Terra Nuda

Celiachia non significa intolleranza al lievito

Si tratta di una infiammazione cronica dell’intestino tenue, e si attiva quando una persona predisposta a questa problematica ingerisce alimenti contenenti glutine. Non vi è nessuna prova scientifica che associ questi disturbi al lievito di birra, eppure è una credenza molto diffusa che porta a escludere dalle proprie diete molti alimenti della panificazione. In occasione della Giornata mondiale della celiachia, il Gruppo lievito di Assitol promuove gli effetti benefici che questo ingrediente, dalle poche calorie e facilmente digeribile, porta alla salute

Olio Officina

Celiachia non significa intolleranza al lievito

Mai senza lievito nella dieta quotidiana.

Nella Giornata Mondiale della Celiachia è questo il messaggio rilanciato da We Love Lievito, il portale promosso dal Gruppo Lievito da zuccheri di Assitol, sui suoi canali social.

A fare da ambassador dell’iniziativa, pensata non soltanto per i celiaci ma per tutti consumatori, è Marco Bianchi, noto divulgatore scientifico.

Da “food mentor” della sana alimentazione, Bianchi presta il suo volto ad alcuni video, pubblicati sui profili Facebook e Instagram del sito We Love Lievito, in cui spiega come il lievito di birra sia assolutamente “gluten free” e rappresenti un alleato insostituibile della nostra salute.

La celiachia è una malattia autoimmune, un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, che si attiva quando una persona geneticamente predisposta ingerisce glutine.

Ne soffre l’1% della popolazione ed è un disturbo serio: i danni all’intestino sono permanenti e l’organismo, che non riesce più ad assumere le sostanze nutritive necessarie, rischia importanti patologie, malnutrizione compresa.

“Molti non sanno che celiachia e lievito di birra possono convivere – afferma Bianchi – rinunciare a questo ingrediente non solo non ci fa bene, ma fa molto male alla nostra salute”.

Il lievito, consumato fresco, è infatti ricco di minerali, proteine e vitamine. “Non fa ingrassare – ricorda il divulgatore scientifico – perché ha pochissime calorie e, al contrario, tante proprietà benefiche”.

Tra i falsi miti di cui è vittima questo ingrediente, la presunta intolleranza al lievito di birra.

“Non ci sono riscontri scientifici al riguardo – sottolinea Bianchi – in particolare il lievito per panificazione è facilmente digeribile ed è escluso dalla lista ufficiale delle sostanze che provocano allergie ed intolleranze”.

In ogni caso, un’eventuale problema di digeribilità va diagnosticato da un medico specialista, attraverso un’analisi puntuale.

“Diffidate di test sui quali non c’è condivisione scientifica, come il test del capello o delle citossine”, è il consiglio di Bianchi sui social network di We Love Lievito.

In generale, è assurdo demonizzare il glutine: purtroppo, molti consumatori associano il lievito ai prodotti panificati, e questi alla celiachia.

Al contrario, il pane può essere consumato anche da chi soffre di celiachia, se preparato con farine che non contengono glutine e in cucine dove è impossibile che l’impasto si contamini con questa proteina.

Oggi le ricette “gluten free” sono tantissime, in particolare per quanto riguarda i prodotti da forno e la panificazione, consentendo così ai celiaci di non rinunciare al gusto e alla convivialità.

Si ringrazia per la notizia e per la foto in apertura Silvia Cerioli

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