Bologna “Con l’obiettivo di sostenere l’ulteriore sviluppo del settore biologico in piena e continua espansione e per garantire una concorrenza leale, la proposta legislativa e il piano d’azione sul bio richiedono un impegno ampio e costante”, afferma la Federbio in relazione alla proposta di riforma della normativa per i prodotti biologici, presentata dalla Commissione europea al Consiglio agricoltura e pesca.
“La proposta di riforma della normativa europea per i prodotti biologici e il relativo piano d’azione – osserva il presidente di Federbio paolo carnemolla – concludono anche su questo versante l’impegno della Commissione uscente e consegnano a quella che verra’ nominata dopo le prossime elezioni europee, e alle presidenze di turno greca e italiana, un importante lavoro da concludere entro l’anno”.
“Rispetto ad alcune novita’ introdotte nel testo, come ad esempio la certificazione di gruppo – precisa Carnemolla – c’e’ ancora da lavorare cosi’ come e’ ancora da affrontare il tema della semplificazione burocratica e di un effettivo coordinamento e standardizzazione del sistema di certificazione a livello europeo”. “Federbio, assieme ad Aiab e all’Associazione italiana agricoltura biodinamica, intende chiedere al ministro Martina e al viceministro con delega Olivero – informa il presidente della federazione – la riapertura di un tavolo di concertazione politica perche’ da ora in avanti vi sia un presidio condiviso dei tavoli di lavoro a bruxelles su questo dossier, considerato il ruolo leader che l’italia riveste nel settore bio a livello europeo”.
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