Terra Nuda

La Puglia olivicola reagisce

Di fronte a una agricoltura che sembra abbandonata a se stessa, sale una dura protesta, e si invoca la presenza di un assessore del ramo competente e capace. A scendere in campo dei liberi agricoltori che non vogliono soccombere. Il testo integrale di una sofferta quanto drammatica "lettera aperta" del Comitato olivicoltori salentini al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano

Olio Officina

La Puglia olivicola reagisce

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta a firma del Comitato olivicoltori salentini, i quali, in forma di protesta scenderanno in piazza a protestare con i trattori a Lecce, il giorno martedì 12 settembre 2017. La manifestazione si svolgerà con trattori e mezzi agricoli e partirà dal Foro Boario per concludersi con un presidio permanente presso UPA, Ufficio Provinciale Agricoltura di Lecce.

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA – EMILIANO

Caro presidente volevamo informarla che, nonostante quello che dicono i suoi consiglieri e probabilmente il suo assessore al ramo, la Xylella esiste! Si è insediata negli oliveti del Salento Leccese (soprattutto) e ne ha reso improduttivi più dei 3/5.

Volevamo informarla che a causa di questo, e quest’anno anche della siccità, molti frantoi non apriranno e che molti operatori del settore che negli ultimi anni hanno fatto investimenti e acceso mutui hanno serie difficoltà a far fronte agli impegni.

Siamo olivicoltori, frantoiani e agricoltori salentini e abbiamo costituito IL COMITATO OLIVICOLTORI SALENTINI, con due obiettivi precisi:

SENSIBILIZZARE. Nonostante si parli tanto di Xylella, abbiamo la convinzione che non ci sia soprattutto nell’Amministrazione Regionale la consapevolezza del dramma devastante che ha subito il settore olivicolo salentino e che peggiorerà nei prossimi anni, con la probabile scomparsa di due cultivar prettamente salentine, Cellina di Nardò e Ogliarola salentina, e con la conseguente distruzione di un paesaggio costruito nei secoli dai nostri avi.

UNIFICARE. Abbiamo bisogno che il settore olivicolo e agricolo Salentino in questo momento sia unito e che parli un’unica lingua.
Noi siamo quasi tutti tesserati a qualche Associazione di Categoria e siamo tutti soci di una delle tante O.P. olivicole.

In questa battaglia vogliamo lasciare da parte tutte le sigle sindacali alle quali apparteniamo e unificare il settore in questa lotta epocale.

Quindi, senza bandiere a difesa del nostro futuro e del futuro dell’agricoltura del Salento.

Per maggiore chiarezza e per evitare speculazioni politiche affermiamo:

Tutti quelli che hanno affossato il piano Siletti, che lo hanno combattuto o che non lo hanno difeso sono complici della diffusione della Xylella sul territorio pugliese.

Presidente Emiliano,

il 23/06/2015 la giunta Regionale aveva chiesto con delibera n. 1490 e ottenuto dal Ministero lo stato di calamità per gli anni 2014 e 2015, visto che nel 2016 e nel 2017 la situazione si è notevolmente aggravata come mai non ha richiesto lo stato di calamità? Con due anni di ritardo la Regione Puglia in questi giorni di fine agosto ha richiesto al Ministero delle Politiche Agricole l’estensione della declatatoria di calamità naturale dal 1/08/2015 fino al 2017. Quindi per il 2018 e successivi dovremo fare una ulteriore richiesta?

Le altre Regioni che hanno subito eventi calamitosi importanti quanto quello che stiamo subendo noi hanno nominato un Commissario con poteri non ordinari. Come mai la Puglia nella prima fase aveva un Commissario straordinario e poi quando la calamità è diventata devastante ha pensato di gestirla con mezzi ordinari?

Come pensa con la gestione ordinaria di reperire subito e per i prossimi 10 anni le ingenti risorse finanziarie necessarie per ricostruire un intero tessuto produttivo?

E’ a conoscenza che molte aziende agricole salentine (soprattutto piccole e medie) per la campagna 2017 non prenderanno l’aiuto accoppiato olio previsto dalla PAC (art. 52, Reg. 1307/2013) in quanto nell’incontro della Commissione Politiche agricole della Conferenza Stato-Regioni, l’Assessore Regionale Di Gioia non ha posto il problema per gli oliveti danneggiati da Xylella ? e quindi tutte le aziende agricole che non porteranno olive al frantoio e che avranno, quindi, produzione olio uguale a zero non prenderanno questo aiuto.

L’Unione europea ha aperto una nuova procedura di infrazione contro l’Italia, in quanto le ISTITUZIONI Regionali non hanno messo in atto le procedure per fermare l’avanzata verso nord della xylella e che per questo, probabilmente non ci sarà in tempi brevi l’autorizzazione al reimpianto di nuove cultivar tolleranti alla xylella nella zona dichiarata infetta; Che azioni ha in programma la Regione nei prossimi giorni per scongiurare questa eventualità che ci danneggerebbe ulteriormente?

I 12 milioni circa messi a disposizione dal Ministero delle politiche agricole e forestali in applicazione del Decreto Legislativo 102/2004 non sono stati ancora erogati; quando pensa che inizieranno le erogazioni?

I bandi regionali delle misure 6.1 e pacchetto giovani e 4.1.A ( pubblicati il 25/07/2016)e la 6.4 ad oggi ancora non si sono chiusi e anzi abbiamo notizie dai tecnici agricoli che lavorano sul portale regionale che la compilazione dell’EIP (Elaborato Tecnico Informatico) procede con difficoltà; e inoltre, come pensa di ovviare al fatto che con le graduatorie dei suddetti bandi le aziende salentine saranno collocate negli ultimi posti e quindi se le risorse non saranno sufficienti per tutti non finanziate?

Come pensa di risolvere il problema di quasi tutti i bandi del PSR che danno una premialità alle aziende agricole delle province di Bari e Foggia a svantaggio di tutte le altre?

I 32 milioni di euro destinati alla misura 4.1.C del PSR PUGLIA 2014 – 2020 per l’olivicoltura salentina non si sa quando verranno messi a disposizione degli agricoltori;

La misura 5 del PSR Puglia 2014 – 2020 (comunque con dotazioni irrisorie) giace nei cassetti dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia.

La Regione Puglia ha perso la leadership delle Regioni meridionali per crescita economica (rapporto SVIMEZ) e questo soprattutto per il settore agricolo e olivicolo in particolare.

L’Assessore all’Agricoltura Regionale dott. Leonardo di Gioia ha dimostrato ampiamente la sua inadeguatezza a ricoprire un ruolo che per la Puglia e per il Salento è strategico.

Per tutto questo chiediamo:

Dichiarazione permanente dello stato di calamità naturale con conseguenti sgravi fiscali, previdenziali e moratoria dei mutui bancari per tutti i soggetti interessati.
Nomina di un Commissario straordinario all’Assessorato all’Agricoltura Regionale venga chiamato un uomo o una donna competente, capace e in grado di affrontare una situazione così difficile ed emergenziale. Che abbia la personalità di dirigere l’assessorato e che si assuma la responsabilità di GOVERNARE il settore.

Che la Regione Puglia si adoperi, con urgenza, per permettere agli olivicoltori di impiantare, olivi delle cultivar riconosciute tolleranti al batterio quali Leccino e Favolosa con sesti tradizionali, intensivi o superintensivi.

La gestione straordinaria ed emergenziale ci può permettere di richiedere:

aumento significativo dell’aiuto accoppiato(art. 52, Reg. 1307/2013)per gli oliveti delle zone delimitate;

rimodulazione e integrazione PSR PUGLIA 2014 – 2020 misura 5;

pensare, con la prossima programmazione a un PSR SALENTO in modo da programmare misure

mirate e pianificare lo sviluppo;

verificare l’utilizzo delle risorse del Piano Olivicolo Nazionale;

verificare l’utilizzo degli “aiuti di Stato”.

A tutti i Consiglieri Regionali Salentini, a tutti i Parlamentari, ai Sindaci di tutti i Comuni del Salento, all’Amministrazione Provinciale, a tutte le associazioni datoriali, a tutte le sigle sindacali a tutti gli ordini e collegi professionali a tutti i SALENTINI chiediamo di sostenere la nostra battaglia nell’interesse dell’intero TERRITORIO.

COMITATO OLIVICOLTORI SALENTINI

Con sede presso PRIMOLIO, Supersano (Lecce)

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