È Raffaele Stronati il neo presidente del Gruppo condimenti spalmabili di Assitol
La produzione del comparto si attesta in media sulle 50 mila tonnellate, di cui oltre il 90% destinato al mercato business-to-business. I condimenti di cui questo specifico gruppo dell’Associazione Italiana dell’Industria olearia si occupa sono rappresenti soprattutto da prodotti di tipo funzionale, ricchi di Omega 3 e adatti sia per il consumo a crudo che per la cottura, oltre che per il mondo bakery. Al fianco del manager di Csm Ingredients Italia lavoreranno i due vicepresidenti Elena Carabelli di Eulip e Massimo Medici di Unigrà
Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari presso l’Università di Milano, è Raffaele Stronati il nuovo presidente del Gruppo condimenti spalmabili di Assitol, l’Associazione Italiana dell’Industria olearia, aderente a Federalimentare e Confindustria, che rappresenta il settore. Il neoeletto succede a Giuseppe Allocca, nominato vicepresidente dell’Associazione.
Stronati vanta una lunga esperienza nel campo dell’innovazione alimentare e dei processi di sviluppo. Attualmente è direttore Ricerca e Sviluppo di CSM Ingredients Italia, grande azienda del settore dell’ingredientistica in ambito bakery con sede a Crema. Inoltre, è membro del Council of Experts di Imace, la federazione europea di settore.
“Ringrazio le aziende per la fiducia che mi hanno accordato”, ha commentato il neopresidente Stronati. “Sono un tecnico che vuole portare la sua conoscenza del comparto all’interno dell’Associazione, mantenendo il forte legame che da sempre le aziende e Assitol hanno con l’Europa. Per riuscirci, conto sulla collaborazione di tutti i soci e dei due vicepresidenti, che sono molto competenti”. Al fianco del neopresidente Stronati lavoreranno infatti Elena Carabelli, responsabile tecnico di Eulip, (Parma), e Massimo Medici, direttore vendite internazionali industria di Unigrà, che ha sede a Conselice (Ravenna).
I condimenti spalmabili oggi sono rappresenti soprattutto da prodotti di tipo funzionale, ricchi di Omega 3 e adatti sia per il consumo a crudo che per la cottura, oltre che per il mondo bakery. In ogni caso, si tratta di produzioni lontanissime dalle vecchie margarine, di cui ormai hanno preso il posto. La grande lavorabilità, il gusto delicato, la sofficità e la facilità di conservazione rispetto ad altri grassi hanno favorito l’impiego di questa tipologia di ingrediente. L’utilizzo di oli vegetali ha inoltre accresciuto la sostenibilità del comparto, mentre l’evoluzione tecnologica degli ultimi decenni ha portato all’eliminazione del processo di idrogenazione, tagliando in modo significativo gli acidi grassi trans dai condimenti di nuova formulazione. Per legge, oggi i condimenti di ultima generazione non devono contenere più del 2% di grassi trans su base grassa, vale a dire meno dell’1% di tutto il prodotto. In questo modo, il loro contenuto di grassi trans viene ad essere inferiore a quello naturalmente presente nei grassi dei ruminanti.
In virtù di questi vantaggi pratici, gli operatori lo prediligono per alcune preparazioni specifiche, come le basi per dolci e le sfoglie. Inoltre la formulazione “plant based” rende questo prodotto ottimo anche per gli intolleranti al lattosio, che in Italia rappresentano circa il 50% della popolazione, oltre che per i consumatori vegani e vegetariani.
In media la produzione del comparto si attesta sulle 50 mila tonnellate, di cui oltre il 90% destinato al mercato business-to-business, in particolare a imprese industriali e artigiane dell’agroalimentare.
Si ringrazia per la notizia e la foto Silvia Cerioli
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