nell’ambito del design applicato al cibo, nel corso della tredicesima edizione di Olio Officina Festival è intervenuto Gianluca Biscalchin, giornalista e illustratore gastronomico, insieme con Cristiana Mela, del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia

Olio Officina


Produrre cultura, coltivare la mente. L’attività editoriale di Olio Officina

Pubblicare riviste e libri in una società che non legge, attratta da troppe distrazioni e più seducenti sollecitazioni, è un mestiere difficile ma non ancora in via estinzione. Che futuro sarà per l’editoria non generalista? Sul palco della tredicesima edizione di Olio Officina Festival Luigi Caricato in dialogo con Rosalia Cavalieri, saggista, ordinario di Filosofia e teoria dei linguaggi all’Università di Messina, e Antonio Monte, archeologo industriale, è ricercatore Cnr-Ispc e vicepresidente Aipai-Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale.

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Bottiglie d’olio come barche a vela

L'illustrazione che potete ammirare riprende con grande eleganza una celebre bottiglia di olio extra vergine di oliva a marchio San Giuliano. È l'immagine con cui la Domenico Manca Spa di Alghero ha inteso salutare l'arrivo dell'estate con il motto "l'olio San Giuliano è pronto a dirigere tutti verso il gusto migliore, anche durante l'estate". E ancora: "C’è un olio che ti porta tra i profumi di un’isola. Dop Sardegna. L’extravergine 100% sardo, prodotto con orgoglio dal 1916". È incredibile come l'olio sia strettamente legato al mare. Non è un caso che la quattordicesima edizione di Olio Officina Festival, in programma dal 20 al 22 marzo 2025 a Milano, abbia proprio come tema portante "l'olio e il mare". Non resta altro che dare il via alla nostre più sane e galoppanti fantasie

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Federica Ottolina: il trend di mercato dell’olio non è confortante

Responsabile fornitori e controllo prodotti di Metro Italia, al Forum Olio & Ristorazione ha spiegato che, come realtà cash&carry, il dialogo con il mondo della ristorazione è continuo. Purtroppo, i dati non sono dei migliori: il 70% di olio venduto è da cucina, e soprattutto è olio vergine di oliva. Cosa significa? Che il cliente sta puntando più al prezzo che alla qualità, per questo serve lavorare molto sulla formazione degli operatori

Massimiliano Bordignon


Alberto Morettini: il nostro obiettivo? Raccontare l’olio sotto un’altra veste

Sono tanti i progetti culturali nei quali l’Oleificio Toscano Morettini ha investito recentemente, spiega il direttore generale dell’azienda presso la Fabbrica del Vapore, dove si è svolta la tredicesima di Olio Officina Festival. La nuova comunicazione che caratterizza, ad esempio, il Museo dell’olio SuprEvo, è pensata soprattutto per i più giovani, per farli avvicinare in modo immersivo all’olio extra vergine di oliva

Massimiliano Bordignon


Non dimentichiamo le olive

Non trascuriamo le olive da tavola. Spesso ci si dimentica della loro importanza nella dieta alimentare. Ecco allora un impegno nel fare formazione e cercare di far acquisire nuove conoscenze. Per esempio, come proporre nei bar e nei ristoranti le olive destinate al consumo diretto e quelle da utilizzare quale ingrediente in cucina. Noi, con Olio Officina Festival, ci siamo affidati a Roberto De Andreis, componente del Gruppo esperti olive da tavola del Consiglio oleicolo internazionale. Deve restare sempre alta l'attenzione

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L’olio è compartecipe della cucina

Secondo lo chef Matteo Scibilia - che vedete qui ritratto da Gianfranco Maggio con, tra le mani, il numero 18 di OOF Magazine - l'olio extra vergine di oliva ha un percorso molto complesso nei ristoranti. Non lo si può far pagare al cliente. "Nonostante che nel mio locale vengano presentati agli ospiti extra vergini differenti per cultivar e origine, io - puntualizza - non li faccio pagare, a differenza del vino. Questo - aggiunge - perché  è sempre stato così. Non c’è mai stato un periodo storico in cui l’olio venisse inserito nel conto insieme alle altre pietanze consumate. Il commensale ad oggi è poco sensibile, non accetterebbe di pagare l'olio che utilizza. Soprattutto se il personale di sala non ha le giuste competenze per saperlo raccontare". E voi, cosa ne pensate?

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Giorgio Dell’Oro: la storia dell’olio? Ci dice molto del nostro passato

Lo studio di una materia prima importante come l’olio da olive ci permette di vedere e comprendere diversi aspetti legati alla microstoria, ovvero ai rapporti presenti dentro le singole comunità, oppure in ambito intermedio, tra comunità e istituzioni o, addirittura, a livello macro-storico, quindi quelli che sono i commerci internazionali. L’olio è stato fondamentale per alcune grandissime manifatture che ci sono state in tutta Europa, e il suo ruolo è ripreso da numerose testimonianze, spiega il professore di Storia dell’età moderno presso l’Università degli studi di Milano nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival

Massimiliano Bordignon


Favorire la cultura della differenziazione

Secondo il direttore del Ceq, nonché direttore di Unifol, Mauro Meloni, "anche se lentamente, la cultura  intorno all'olio continua fortunatamente a crescere. Negli ultimi anni sono cresciuti gli oli monovarietali, che hanno dato un'identità alle cultivar; sono cresciuti gli oli biologici, quelli Made in Italy anche di alta qualità, gli oli sostenibili e quelli diversamente certificati, per non parlare delle innovazioni di processo de prodotto, che hanno introdotto nuovi materiali e forme nelle confezioni. E se le Dop non hanno mai trovato terreno fertile tra i consumatori, è perché poco è stato fatto..."

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Francesca Petrini: la qualità dell’olio deve essere a 360°

Gli oli non devono essere solo buoni, ma devono avere anche delle proprietà nutrizionali importanti. Che l’extra vergine sia un alimento nutraceutico è risaputo, e gli oli “Petrini Plus” e “Raffaello 1483” sposano alla perfezione il concetto di prodotto salutistico, in quanto son oli vitaminizzati che agiscono, rispettivamente, sul metabolismo osseo e su quello energetico, come spiega la titolare dell’azienda marchigiana in occasione della tredicesima edizione di Olio Officina Festival

Massimiliano Bordignon


Le buone letture di un food designer che apprezza l’olio

Si chiama Mauro Olivieri il signore che trovare ritratto in questa foto di Gianfranco Maggio. Si tratta di una figura di riferimento per quanti concepiscono il cibo non solo per il piacere di degustarlo e mangiarlo, ma anche per il lato bello e funzionale con cui ogni ingrediente che entra a far parte di ogni ricetta si presenta ai nostri sensi. Nel numero 18 di OOF Magazine, il food designer Olivieri compare da protagonista in un articolo in cui si presenta un manufatto di sua ideazione, l'Oliena, concepito per esaltare colore, profumi e sapori dell'olio extra vergine di oliva

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Cristiana Mela: l’olio extra vergine nelle conserve è fondamentale

La scelta dell’olio nelle conserve, nei paté, nei sottoli, cambia totalmente il sapore della materia prima. Questo lo sa bene la titolare del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, la quale, nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival, ha chiarito come per ottenere un prodotto ottimale bisogna partire da materie prime di alta qualità e, a queste, occorre aggiungere un extra vergine capace di sposarsi alla perfezione. La storica realtà ligure osserva ricette tramandate nel tempo e le trasporta in quelle che sono le produzioni aziendali, realizzate con tecnologie moderne e macchinari che garantiscono la totale sicurezza dell’alimento

Massimiliano Bordignon


Le campagne bruciano, nella totale indifferenza dello Stato

Brucia l'olivo, brucia la vigna, bruciano i campi di grano. I piromani sono entrati in azione nella più totale libertà. Le campagne vengono saccheggiate. Le campagne diventano discarica. Lo Stato nel frattempo dichiara la propria non esistenza scegliendo di abbandonare l'agricoltura a se stessa.  Tutte le parole spese sul territorio, sulla tutela del paesaggio, quando le sentite pronunciare da parte di una figura che rappresenta un organo istituzionale, sappiate che sono vuote e insulse parole ipocritamente articolate solo per fare scena. Gli incendi appiccati dai piromani intanto impazzano, soprattutto nelle giornate più favorevoli, quelle a vantaggio di vento, così da poter causare più danni possibili. Da qui a godere del fuoco che divora oliveti, vigneti, campi di grano ci si mette di mezzo l'indifferenza di Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, Vigili urbani. Da parte loro, la più totale noncuranza e insensibilità. Nessuno fa niente. Gli agricoltori sono lasciati nel più totale isolamento. Più dell'atto barbaro dei piromani, ferisce l'assenza dello Stato. Questa, e un'altra immagine, riprende un olivo tra i tanti e una vigna fatti ardere, devastati dalle fiamme, ma lo scenario delle campagne salentine, in provincia di Lecce, è ancora più desolante. Si allertano gli organi preposti, ma non si curano di intervenire. Penseranno, forse: a che servono le campagne? Già, a che servono? Io ritengo che uno Stato che meriti rispetto dovrebbe quanto meno risarcire gli agricoltori per i continui danni subiti

Luigi Caricato