Terra Nuda

Il mio sì all’ombra dell’olivo

Una wedding planner di Firenze ha deciso di realizzare la propria cerimonia nuziale – si è sposata lo scorso 27 luglio – sul tema dell'olio e dell'olivo, elementi fondamentali di unione e amore. Può essere l’occasione giusta per creare una nuova tendenza

Francesca Vannucchi

Il mio sì all’ombra dell’olivo

Nella mia famiglia la pianta dell’olivo ha assunto un valore molto importante. Infatti, quando mio nonno, il professor Franco Scaramuzzi, presidente dell’Accademia dei Gergofili, ha iniziato la sua carriera universitaria come assistente, mia nonna Maria Bianca Cancellieri chiese di poter svolgere la sua tesi proprio sull’olivo. Insieme iniziarono a studiare quest’albero, con tutte le sue varianti e caratteristiche, finendo con l’innamorarsi. Consacrarono il loro amore e, ancora di più, il loro legame con questa pianta quando nacque la loro secondogenita, che decisero di chiamare proprio Oliva.

Mia madre, Oliva Scaramuzzi, ha sempre trasmesso tale amore per l’olivo a noi figli, e nel momento in cui ho iniziato a lavorare con lei nella sua società, sviluppando proprio l’area dei matrimoni, ma ancor di più quando ho iniziato a progettare il mio matrimonio, ho sempre pensato che questo importante simbolo, l’olivo, dovesse essere al centro della scena.
Così ho deciso di renderlo elemento principale nella decorazione della chiesa, decidendo di proniunciare il mio “sì” proprio all’ombra di due meravigliose piante, simbolo ornamentale di tutte le composizioni che adornavano la location del ricevimento.

Facendo anche questo lavoro, di wedding planner, mi sono concentrata molto sui particolari, fattore importante e fondamentale per rendere un matrimonio unico, indimenticabile e soprattutto “tuo”. Così ho studiato delle tovaglie personalizzate, dove il ramo di olivo fosse ben evidente, ho legato i tovaglioli con piccoli rametti, e studiato i colori sempre in riflesso dell’olivo, e creato (grazie alla supervisione di mio nonno) una base per la torta nuziale che rappresentasse tale pianta.

Non potevo dimenticare il menù, e visto che l’olio è ingrediente particolare e unico di tantissimi nostri piatti, ho collaborato con un’importante ristorante, che basa la propria cucina proprio su questo ingrediente, e le sue diverse applicazioni, in modo da sviluppare piatti che ne esaltassero il sapore e le sfumature.

Ultimo particolare di un matrimonio? La bomboniera. Ho avuto l’estrema fortuna di avere un nonno così, che ha scritto per noi un meraviglioso libro, non solo sull’olivo, ma anche su tutto l’orto botanico che lui stesso ha costruito e creato, e che è stata proprio la location del nostro ricevimento.

Campastrello Sport, infatti, è un luogo magico, dove l’energia positiva e le favole di amore si sentono nell’aria, probabilmente anche perchè, proprio in questo terreno (da sempre di mia
nonna, come terreno agricolo e da nove anni trasformato da mia mamma Oliva in un hotel e orto botanico) si trova il magico albero di olivo studiando il quale tutta la nostra storia ebbe inizio.

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