Terra Nuda

La qualità ha un cuore freddo, iniziativa del Consorzio di garanzia degli oli extra vergini di alta qualità

Olio Officina

La qualità ha un cuore freddo, iniziativa del Consorzio di garanzia degli oli extra vergini di alta qualità

Nota stampa. Il Ceq, il Consorzio di Garanzia degli oli extra vergini di alta qualità, d’intesa con Vinòforum, ha lanciato l’iniziativa “La qualità ha un cuore freddo”, nel corso dell’omonima manifestazione romana, Vinòforum, indirizzata agli amanti della buona tavola sul lungo Tevere della Farnesina a Roma. È stata numerosa l’affluenza dei visitatori della manifestazione all’iniziativa del Ceq, i quali si sono avvicinati incuriositi dalla novità di una proposta che vuole stravolgere il modo di gestire e utilizzare l’olio extra vergine di oliva.

“Produrre un extra vergine di qualità richiede molta professionalità e attenzione in campo e in frantoio e soprattutto la disponibilità ad accettare rendimenti più bassi, anticipando la raccolta, in nome di una qualità nutrizionale elevata” è quanto è stato sottolineato da Ceq nell’introdurre gli obiettivi dell’iniziativa. “Produrre bene non è sufficiente” ha aggiunto il direttore del Ceq Mauro Meloni, “ perché il tempo consuma la parte più nobile e preziosa del prodotto e lo fa senza sconti soprattutto quando abbassiamo la guardia, pensando erroneamente che possiamo lasciarlo incustodito. Luce, ossigeno e temperatura non idonea trasformano un extra vergine di alta qualità in uno banale, quando non mediocre, fino a declassarlo alla categoria inferiore, tanto più velocemente quanto più intensa è la sua esposizione e è per questo che lanciamo un modo nuovo di conservare l’extra vergine”.

Dopo una breve introduzione alle tecniche ufficiali di assaggio, i partecipanti hanno potuto apprezzare tre abbinamenti con proposte studiate per l’occasione dal Ristorante Bacocco che ha preparato una “panzanella con palamita, totani, cozze e sorbetto di pomodoro. abbinata ad un extra vergine di “Dolce di Rossano”, cultivar calabrese dalle spiccate note erbacee, dal Ristorante Pigneto 1870, con un “Gazpacho coda di Rospo e stracciatella di bufala”, abbinato ad un extra vergine di “Ogliarola garganica”, cultivar pugliese con nuances di erba e carciofo e dal Ristorante le Casette di Campagna che ha proposto “stracci di roast beef con patate schiacciate alla cenere” abbinato ad un extra vergine di “Caninese”, cultivar laziale con spiccate note di erba e mandorla verde.

“Cerchiamo ristoratori virtuosi che vogliono collaborare con noi e aggiungersi al primo nucleo di ristoranti romani che hanno deciso di mantenere integro per i loro clienti, il patrimonio di antiossidanti che i produttori sono riusciti ad ottenere” è quanto è stato ricordato in chiusura dal Consorzio.

Tecnica e creatività da una parte e maniacale selezione e cura degli ingredienti dall’altra, è il comune denominatore dei primi ristoranti romani che hanno voluto scommettere sull’iniziativa e che hanno partecipato ad un approfondito corso di formazione sugli extra vergini di alta qualità e sulle modalità di conservazione e presentazione al cliente. Dalla prossima settimana presso Iodio Fish Restaurant, Osteria di Monteverde, Osteria 140, Lola al Villa Flaminia, Urbana 47, Casette di Campagna, il Bacocco e il Pigneto 1870, sarà possibile incontrare tre varietà di extra vergini italiani conservati al buio e al fresco in bottigliette scure da 100 ml, secondo il protocollo CEQ e consigliati in abbinamento alle proposte degli chef.

Foto di apertura di Olio Officina

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