Terra Nuda

L’olivagione 2017 sarà simile alla precedente, sempre che il clima non muti

Olio Officina

Secondo l’ultima foro internazionale coordinato da Juan Vilar e Jorge Pereira, la prossima olivagione si attesterà su una produzione di olio da oliva internazionale di poco superiore ai 2,7 milioni di tonnellate, nonostante l’annata sia stata caratterizzata dalla scarsa piovosità in tutta l’area Mediterraneo.

All’interno di questo dato – che ammonta a 2,707,560 tonnellate di prodotto – la Spagna primeggia con 1.150.00 tonnellate, a seguire la Grecia con 260 mila tonnellate, la Tunisia e l’Italia con 250 mila tonnellate, e la Turchia con 190 mila tonnellate. Ciò, ovviamente, solo se la climatologia lo permette.

La produzione media di olio per ettaro coltivato sarebbe di 240 kg, simile al risultato ottenuto nell’ultima campagna, con più del 16% in meno rispetto alla stagione 2015/2016.

In assenza delle condizioni climatiche desiderate, gli effetti perniciosi di questa mancanza di pioggia rendono imprevedibile un calcolo più preciso.

I prezzi, invece, avranno una tendenza solida e stabile, che vanno da 3,3 a 3,8 euro, a seconda della produzione finale e dell’evoluzione della domanda, tale tendenza rimarrà fino alla prossima primavera.

Riguardo alla Spagna, il calo complessivo rispetto alle tendenze storiche, è del 4,5%, e risente finora un calo di oltre il 13%, proprio come accade in paesi come l’Italia, la Grecia, la Tunisia e la Giordania. Per quanto riguarda le esportazioni spagnole queste seguono un trend positivo di crescita, di oltre il 15%, ma potrebbe determinare una certa sofferenza, ed è molto probabile che accada, una volta avviata la campagna internazionale per la diversa composizione della produzione che diversifica l’offerta. Tali cadute sono causate dalla variazione del modello di consumo e dai prezzi elevati che persistono rispetto ad altri grassi animali e vegetali.

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