Terra Nuda

Che fine faranno i fondi europei per i prodotti Dop e Igp italiani?

A far sorgere l’interrogativo sono i criteri per la promozione proposti dalla Commissione europea. I requisiti stringenti per determinate categorie possono mettere in difficoltà le Indicazioni Geografiche dell’agroalimentare e numerosi operatori. OriGIn Italia si è prontamente attivata con il neoministro Francesco Lollobrigida per chiedere la netta opposizione, ma sono fondamentali anche i voti di Francia e Spagna, ancora indecisi

Olio Officina

Che fine faranno i fondi europei per i prodotti Dop e Igp italiani?

Per molti prodotti a marchio Dop e Igp italiani, venerdì 28 ottobre sarà una data cruciale: si terrà a Bruxelles la votazione decisiva del Comitato degli Stati membri che deciderà l’esito del Programma di Lavoro Annuale 2023 per la promozione dei prodotti agricoli e alimentari.

La proposta dalla Commissione europea, in contraddizione con la dichiarazione fatta dal Consiglio Agri-Fish nel febbraio 2022, rischia di essere un pericolo per importanti prodotti Dop e Igp dell’agroalimentare italiano, esportati in tutto il mondo.

Tra i criteri per la promozione, infatti, la Commissione Ue ha inserito requisiti stringenti per alcune categorie di prodotti quali la carne rossa e i suoi derivati, il vino e gli alcolici.

Ne uscirebbero penalizzati numerosi operatori del settore Dop Igp, per i quali le campagne promozionali rappresentano uno strumento vitale per creare nuove opportunità di mercato e fornire un sostegno al consolidamento delle imprese già esistenti.

Notevole danno che si ripercuoterebbe sull’immagine dell’Italia e dei suoi prodotti, nonché sull’apporto economico della filiera di qualità italiana.

Per tali motivi, oriGIn Italia si è prontamente attivata con il neoministro Francesco Lollobrigida per chiedere la netta opposizione in sede di voto dell’Annual Work Program.

“Abbiamo prontamente segnalato il problema al nuovo ministro – dichiara Cesare Baldrighi, presidente di oriGIn Italia – chiedendo di votare contro la proposta della Commissione del Programma di Promozione Annuale nella riunione di venerdì 28 ottobre. Una prima forte prova di impegno per il neoministro Lollobrigida al fine di scongiurare l’ennesima penalizzazione di alcune filiere fondamentali come quelle dei prosciutti e dei salumi Dop Igp, nonché per il settore dei vini, che proprio attraverso i programmi di promozione è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante sui mercati internazionali”.

L’Italia ha il compito di continuare a mantenere la propria posizione di netta contrarietà alla discriminazione di alcuni prodotti, ormai oggetto di attacco da numerose politiche agroalimentari europee.

L’approvazione di tale proposta determinerebbe, infatti, una forte penalizzazione per prodotti emblematici della cultura enogastronomica italiana, apprezzati e venduti in tutto il mondo come simboli del Made in Italy.

Proprio in questo contesto è determinante il voto contrario di alcuni Paesi ancora indecisi, come Francia e Spagna, in modo da creare un fronte comune e compatto che sia in grado di raggiungere una importante maggioranza qualificata, sia in termini di numero degli Stati membri sia di popolazione complessiva.

 

In apertura, foto di Olio Officina© 

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