Terra Nuda

Ceq: il ritardo su alta qualità extra vergini avvantaggia i nostri concorrenti

Agra Press

Spoleto – “Stiamo correndo il rischio che mentre noi italiani continuiamo ad approfondire – cioe’ a rimandare – la questione del riconoscimento dell'”alta qualita'” dell’olio extra vergine d’oliva italiano – che deve corrispondere a requisiti piu’ restrittivi condivisi da tutta la filiera -, i nostri concorrenti storici ci surclassino, come e’ gia’ avvenuto in passato”. L’ha dichiarato il presidente del Consorzio extravergine di qualita’ (Ceq), Elia Fiorillo, nel corso dell’incontro divulgativo organizzato dal Ceq, presso il Frantoio del Poggiolo della Monini S.p.a., con un nutrito gruppo di produttori e frantoiani, per l’approfondimento degli aspetti applicativi dei sistemi di controllo e garanzia del consorzio.

L’obiettivo dell’iniziativa, promossa nell’ambito del regolamento comunitario 867, e’ stato quello di sensibilizzare tutti gli operatori della filiera olivicola-olearia per un impegno diverso dal passato nei riguardi del prodotto. solo un rapporto sinergico e non conflittuale tra tutti gli operatori della filiera, nell’ottica della condivisione di un progetto di prodotto a partire dal campo, con impegni e responsabilita’ comuni fino alla fase finale di consumo, puo’ vincere il confronto con la concorrenza internazionale.

Per Zefferino Monini, presidente della Monini Spa, “le aziende di tutto il settore sono in difficolta’, la piu’ sana ha la broncopolmonite. e’ necessario che tutti gli operatori riscrivano le categorie dell’olio e che poi ci siano le condizioni perche’ tutti siano obbligati a rispettare le nuove regole”. “Gli spagnoli – continua Monini – hanno anche loro in testa un progetto di qualita’ e parlano ormai ampiamente di monovarietali e si autotassano per investire in comunicazione. noi non possiamo piu’ perdere tempo.”

Hanno tenuto relazioni, Vania Massari – “l’importanza dei sistemi di certificazione” -, Michele Labarile – “i controlli di qualita'” -, Francesca Evangelisti – “il marketing strategico” -, Monica Micheli, della direzione qualita’ Coop italia, – “la grande distribuzione e la percezione da parte del consumatore della qualita'”.

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