Terra Nuda

Cosa significa fare blending?

Un numero monografico di OOF International Magazine dedicato all'arte e alla scienza del blend, in distribuzione in questi giorni. Abbiamo riservato un ampio spazio dedicato ai protagonisti. A ciascuno di essi abbiamo riservato delle domande diverse, per cercare di capire. Ma voi sapreste spiegare ai non addetti ai lavori cos’è il blending? Come lo definireste? E secondo voi fare il blending è proprio necessario? Questa volta lo abbiamo chiesto a chi del blending ne ha fatto una bandiera: il blendmaster Giovanni Zucchi (1. continua)

Olio Officina

Cosa significa fare blending?

In queste settimane che hanno preceduto la pubblicazione del quinto numero di OOF International Magazine, abbiamo contattato coloro che vivono l’esperienza del blending in prima persona.

A ciascuno di loro abbiamo chiesto delle domande specifiche, cucite su misura, ad altri due domande ugali, per capire cosa rispondono gli addetti ai lavori.

Le due domande che abbiamo rivolto in questo caso a Giovanni Zucchi, blendmaster della Oleificio Zucchi, sono quelle che abbiamo rivolto a tutti, e abbiamo le sue proposte. Le altre domande, che non troverete qui, su Olio Officina Magazine, ovvero sulla rivista telematica, via web, le troverete soltanto sull’edizione cartacea di OOF International Magazine, quindi non perdete il numero, di ben 124 pagine.

Chi è Giovanni Zucchi è inutile spiegarlo, ma lo facciamo per quanti, non addetti ai lavori magati non hanno avuto ancora modo di provare la Blending Experience organizzata dall’Oleificio Zucchi in vari contesti e luoghi, tra cui Olio Officina Festival.

Giovanni Zucchi, classe 1972, ha approfondito la propria formazione con un corso in management della produzione industriale in Sda Bocconi e con un Executive MBA presso l’Alma mater di Bologna. Nel 2014 ha pubblicato per le edizioni Fausto Lupetti il volume L’olio non cresce sugli alberi. L’arte del blending: come nasce un olio di grande qualità. Blendmaster, è attualmente vicepresidente di Oleificio Zucchi Spa e da tempo si occupa delle relazioni istituzionali, portando avanti i valori guida di sostenibilità, etica ed eccellenza, concretizzati nel primo olio extra vergine di oliva tracciato e sostenibile. Dal 2014 al 2017 ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Associazione italiana dell’industria olearia (Assitol), operando attivamente per facilitare il dialogo e la coesione fra tutti gli attori della filiera.

Andiamo ora alle domande.

Dovendo spiegare ai non addetti ai lavori cos’è il blending, come lo definirebbe?

Semplicemente una combinazione di oli da cultivar (olive) di provenienze e sfumature diverse unite per creare un nuovo e diverso profilo di flavour e gusto.

Una domanda secca: perché il blending è necessario? Lo è per davvero?

Per chi sviluppa volumi appena importanti, assolutamente sì. Le diverse condizioni pedoclimatiche, che variano annualmente, e i differenti approcci agronomici fanno sì che la stessa cultivar generi quantità e profili organolettici molto diversi da un anno all’altro e da una zona all’altra. Il blending è l’unico strumento per mantenere un’uniformità nel tempo e intatta la promessa di acquisto al consumatore.

Il blendmaster Giovanni Zucchi

FACCIAMO IL PUNTO SUL BLENDING

Queste che avete letto sono le domande che abbiamo rivolto anche a tanti, diversi operatori dl settore, che troverete a puntate qui, ma per leggere quanto ha espressamente riferito Giovanni Zucchi, con domande più specifiche, dovete attendere di ricevere la rivista in edizione cartacea OOF International Magazine. È questione di poco, nel frattempo allenatevi a fare blending. È segno di grande professionalità.

L’Oleificio Zucchi ogni anno a Olio Officina Festival ha portato avanti con successo la Blending Experience, di cui ne abbiamo scritto anche sulla rivista trimestrale OOF International Magazine, ma l’esperienza diretta nel realizzare il blend, una vera e propria scuola, la sta portando avanti la Oleificio Zucchi anche in diverse altre occasioni, facendo comprendere in maniera efficace cosa sia il blending, e che il blend possono farlo tutti, perché significa che a partire da diversi oli, mescolandoli, si ottengono oli che possiamo definire sartoriali, realizzati su misura. E voi? Che aspettate a esercitarvi?

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