Bitonto a Evolio Expo ribadisce la propria centralità e storia
Una città simbolo come poche altre in Italia, quanto a cultura dell’olio. Prova ne è la grande tradizione produttiva e commerciale, con tanti personaggi che hanno fatto tendenza e rivoluzionato il modo di concepire l’olio, tra questi, in un passato nemmeno tanto lontano, il celebre Pierre Ravanas

Avete presente Pierre Ravanas? Per chi non ne ha mai sentito parlare, va chiarito che operò in pieno Ottocento. Gli oleari che conservano la memoria del passato e delle sue glorie, sanno bene che Ravanas è stato l’uomo della svolta, colui che ha segnato il passaggio dall’antico al nuovo testamento nei frantoi. Proprio così, agronomo di Aix-en-Provence, cresciuto in una famiglia di commercianti d’olio, è stato un grande innovatore. Dopo le diffidenze iniziali, con l’appoggio del conte Carmine Sylos aprì proprio a Bitonto il primo frantoio “alla provenzale”, quello con molazza a doppia macina e pressa idraulica, con tanti vantaggi per la qualità dell’olio e, non meno importante, per il benessere dei lavoratori. Una grande personalità, tant’è che con immensa gratitudine l’allora re Ferdinando II gli conferì ben due medaglie d’oro al merito civile.
Ebbene, questa è solo una minima parte della storia di Bitonto. Il sindaco Ricci e l’assessore all’agricoltura Brandi hanno programmato un incontro per mercoledì 29 gennaio per annunciare la presenza della propria città a Evolio Expo. Da qui anche la presentazione del Calendario 2025 Agridè, che della storia dell’olio e dei suoi personaggi ne ha fatto il tema portante. La storia, come si sa, insegna.
Ecco il programma.
In apertura, una illustrazione di Valerio Marini con due simboli iconici della città di Bitonto
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