Terra Nuda

L’olio è Biol Innova

Una vetrina delle ricerche del Premio Biol 2017 dedicata alla sperimentazione nella filiera olivicolo-olearia, con l’obiettivo di veicolare in Italia e all’estero i filoni e lo stato della ricerca italiana in campo oleario.

Donne dell'Olio

L’olio è Biol Innova

Il BiolInnova, la nuova sezione del Premio Biol, è nata dalla passione per le tecnologie e l’innovazione della dott.ssa AntonellaTamborrino e dott.ssa Carmela Barracane dell’associazione L’olio di Puglia, Dialoghi Fluidi, con il sostegno dell’instancabile Dott. Nino Paparella Presidente del Premio Biol.

Questa vetrina, dedicata alla sperimentazione nella filiera olivicolo-olearia, ha l’obiettivo di veicolare in Italia e all’estero i filoni e lo stato della ricerca italiana in campo oleario, attraverso l’informazione dei giurati del premio, provenienti da tutta Italia, ma anche da Argentina, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Svizzera e Tunisia.

Le ricerche presentate nell’edizione 2017 del Biol Innova hanno toccato tutte le fasi della filiera e molte regioni d’Italia:

– Il centro di ricerca Agris della Sardegna, ha iscritto due ricerche. Studi varietali su cv autoctone sarde hanno prodotto oli e olive da tavola nutraceutici. Sono stati studiati i loro effetti sulle cellule umane. Gli studi sono stati condotti rispettivamente dal dott. Piergiorgio Sedda con la dott.ssa Monica Deiana, e dal Dott. Roberto Zurro.

– Il prof. Alessandro Leone dell’Università degli Studi di Foggia, con la dottoressa Antonia Tamborrino dell’Università degli Studi di Bari hanno presentato gli oli frutto della sperimentazione condotta in collaborazione con il CIRSA, centro di ricerca australiano e con l’Università dell’Uruguay, sulla sostituzione della fase di gramolazione con un trattamento delle paste mediante la combinazione di microonde e ultrasuoni, prima del passaggio nel decanter,utilizzando un prototipo industriale appositamente progettato e costruito dai ricercatori per la più compiuta continuità del ciclo di estrazione.

– Il dott. Giovanni Lacertosa, dell’ALSIA di Metaponto in Basilicata, ha presentato il lavoro fatto per l’adozione di buone prassi per il miglioramento continuo della qualità del prodotto finito. La ricerca quest’anno è partita dalla fase di raccolta e trasformazione, affiancando gli operatori fino allo stoccaggio e all’imbottigliamento; per l’anno prossimo è previsto l’affiancamento degli operatori anche nella fase colturale. Questa ricerca trova il suo fondamento nell’innovazione organizzativa della filiera e ha come obiettivo un’importante svolta culturale nella gestione della filiera Lucana.

– Dall’ARSA Calabria è stata presentata la ricerca del dott. Benito Scazziota sull’olio in forma spalmabile. Una preparazione innovativa che si presta a nuovi usi per il consumo in cucina. Per il Biol Innova è stato presentato il prodotto a base di olio extravergine di oliva, ma esiste anche uno spalmabile a base di olio di girasole.

Fuori concorso, è stato presentato un olio extra vergine di oliva biologico nutraceutico, messo a punto dal dott. Guarini, già commercializzato in farmacie e parafarmacie. Questa partecipazione ha avuto l’obiettivo di evidenziare che il sostegno tra ricerca e prodotto può essere inesauribile e reciproco riattivandosi in ogni fase del ciclo di vita: la ricerca può affiancare e sostenere un progetto dalla sua ideazione all’industrializzazione e commercializzazione, e può trovare nuovo vigore nel prodotto finito.

Le singole sperimentazioni sono state esposte dai ricercatori attraverso una mostra permanente di poster e olio e poi, presentate alla giuria internazionale del Biol anche attraverso l’assaggio dell’olio prodotto dalle attività di ricerca.

Le foto sono dell’associazione delle Donne dell’Olio

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