Analfabeti della birra? Sicuramente sì
Da Binny's, a Chicago. Otto mila birre, più altre a catalogo. Esposte da questa catena super-specialistica (ma ce ne sono altre simili). Si creano così i presupposti per semplici riflessioni su temi di consumer e shopper behaviour

Memore di un pomeriggio agostano in cui sprecai tempo prezioso (almeno per me) a spiegare ad un gruppo facebook di fanatici appassionati di questa bevanda, i rudimenti del marketing della birra, facendo acquisti da Binny’s a Chicago mi è tornato alla mente la loro definizione sicuramente azzeccata.
Otto mila birre, più altre a catalogo. Esposte da questa catena super-specialistica (ma ce ne sono altre simili) creano i presupposti per semplici riflessioni su temi di consumer e shopper behaviour.
Conoscenza perfetta, razionalità, elasticità al prezzo, concetti economici che anch’io ho insegnato: che validità hanno di fronte a un simile assortimento?
Oltre a questo, come ho cercato di spiegare questa estate agli “analfabeti”, resta da risolvere il problema del Pairing (ovvero dell’abbinamento cibi-bevande)?
Dato che l’esperienza della birra è solo in parte quella del Pub, e che, come quella del vino si sviluppa a tavola, a casa o al ristorante.
Unica cosa certa è, per chi viaggia e conosce il mondo, che il collegamento cervello-bocca prima di aprirla, è fondamentale e utile.
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