Roma – Dino Scanavino e’ stato eletto all’unanimita’ presidente nazionale dall’assemblea della Cia-Confederazione italiana agricoltori, composta da 436 delegati, in rappresentanza dei quasi 900 mila iscritti. Scanavino, gia’ vicepresidente nazionale dal 2010 nonche’ presidente della Cia di Asti dal 2002, sara’ alla guida della confederazione per i prossimi quattro anni e rappresenta il passaggio finale e definitivo da una governance mista composta da agricoltori e funzionari confederali a una tutta di agricoltori, come sancito dal nuovo statuto.
Succede a Giuseppe Politi, che e’ stato al vertice dell’organizzazione per gli ultimi dieci anni. Nel suo breve discorso, Scanavino ha ringraziato per la fiducia accordatagli ed ha preso atto delle “tante aspettative” che sono riposte in lui. “Politi ci ha consegnato un’organizzazione in salute, con tante donne e giovani che hanno dimostrato di voler partecipare alla sua vita democratica”, ha detto, promettendo a tutti la possibilita’ di farlo.
“Questa organizzazione l’hanno oggi nelle mani gli agricoltori e si devono far carico delle esigenze di una rappresentanza che deve innovare, guardare la’ dove non abbiamo mai guardato”, ha aggiunto, concludendo con una citazione di Rudyard Kipling: “abbiamo 50 mila scuse per fallire ma nemmeno un motivo” ed una del capo sala di Chez Maxim: “da Chez Maxim non si sbaglia, ma se dovesse capitare facciamolo con classe”.
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