Terra Nuda

Apprendere l’arte dell’aceto. Un master sul Balsamico di Modena

Una giornata di studio teorico-pratico, con degustazioni e abbinamenti per approfondire un prodotto che necessita di essere conosciuto e apprezzato al meglio in tutte le sue evoluzioni. La Delegazione di Firenze dei sommelier Ais Toscana alla prova di una un’anteprima nazionale assoluta nel suo genere

Olio Officina

Apprendere l’arte dell’aceto. Un master sul Balsamico di Modena

Studiare, approfondire, degustare, comprenderne tutti i possibili impieghi in cucina e a tavola. Ecco l’iniziativa del Consorzio di tutela dell’aceto Balsamico di Modena e di AisI Toscana Delegazione di Firenze.

La formazione è importante e si deve giocare sempre su alti livelli. Ecco dunque un’esperienza formativa che, nel suo genere, rappresenta un’anteprima nazionale assoluta. Si tratta di un Master in due giornate che si è svolto a Firenze e a Modena, tema portante l’aceto Balsamico di Modena.

La prima parte, dedicata alla presentazione teorica del prodotto è stata guidata dal direttore del Consorzio di Tutela dell’aceto Balsamico di Modena, Federico Desimoni; con lui il responsabile marketing del medesimo Consorzio, Andrea Mancuso Morini e Massimo Castellani, delegato Ais di Firenze.

Gli oltre settanta i corsisti hanno percorso un viaggio ideale attraverso la storia e la tradizione di uno dei prodotti più iconici del made in Italy agroalimentare. Hanno potuto così apprendere le peculiarità che hanno portato l’aceto Balsamico di Modena Igp a essere il primo prodotto in termini di esportazioni nel mondo, con oltre il 92% della produzione che raggiunge oltre 120 Paesi dei cinque continenti.

Il direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena Federico ritiene sia stata la prima esperienza del genere e proprio per questo “potrebbe rappresentare il test pilota di un nuovo format rivolto ai sommelier, per approfondire la conoscenza del prodotto e ampliare la gamma di iniziative mirate alla valorizzazione e promozione dell’aceto Balsamico di Modena”.

La prima tappa, a Firenze, è stata l’occasione per introdurre le nozioni base sul metodo produttivo, il territorio, il prodotto, le tecniche di degustazione e di abbinamento, ma non è stata solo una lezione frontale perché i contenuti sono stati arricchiti da dinamiche di gaming, da esercizi pratici e da proposte che hanno attivato e messo in gioco tutti i partecipanti. Oltre a degustazioni della gamma di prodotti in purezza, sono stati proposti abbinamenti con verdure, formaggi, frutti di bosco e, infine, con il cioccolato Amedei di Pontedera. La serata si è conclusa con la degustazione di un panettone all’aceto Balsamico di Modena accompagnato da due cocktail classici rivisitati attraverso l’utilizzo dell’Oro nero di Modena preparati e presentanti da Andrea Balleri, miglior Sommelier d’Italia 2013 e già campione del mondo barman.

Massimo Castellani, delegato di Ais Firenze, sostiene che “il seminario è stato accolto con grande curiosità dai corsisti; per loro – ammette – è stata un’esperienza molto formativa e di conoscenza e approfondimento tale da renderli più consapevoli delle molte opportunità di utilizzo di questo aceto così unico in cucina. Le prove di degustazione – ha precisato – sono andate oltre i soliti abbinamenti, e ne hanno messo in evidenza la versatilità. Il seminario ha raccolto un grande successo e, tra gli abbinamenti, il più sorprendente è stato in particolare quello con la mixology, in cui l’aceto Balsamico di Modena IGP è stato sapientemente miscelato da Andrea Balleri in due esclusivi cocktail”.

La seconda parte del seminario  si è tenuta a Modena, con una visita guidata a una storica acetaia dove i sommelier sono stati condotti alla scoperta del ciclo di produzione dell’Aceto Balsamico, dal vigneto fino alla bottaia e accompagnati in nuovi percorsi degustativi e di abbinamento. L’esperienza si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione ai sommelier partecipanti all’intera proposta formativa.

Si ringrazia per la notizia Marzia Morganti Tempestini. In apertura, foto dell’Acetaia Giuseppe Cremonini

 

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