Terra Nuda

Extra o vergine? La posizione della Pietro Coricelli Spa in merito alle contestazioni mosse dalla Procura della Repubblica di Torino

Riportiamo la nota stampa diffusa dalla nota azienda olearia umbra riguardo a quanto diffuso con grande enfasi e imprecisone dai principali media

Olio Officina

Nota stampa di Arianna Giontella. La Pietro Coricelli S.p.A. in riferimento agli articoli pubblicati in data odierna su alcune testate giornalistiche nazionali e locali che riportano di verifiche condotte dalla Procura della Repubblica di Torino a seguito di precedenti analisi pubblicate dalla rivista di consumatori “Il Test” lo scorso maggio 2015 ritiene opportuno precisare quanto segue:

– le verifiche effettuate sia dalla rivista “Il Test” che successivamente dai NAS di Torino su incarico della Procura della Repubblica si fondano esclusivamente su una prova di assaggio del prodotto: tali verifiche, sebbene condotte da assaggiatori professionisti, sono ormai da più parti ritenute insufficienti in quanto trattasi di un metodo di analisi soggettivo, non ripetibile e non riproducibile;

– le risultanze delle analisi pubblicate dalla rivista “Il Test” sono state già da tempo contestate dall’azienda e fatte oggetto di specifica querela presentata presso la Procura della Repubblica di Spoleto. Sul punto – a riprova della sostanziale scarsa affidabilità della prova di assaggio – è curioso notare che le risultanze della rivista “Il Test” si riferivano a nove aziende, due delle quali non vengono tuttavia riportate nel comunicato della Procura della Repubblica ripreso dalle fonti di stampa;

– il lotto oggetto di contestazione, prima di essere posto in commercio, è stato oggetto di accurate analisi, sia da parte dell’azienda, che da parte di laboratori esterni accreditati, che ne hanno confermato la conformità qualitativa.

Tutto ciò premesso la Pietro Coricelli S.p.A. respinge le contestazioni mosse, in particolare nella parte in cui, a mezzo stampa, si riporta falsamente che l’azienda avrebbe posto in commercio “olio di oliva” sotto la dicitura di “olio extra-vergine”, fatto questo che non viene eccepito neppure dalla Procura della Repubblica di Torino la quale si limita, sulla base di metodi di accertamento appunto discutibili, a contestare che l’olio posto in commercio sia “vergine” anziché “extra-vergine”: sul punto l’azienda sta verificando con i propri legali l’opportunità di sporgere querela nei confronti delle relative testate giornalistiche riservandosi di quantificare i danni subiti.

Per ciò che attiene invece le contestazioni mosse dalla Procura della Repubblica di Torino, l’azienda, secondo le modalità ed i tempi previsti dalla legge, produrrà tutte le proprie adeguate contro-deduzioni che non potranno altro che confermare la correttezza della propria condotta e sul punto esprime fin d’ora l’auspicio che le risultanze finali di questa vicenda possano meritare da parte degli organi di stampa la medesima eco mediatica.

In questa sede Pietro Coricelli S.p.A. desidera rassicurare tutti i propri consumatori, e più in generale tutte le parti interessate, che i prodotti da essa posti in commercio in passato, ora, e come sempre sarà in futuro rispettano tutti i più elevati standard di qualità in ossequio alle più stringenti normative in vigore

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