Terra Nuda

Coronavirus, la preoccupazione di Turismo Verde-Cia per le disdette dei turisti stranieri

È a rischio l’attività agrituristica nei mesi di aprile e maggio. L’allarme lanciato da Giulio Sparascio

Olio Officina

L’incubo Coranavirus (COVID-19) potrebbe avere serie ripercussioni sul settore turistico italiano. A lanciare l’allarme è Giulio Sparascio, presidente di Turismo Verde, l’associazione per la promozione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani.

“C’è grossa preoccupazione, poiché non si sa in che modo e in che tempi la situazione potrà evolversi -dichiara Sparascio-. Già registriamo le prime ricadute economiche: stiamo ricevendo segnalazioni dai nostri associati di disdette dei turisti stranieri per i mesi di aprile, con le feste pasquali, e maggio”.

“Il settore agrituristico lavora anche con le prenotazioni dei tour operator e temiamo che, per paura della diffusione del Coronavirus, possano orientare i propri clienti su altri Paesi -continua Sparascio-. A noi operatori agrituristici, e del turismo in generale, non resta che affidarci alle Istituzioni nazionali. Ci atterremo alle misure restrittive messe in atto dalle autorità competenti che al momento ci rassicurano rispetto al buon esito della vicenda”.

“Questa situazione non deve essere né sottovalutata, né ingigantita, nella speranza che quanto prima l’allerta possa rientrare, ed esaurirsi domenica primo marzo o comunque non oltre i primi giorni del prossimo mese” prosegue il Presidente di Turismo Verde, secondo cui in tutta la vicenda “resta fondamentale il ruolo degli organi di informazioneper la diffusione di notizie puntuali, scongiurando al tempo stesso allarmismi inutili o infondati”.

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