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Alberto Morettini: il nostro obiettivo? Raccontare l’olio sotto un’altra veste

Sono tanti i progetti culturali nei quali l’Oleificio Toscano Morettini ha investito recentemente, spiega il direttore generale dell’azienda presso la Fabbrica del Vapore, dove si è svolta la tredicesima di Olio Officina Festival. La nuova comunicazione che caratterizza, ad esempio, il Museo dell’olio SuprEvo, è pensata soprattutto per i più giovani, per farli avvicinare in modo immersivo all’olio extra vergine di oliva

Massimiliano Bordignon

Non dimentichiamo le olive

Non trascuriamo le olive da tavola. Spesso ci si dimentica della loro importanza nella dieta alimentare. Ecco allora un impegno nel fare formazione e cercare di far acquisire nuove conoscenze. Per esempio, come proporre nei bar e nei ristoranti le olive destinate al consumo diretto e quelle da utilizzare quale ingrediente in cucina. Noi, con Olio Officina Festival, ci siamo affidati a Roberto De Andreis, componente del Gruppo esperti olive da tavola del Consiglio oleicolo internazionale. Deve restare sempre alta l'attenzione

Olio Officina


L’olio è compartecipe della cucina

Secondo lo chef Matteo Scibilia - che vedete qui ritratto da Gianfranco Maggio con, tra le mani, il numero 18 di OOF Magazine - l'olio extra vergine di oliva ha un percorso molto complesso nei ristoranti. Non lo si può far pagare al cliente. "Nonostante che nel mio locale vengano presentati agli ospiti extra vergini differenti per cultivar e origine, io - puntualizza - non li faccio pagare, a differenza del vino. Questo - aggiunge - perché  è sempre stato così. Non c’è mai stato un periodo storico in cui l’olio venisse inserito nel conto insieme alle altre pietanze consumate. Il commensale ad oggi è poco sensibile, non accetterebbe di pagare l'olio che utilizza. Soprattutto se il personale di sala non ha le giuste competenze per saperlo raccontare". E voi, cosa ne pensate?

Olio Officina


Giorgio Dell’Oro: la storia dell’olio? Ci dice molto del nostro passato

Lo studio di una materia prima importante come l’olio da olive ci permette di vedere e comprendere diversi aspetti legati alla microstoria, ovvero ai rapporti presenti dentro le singole comunità, oppure in ambito intermedio, tra comunità e istituzioni o, addirittura, a livello macro-storico, quindi quelli che sono i commerci internazionali. L’olio è stato fondamentale per alcune grandissime manifatture che ci sono state in tutta Europa, e il suo ruolo è ripreso da numerose testimonianze, spiega il professore di Storia dell’età moderno presso l’Università degli studi di Milano nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival

Massimiliano Bordignon


Favorire la cultura della differenziazione

Secondo il direttore del Ceq, nonché direttore di Unifol, Mauro Meloni, "anche se lentamente, la cultura  intorno all'olio continua fortunatamente a crescere. Negli ultimi anni sono cresciuti gli oli monovarietali, che hanno dato un'identità alle cultivar; sono cresciuti gli oli biologici, quelli Made in Italy anche di alta qualità, gli oli sostenibili e quelli diversamente certificati, per non parlare delle innovazioni di processo de prodotto, che hanno introdotto nuovi materiali e forme nelle confezioni. E se le Dop non hanno mai trovato terreno fertile tra i consumatori, è perché poco è stato fatto..."

Olio Officina


Francesca Petrini: la qualità dell’olio deve essere a 360°

Gli oli non devono essere solo buoni, ma devono avere anche delle proprietà nutrizionali importanti. Che l’extra vergine sia un alimento nutraceutico è risaputo, e gli oli “Petrini Plus” e “Raffaello 1483” sposano alla perfezione il concetto di prodotto salutistico, in quanto son oli vitaminizzati che agiscono, rispettivamente, sul metabolismo osseo e su quello energetico, come spiega la titolare dell’azienda marchigiana in occasione della tredicesima edizione di Olio Officina Festival

Massimiliano Bordignon


Le buone letture di un food designer che apprezza l’olio

Si chiama Mauro Olivieri il signore che trovare ritratto in questa foto di Gianfranco Maggio. Si tratta di una figura di riferimento per quanti concepiscono il cibo non solo per il piacere di degustarlo e mangiarlo, ma anche per il lato bello e funzionale con cui ogni ingrediente che entra a far parte di ogni ricetta si presenta ai nostri sensi. Nel numero 18 di OOF Magazine, il food designer Olivieri compare da protagonista in un articolo in cui si presenta un manufatto di sua ideazione, l'Oliena, concepito per esaltare colore, profumi e sapori dell'olio extra vergine di oliva

Olio Officina


Cristiana Mela: l’olio extra vergine nelle conserve è fondamentale

La scelta dell’olio nelle conserve, nei paté, nei sottoli, cambia totalmente il sapore della materia prima. Questo lo sa bene la titolare del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, la quale, nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival, ha chiarito come per ottenere un prodotto ottimale bisogna partire da materie prime di alta qualità e, a queste, occorre aggiungere un extra vergine capace di sposarsi alla perfezione. La storica realtà ligure osserva ricette tramandate nel tempo e le trasporta in quelle che sono le produzioni aziendali, realizzate con tecnologie moderne e macchinari che garantiscono la totale sicurezza dell’alimento

Massimiliano Bordignon


Le campagne bruciano, nella totale indifferenza dello Stato

Brucia l'olivo, brucia la vigna, bruciano i campi di grano. I piromani sono entrati in azione nella più totale libertà. Le campagne vengono saccheggiate. Le campagne diventano discarica. Lo Stato nel frattempo dichiara la propria non esistenza scegliendo di abbandonare l'agricoltura a se stessa.  Tutte le parole spese sul territorio, sulla tutela del paesaggio, quando le sentite pronunciare da parte di una figura che rappresenta un organo istituzionale, sappiate che sono vuote e insulse parole ipocritamente articolate solo per fare scena. Gli incendi appiccati dai piromani intanto impazzano, soprattutto nelle giornate più favorevoli, quelle a vantaggio di vento, così da poter causare più danni possibili. Da qui a godere del fuoco che divora oliveti, vigneti, campi di grano ci si mette di mezzo l'indifferenza di Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, Vigili urbani. Da parte loro, la più totale noncuranza e insensibilità. Nessuno fa niente. Gli agricoltori sono lasciati nel più totale isolamento. Più dell'atto barbaro dei piromani, ferisce l'assenza dello Stato. Questa, e un'altra immagine, riprende un olivo tra i tanti e una vigna fatti ardere, devastati dalle fiamme, ma lo scenario delle campagne salentine, in provincia di Lecce, è ancora più desolante. Si allertano gli organi preposti, ma non si curano di intervenire. Penseranno, forse: a che servono le campagne? Già, a che servono? Io ritengo che uno Stato che meriti rispetto dovrebbe quanto meno risarcire gli agricoltori per i continui danni subiti

Luigi Caricato


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Antonio Monte: l’evoluzione tecnologica delle macchine? Passa attraverso lo studio dei brevetti

Le tappe che hanno segnato la nascita di questi titoli sono numerose e alternate in più periodi storici, a partire dagli albori fino a giungere a una vera e propria regolamentazione. La lunga ricerca curata dall’archeologo industriale e ricercatore del Cnr-Ispc è stata motivo di grande interesse nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival

Massimiliano Bordignon


L’importanza e la centralità dell’olio nelle conserve

Diamo più valore alla qualità degli oli utilizzati nelle conserve. Da qui il principio ispiratore che ha mosso l’iniziativa del MICA, il Milan International Condiments Award alla sua prima edizione. Nell’ambito della tredicesima edizione di Olio Officina Festival ci sono state le premiazioni e tra gli interventi sul tema spicca quello di Cristiana Mela, owner di Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia

Olio Officina


L’olivicoltura d’alta quota ha questi volti

Quelli che vedete sono alcuni tra i protagonisti della rinascita degli olivi posizionati in slta collina e in aree montane. Vengono tutti dalla Liguria, dove è nato il movimento culturale TreeDream. Hanno tutti un obiettivo importante: evitare l'abbandono della coltivazione in quei territori dalla orografia complessa. In questa foto trovate i volti di chi crede nella olivicoltura quale presidio del paesaggio e delle comunità rurali: Giuseppe Stagnitto, portavoce TreeDream; Samuele Cama, maestro di muretti a secco; Luciano Gallizia, presidente Cooperativa di Arnasco; Nicola Piccardo, olivicoltore; Fabio Dell’Oriente, oloivicoltore; e Flavio Lenardon, presidente movimento culturale TreeDream

Olio Officina


A scuola di assaggio con le olive da tavola

C'è tutto un mondo, ancora inesplorato, da scoprire. La bontà di un'oliva da mensa la si può riconoscere in tutta evidenza attraverso il giusto approccio sensoriale, acquisendo le opportune tecniche di degustazione, con l'utile supporto di un apposito righello. Nel corso della settima edizione del Forum Olio & Ristorazione si è svolto un corso di assaggio organizzato da Olio Officina sotto la direzione del capo panel Roberto De Andreis

Olio Officina


L’olio deve tornare centrale sulle tavole dei ristoranti

Nicoletta Polliotto – project manager, consulente, content curator e brand strategist per aziende Food & Travel – è intervenuta nel corso della settima edizione del Forum Olio & Ristorazione organizzato da Olio Officina per chiarire l’importanza di un alimento-ingrediente-condimento ormai iconico qual è l’olio extra vergine di oliva. Questo deve necessariamente tornare protagonista sulle tavole dei ristoranti e non restare più confinato solo ed esclusivamente in cucina. Per raggiungere un simile obiettivo è necessario riservare tutte le possibili attenzioni, in modo da garantire e rafforzare l’identità del percorso gastronomico e del piatto. In quest’ottica, anche lo stile, secondo la Polliotto, deve diventare un indice di riferimento per un ristorante

Olio Officina


L’olio da meditazione

Nella foto, mentre si accinge a gustare un calice d'olio, potete ammirare l'assaggiatrice Onaoo Elena Tordi. Partecipando alla settima edizione del Forum Olio & Ristorazione, ha avuto modo di chiedere se si conosca il vino da meditazione. Ebbene, proprio ascoltando i relatori del Forum la Tordi ha pensato "ai grandi vini che non hanno bisogno di accompagnare alcun cibo", ma che "soltanto a fine pranzo, o cena, possono creare conversazioni, pensieri e parole. Ci sono vini aromatici di buona qualità - ammette Elena Tordi - serviti alla giusta temperatura in un bicchiere regale", bevendolo "con amore , e sorseggiandolo perché duri a lungo. Ecco - aggiunge - penso a un bicchiere regale anche per l’olio da olive di qualità, così da soddisfare tutti i sensi la vista, il colore, l’olfatto, il tatto, il gusto e l’udito. Capisco - chiarisce - vi starete chiedendo che il rito dell’olio non può essere come il rito per il vino, sì, ma io insisto e sono convinta che un buon ristorante, magari con oleoteca, potrà guidarci nella scelta assecondando ogni nostra esigenza"

Come per ogni vino importante che deve avere un suo particolare bicchiere anche per l’olio in base ad ogni olivigno si potrà avere un bicchiere particolare.
L’olio di intrattenimento e perchè no l’olio da meditazione e da raccontare.

Olio Officina


Andrea Milani: gli studi sulla shelf life? Cruciali per capire la vita a scaffale dell’olio

Esperto di tecnologie olearie presso Innovhub -SSI, alla tredicesima edizione di Olio Officina Festival ha fatto luce su una questione di interesse comune per tutti i produttori oleari: assicurare che il proprio olio extra vergine di oliva riesca a rispettare i parametri imposti dalla legge fino alla data di scadenza. Capire come l’olio potrebbe comportarsi, anche in condizioni di trasporto e stoccaggio non ottimali, è un passo necessario da compiere. Da qui la necessità di approfondire gli studi e le ricerche sulla shelf life

Massimiliano Bordignon