Terra Nuda

La pessima figura del Sole 24 Ore sul caso Elena Ferrante, la dura presa di posizione della casa editrice e/o

Olio Officina

La pessima figura del Sole 24 Ore sul caso Elena Ferrante, la dura presa di posizione della casa editrice e/o

Nell’inserto settimanale dedicato alla cultura del Sole 24 Ore, il noto Domenicale, il giornalista Claudio Gatti, con la complice benedizione del direttore Roberto Napoletano, è entrato a gamba tesa nella vita privata della celebre narratrice Elena Ferrante, la cui identità non è nota, svelandola brutalmente, contro ogni diritto alla discrezione.

Diritto di cronaca o violazione della privacy? È solo giornalismo da buco della serratura di basso profilo, al confronto è molto più qualificato Dagospia. Mettere sullo stesso piano una inchiesta sulle malefatte della classe politica, tanto per fare un esempio, non è la medesima operazione di mettere il naso su una persona che ha scelto di non svelarsi. Nessuno pensava al Sole 24 Ore come a un giornale intento a speculare su aspetti così irrivelanti. Sorprende in particolare l’assenza di sensibilità e rispetto, ma colpisce ancora di più la trivialità di uno scoop da sfigati, visto che un commercialista alle prime armi riesce e può accedere a dati così personali. C’è solo da vergognarsi. Questo è il nostro pensiero al riguardo.

Intanto, riportiamo, in segno di solidarietà nei confronti dell’Autrice e dell’editore e/o, la dura nota di disapprovazione.

“Disgusta vedere una grande autrice italiana, amata e celebrata nel nostro paese e nel mondo, trattata alla stregua di un criminale. Di quale reato si è macchiata per giustificare una simile invasione nella sua vita? A quale superiore interesse pubblico risponderebbe l’inchiesta portata avanti dal giornalista Claudio Gatti e pubblicata contemporaneamente in quattro paesi?

Molto inchiostro è stato versato facendo illazioni sull’identità di Elena Ferrante invece di approfondire la sua opera, e purtroppo molto ancora se ne verserà. Almeno fintanto che certi giornalisti riterranno che il gossip e il pettegolezzo siano più importanti dell’opera dell’autrice. Questo almeno è quello che si evince dal silenzio con cui il Domenicale del Sole 24 ore accoglie da un lustro l’opera di Elena Ferrante, silenzio rotto solo poche settimane fa con un taglio basso di Goffredo Fofi.

Un’opera, quella dell’autrice, che, giova ricordarlo, viene letta e amata da milioni di persone nel mondo, che proprio mentre scriviamo queste righe, sui social, esprimono un’enorme solidarietà nei confronti di Elena Ferrante. A questi lettori, e alla nostra autrice, va tutto il nostro impegno quotidiano e la nostra gratitudine”.

Diritto di cronaca? La risposta è in maniera categorica un secco no. L’articolo di Gatti è un entrare a gamba tesa su questioni irrilevanti. Perché infatti profanare la riservatezza di una persona che vuole stare in incognito, per una sua esigenza personale, a che pro? Ha un incarico pubblico? Riceve finanziamenti pubblici e deve far conto di qualcosa? È mancanza di rispetto assoluto. È voyeurismo di bassa lega. È una caduta di stile e un errore da sprovveduti. O forse vogliamo un giornalismo che curiosi sotto le lenzuola?

Evocare la libertà di stampa per aspetti così inessenziali e futili? Non stiamo parlando di temi nevralgici da cui dipende il destino dell’umanità. Una inchiesta si occupa di cose serie non di questioni private violate per il gusto di far valere la propria presunta bravura. È giornalismo di basso profilo e ci auguriamo per il bene del Sole 24 Ore che vi siano le pubbliche scuse del Direttore.

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Se sei un utente registrato puoi accedere al tuo account cliccando qui
oppure puoi creare un nuovo account cliccando qui

Commenta la notizia