Terra Nuda

Allarme frodi olio di oliva? Tutto basato solo su rumors

Dopo aver lanciato l’allarme extra vergini, su esplicita sollecitazione l’europarlamentare europea Esther De Lange si giustifica facendo riferimento ad alcuni sentito dire. Gossip di retailers, associazioni di produttori non meglio specificate, e anche uno studio di due universitari americani

Massimo Occhinegro

Allarme frodi olio di oliva? Tutto basato solo su rumors

La signora Esther De Lange, europarlamentare europea, nel mese di ottobre aveva redatto un “ draft report” in base al quale aveva sancito che l’olio di oliva fosse , tra tutti I prodotti alimentari, quello più frodato.
Il suo rapporto tuttavia non si basava su dati certi e inconfutabili, in quanto genericamente faceva riferimento a dichiarazioni rilasciate dai retailers, da associazioni di produttori non meglio specificate, oltre che da uno studio di due universitari americani.

La parlamentare olandese tuttavia non è nuova a dichiarazioni d’impatto, in precedenza, da quanto infatti ho successivamente appreso, da Wikipedia, nel 2007 era stata l’autrice di un altro report sulle frodi alimentari e anche in quella occasione, per farsi pubblicità (cit. Wikipedia), si era basata su “rumors” , sostenendo che gli anelli di calamari industriali fossero ottenuti dal “retto dei maiali”.
Anche in quel caso del 2007 quindi, la giovane europarlamentare Esther De Lange, aveva basato la sua denuncia non su fatti concreti, quali analisi e riscontri empirici ad esempio o altro, ma semplicemente su “gossip” o “rumors”.

Esther de Lange (Dutch pronunciation: ˈɛs.tər də ˈlɑŋə) (19 February 1975 in Spaubeek) is a Dutch politician for the Christian Democratic Appeal (CDA). Since 2007 she has been an MEP. She managed to get publicity in a presentation of a report on food fraud by declaring that industrial calamares are often made from pig recta. The story turned out to be based on rumors and there was no information in the report to indicate that pig recta were actually used for calamares.“

Per questa ragione incuriosito ho ritenuto opportuno, anche per fare maggiore chiarezza, trasmetterle una mail in cui le chiedevo lumi in merito, considerando la sua importanza in quanto rappresentante dell’Europarlamento, ma anche tenendo conto dell’impatto che simili dichiarazioni potessero avere sull’immagine dell’olio di oliva europeo nel mondo.
Per poter ottenere una risposta ho dovuto inoltrare due volte la mia mail ed in seguito ho ottenuto due risposte.

La prima interlocutoria mentre la seconda di vera risposta.

Nel merito della mail di risposta la De Lange ha scritto:

“Gent.mo Sig. Occhinegro,
La ringrazio per la sua mail del 18 novembre.
Il rapporto sulle frodi alimentari nell’Unione Europea è stata presentata il 17 ottobre. Esso denuncia le debolezze del sistema di controllo lungo la catena alimentare nonché le carenze nella legislazione riguardante le frodi alimentari e i controlli sugli alimenti.
Nel momento in cui si è trattato di portare degli esempi di frodi alimentari , l’olio di oliva è stato menzionato come uno dei prodotti più contraffatti. L’Europol nelle sue operazioni OPSON ha riscontrato grandi quantitativi di olio di oliva fraudolento.
Anche il settore del dettaglio inserisce l’olio di oliva tra i primi prodotti della lista che mantiene sotto controllo in merito alle possibili frodi alimentari.
In aggiunta, in alcuni articoli accademici, l’olio di oliva appare come uno dei prodotti alimentari più soggetti a rischio di frode. Si vedano al riguardo gli articoli menzionati nella bozza di rapporto dell’Europarlamento.
Inoltre, Il “Food Veterinary Office” europeo nonché la stessa Commissione Europea, hanno parlato di frodi sull’olio di oliva in occasioni di vari incontri.
Attraverso il report del’Europarlamento, il Parlamento cerca di attirare l’attenzione sul fatto che i nostri servizi di controllo devono focalizzarsi non solo sulla sicurezza alimentare, che è naturalmente molto importante, ma anche sulle frodi alimentari, considerando che la frode è sempre crescente per i produttori alimentari europei.
Nel rapporto si sostiene che per i controlli senza preavviso da parte delle autorità preposte, sia necessario un differente approccio ai controlli (più controlli di polizia, molto simili a quelli che già avete in Italia) e sanzioni più alte previste per coloro che frodano.
Il Rapporto non mira a colpire un particolare settore , fornendo questi esempi, piuttosto il contrario. Il Rapporto si pone l’obiettivo di far aumentare il livello di protezione dei produttori onesti ( di gran lunga la maggioranza) contro quegli attori della filiera alimentare che si comportano in modo fraudolento. Cercando di prevenire le frodi alimentari, innalzando le sanzioni, per scoraggiarle”

Dear Mr Occhinegro,
Thank you for your e mail dated November, 18.
The report on food fraud in the European Union was presented on 17 October. It deals with weak spots in the food chain, EU and national control systems and legislation regarding food fraud and food controls.
When it comes to examples of food fraud, olive oil is mentioned as one of the products that is most often found to be frauded with. Europol operations repeatedly find in its OPSON operations large quantities of fraudulent olive oil. Also the retail sector puts olive oil high on their list of products that they keep an eye on regarding food fraud. In addition, in academic articles olive oil also appears as one of food products that is frauded with. See in this regard e.g. the articles mentioned in the draft European Parliament report. Furthermore, the European FVO and the European Commission in meetings also expressed their concern about fraud with olive oil. With the report of the European Parliament, the Parliament tries to attract attention to the fact that our control services should focus not only on food safety – which is of course extremely important – but also on food fraud and that fraud is an ever-growing issue for European food producers. The report argues e.g. for unannounced controls of control authorities, a different approach to controls (more a police type of control, much like they already have in Italy, as is mentioned in the report) and higher penalties for those who fraud with food products.
The report does not aim to hurt any particular sector by giving these examples, quite to the contrary. It aims to raise the level of protection of honest European producers (by far the majority) against fraudulent actors in the food chain, to prevent food fraud from happening and to set higher penalties to deter fraud.

Dear Mr Occhinegro,

Thank you for your email of 18 November.

I hope you find this information useful.

Kind regards,

Esther de Lange

Come si può notare, quindi, la risposta rimane generalista ed evasiva nel merito, continuando a non fornire prove verificabili. Inoltre la De Lange, nella mail non ripete che l’olio di oliva sia il primo prodotto soggetto a frodi come aveva scritto nel report, ma lo menziona, come “uno dei prodotti” .
In seguito alla risposta ricevuta, le ho richiesto di fornirmi dati concreti. Alla prossima puntata, se ci sarà.

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