Ci sono importanti novità per Pantaleo Agricoltura
Rappresentata dal brand Luisa Pantaleo, è entrata a far parte della “Comunità dell’economia rurale pugliese da sostenibilità certificata”, presentata in occasione del G7 alla Fiera del Levante. Ogni realtà riunita sotto questo importante progetto contribuisce alla diffusione dei valori che fanno della Dieta mediterranea un approccio all’alimentazione unico
Pantaleo Agricoltura è rappresentata dal brand Luisa Pantaleo, realtà pugliese fondata nel 2008 dall’omonima proprietaria che, estendendosi per oltre 130 ettari, ha un obiettivo preciso: dare nuova linfa vitale all’agricoltura del luogo.
La famiglia Pantaleo commercializza olio di oliva da quattro generazioni e Luisa ha scelto di abbracciare la tradizione familiare diventando agronoma.
Ieri, giovedì 11 giugno, è entrata ufficialmente a far parte della “Comunità dell’economia rurale pugliese da sostenibilità certificata”, presentata ieri in occasione del G7 alla Fiera del Levante.
Questo importante progetto riunisce otto aziende di spicco della Puglia, pilastri del Made in Italy, che si dedicano a promuovere l’ambiente alimentare basato sulla Dieta Sostenibile Mediterranea Pugliese: Tersan Puglia, Tormaresca, Frantoio Muraglia,Tenuta Pinto, Andriani S.p.A., Marchiato Fresco, Web TV Foglie.
Ogni entità contribuisce con il proprio impegno verso la sostenibilità certificata, lavorando insieme per una visione di futuro agricolo che sia migliore e più sostenibile.
Il G7 diventa così una vetrina eccezionale per mostrare al mondo l’innovazione che caratterizza la regione, sempre attenta al futuro pur mantenendo vive le tradizioni e le produzioni di qualità ereditate dal passato.
Lo sguardo imprenditoriale di Luisa Pantaleo si coniuga alla perfezione con i pilastri della Dieta mediterranea, la quale racconta che per favorire la rotazione delle colture è stata introdotta la coltivazione di cereali, leguminose, fichi fioroni, fichi estivi, zucchine, melanzane, cocomeri, peperoni, piselli e insalate.
La scelta delle coltivazioni è avvenuta nel rispetto dei cicli naturali dei prodotti in modo da non esaurire le capacità produttive di un territorio così generoso. Dopo tre anni di lavoro, la produzione agricola ha ottenuto la certificazione biologica, ma i progetti per il domani sono tanti e tutti rivolti a un miglioramento per il pianeta attraverso pratiche basate sulla sostenibilità.
Sono infatti molto interessanti i risultati di una ricerca condotta dall’azienda pugliese con il Ciheam, il Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Méditerranéennes, un’organizzazione intergovernativa fondata nel 1962 sotto l’egida dell’Ocse e del Consiglio d’Europa, che opera attraverso i suoi quattro istituti con sede a Bari, Chania, Montpellier e Saragozza, mentre il Segretariato Generale ha sede a Parigi.
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