Terra Nuda

L’olio che sarà

Continuiamo la nostra analisi riguardo le stime delle produzioni mondiali. Il Consiglio Oleicolo Internazionale, in data 7 ottobre 2014, ha sintetizzato i dati ricevuti da ogni singolo Paese produttore

Adriano Caramia

L’olio che sarà

Nella newsletter pubblicata dal Coi, il Consiglio Oleicolo Internazionale, si esprime chiaramente il concetto che è ancora troppo presto per giudicare definitive le cifre relative alle stime di produzione.

Riportiamo i seguenti quantitativi (soffermandoci su quelli essenziali):

produzione complessiva mondiale 2.560.000 tonnellate (contro la scorsa di 3.164.000)

• produzione spagnola 875.000 (riduzione del 50% rispetto lo scorso anno)

• Grecia 300.000 tonnellate

• Tunisia 260.000 tonnellate

• Turchia 190.000 tonnellate

Non vengono fatte menzioni per quanto attiene l’Italia, ma viene riportata l’indicazione che il quadro desumibile dalle previsioni è di una domanda che eccede l’offerta, con conseguente diminuzione delle scorte.

Quante siano queste scorte non ci è dato sapere, anche se è ipotizzabile la presenza solamente in Spagna di un riporto di merce importante (stimabile intorno alle 475.000 tonnellate al 30/09/2014).

I consumi globali del 2013/2014 si valuta siano stati 2.996.000 di tonnellate.
Caleranno i consumi con i prezzi generalmente più cari di questo periodo? La Spagna otterrà il quantitativo stimato o il perdurare delle condizioni climatiche (mancanza di piogge) farà calare ancora di più il raccolto?

Sono queste le domande che tutti gli operatori della filiera olivicola si pongono in ogni parte del mondo.

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