C’è un museo dell’olio a Grottaferrata per gli appassionati oleofili
È ubicato presso la storica tenuta di Villa Cavalletti. Insieme al frantoio novecentesco, e al laboratorio olfattivo di nuova concezione, rappresenta il primo percorso espositivo dedicato alla cultura olivicola e agricola posta nell’area a sud est di Roma. La struttura si pone come centro innovativo di divulgazione e ricerca, dove è possibile vivere esperienze valoriali che vanno oltre la semplice esposizione museale
Si apre un nuovo capitolo per l’eredità culturale e agricola dei Castelli Romani. Dopo un recupero integrale, a cura del gruppo Tierre, venerdì 29 novembre è stato aperto al pubblico il “Villino Rosso – Museo dell’Olio” presso la storica Tenuta Villa Cavalletti.
Intorno ad esso, vi sono ben 27 ettari di straordinaria bellezza paesaggistica. C’è anche tanta storia, perché il seicentesco Villino Rosso, restaurato per ospitare un’esposizione permanente che esplora l’archeologia agricola e industriale locale attraverso un itinerario del gusto, ci consegna i segni del passato per rievocare una stagione d’oro di cui è bene dare testimonianza.
Si va dalla visita all’uliveto monumentale alla degustazione dell’olio, segno evidente di una antica tradizione olivicola nell’areale dei Castelli Romani. L’obiettivo di questo recupero è di sensibilizzare il pubblico invitandolo a scoprire un patrimonio di conoscenze che affondano nel passato per risalire al presente con una proposta avvincente di turismo dell’olio.
I Castelli Romani, si sa, esprimono ormai da tempo tutte le potenzialità del turismo rurale e rigenerativo, che ora si sta rinnovando con formule di incoming e una serie di attività differenziate, diventando così un volano di crescita per il territorio, alleggerendo nel contempo il sovraffollamento turistico che assedia senza controllo la città di Roma.
Questa parentesi intorno alla Capitale offre ai visitatori una dimensione ambientale più tranquilla e autentica, motivando in particolare i giovani a restare nei territori di origine, anziché abbandonare le campagne. È senza alcun dubbio una opportunità di sviluppo in vista di un’economia agricola redditizia, tale da contribuire a mantenere l’integrità del paesaggio e tutta la bellezza del territorio. Un turismo all’insegna dell’olivo e dell’olio che certamente porta a un impatto positivo per tutte le strutture ricettive e per l’intera comunità, in perfetta linea con il protocollo di sostenibilità promosso da Villa Cavalletti e da Ospitalità Castelli Romani.
Secondo Tiziana Torelli, ingegnere ambientale dell’Azienda Agricola Tierre, “l’oleoturismo rappresenta una grande opportunità per l’Italia e per i territori olivicoli come i Castelli Romani. Con la recente legge – chiarisce – viene data una legittimazione normativa a questa pratica, ed è pertanto fondamentale che venga sviluppata con la massima professionalità e attenzione. Così come avviene nell’enoturismo, occorrono strutture adeguate anche per l’accoglienza nell’ambito dell’oleoturismo. Ci vuole – tiene a precisare la Torelli – una preparazione specifica. Non basta avere un buon olio – precisa – servono conoscenze approfondite per spiegare al pubblico le caratteristiche di un millenario prodotto d’uso quotidiano e per offrire un’esperienza formativa immersiva”.
Cosa rappresenta il Villino Rosso – Museo dell’Olio
La struttura si pone come un centro innovativo di divulgazione e ricerca, dove è possibile vivere esperienze valoriali oltre la semplice esposizione museale. Accompagnati da agronomi esperti, si inizia la visita con una passeggiata tra i tre mila olivi che dal 2022 fanno parte del Presidio Slow Food degli Olivi secolari. Quindi si prosegue nelle sale espositive dedicate alla cultura dell’olio, dalle sue antiche origini fino ai nuovi processi di produzione biologica e sostenibile.
Si attraversa il frantoio e il laboratorio olfattivo, dove i visitatori, insieme ai sommelier e agli assaggiatori professionali dell’olio, possono partecipare a sessioni di analisi sensoriali e degustazioni, approfondendo le qualità sensoriali dell’olio extra vergine di oliva. L’esperienza poi prosegue nella bottega di Villa Cavalletti, dedicata ai prodotti agricoli della tenuta, per poi arrivare al Tavolo Convivio, uno spazio all’aperto, concepito per le attività di incontro e degustazione rivolto a gruppi di appassionati oleoturisti.
Visitare il Museo dell’Olio di Villa Cavalletti – sostengono i promotori dell’iniziativa – è, insieme, un viaggio a ritroso nel tempo e nella memoria e, nello stesso tempo, un passo in avanti nel valorizzare questo prezioso “liquore d’olive”, come lo definiva Dante, che è, oltretutto, una importante risorsa sociale, economica e ambientale per l’area dei Castelli Romani.
Cosa c’è da sapere intorno a Villa Cavalletti
Compresa nell’area di Tusculum, risalente al X secolo a.C, si tratta di una storica Villa Rustica romana, importante sito archeologico, protetta dal Ministero dei Beni culturali e posta all’interno del Parco regionale dei Castelli Romani. È un luogo di pace e spiritualità, amato anche dai pontefici, che comprende sia una tenuta agricola a coltivazione biologica, con vigneti, oliveti monumentali e grani antichi, sia un parco secolare con varie strutture, tra cui il Villino Rosso, dedicato appunto alla cultura agricola dei Castelli Romani.
Il complesso è stato recentemente riqualificato dall’azienda agricola biologica Tierre, dell’omonimo gruppo italiano. Villa Cavalletti offre tra l’altro una ricca collezione di prodotti e di esperienze con le quali è possibile vivere la tradizione dei Castelli Romani, antico locus amoenus per salubrità dell’aria, felice esposizione e qualità del terreno vulcanico minerale, una memoria storica oggi riscoperta e attualizzata dall’attuale proprietà, in una costante ricerca di alta qualità e sostenibilità produttiva.
Cosa si sa del progetto di restauro e valorizzazione
Il Villino Rosso di Villa Cavalletti, oggi Museo dell’Olio, è un progetto ideato e fortemente voluto dal Gruppo Tierre che ha deciso di sviluppare e valorizzare il villino rurale rendendolo un luogo di cultura del territorio e di esperienze legate alla produzione agricola di qualità. L’obiettivo è di mantenere l’identità storica del luogo aprendolo ai visitatori.
La riqualificazione è stata realizzata con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana, grazie ai fondi regionali del Bando PNRR del Ministero della Cultura “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”.
Si tratta di un progetto integrato e multimediale, sviluppato su tre linee parallele.
La prima è quella del restauro del contenitore, un manufatto del XVII secolo tutelato come bene di notevole interesse storico dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
La seconda linea è quella contenuto, un frantoio tradizionale del Novecento che è stato manutenuto e valorizzato per raccontare la storia di un tempo recente; e poi quella del contemporaneo, attraverso un allestimento scenotecnico e illuminotecnico che si distacca volutamente dal contesto, intento ad affermare un nuovo punto di vista, quello della ricerca che si ritrova nel Laboratorio Olfattivo.
All’interno del Villino è allestita per le prossime settimane, la mostra dell’artista Claudio Spada, della Galleria Vittoria di via Margutta. Di fronte alla Villa storica di Villa Cavalletti è invece esposta l’opera di Andrea Roggi, il Futuro è nelle radici.
Intorno al Parco regionale dei Castelli Romani, cose da sapere
Istituito nel 1984, è concepito per tutelare le risorse naturali e culturali del vulcano laziale dei Monti Albani, e valorizzarne le risorse ai fini di una razionale fruizione da parte dei cittadini, contribuendo al riequilibrio territoriale e allo sviluppo sociale ed economico. Il Parco occupa una superficie di circa 15 mila ettari divisi su quindici comuni dei Castelli Romani, e al suo interno ospita una sorprendente ricchezza di ambienti biologici tra loro diversi.
VILLA CAVALLETTI
Via XXIV Maggio 73/75
Grottaferrata (Roma)
Tel. 06 945416001
PRENOTAZIONE VISITE E DEGUSTAZIONI:
ORARI: sempre aperto
TARIFFE: a partire da 15 euro
Il 7 e il 14 dicembre sono previste due passeggiate cultural-olearie alle ore 10.00 al costo di 15 euro
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