Terra Nuda

Esiste una olivicoltura anche tra Piacenza e Parma

Sabato 23 novembre si terrà una tappa di Girolio. Forse può sembrare azzardato parlare di olivo in Emilia, ma non c’è da stupirsi. Un convegno fa il punto sullo stato della realtà. Secondo Gianpaolo Bonomi tutto è partito dagli antichi olivi ritrovati sulla via francigena

Olio Officina

Esiste una olivicoltura anche tra Piacenza e Parma

L’olivicoltura in Emilia Romagna è solitamente legata all’area romagnola, pochi immaginano l’olivo nell’Emilia, ma in realtà circa sette secoli or sono le colline emiliane erano olivetate, proprio come lo sono ora quelle di Rimini e Ravenna.

L’Associazione Parmense Olivicoltori è attiva da circa dieci anni e ha raccolto tale sfida: riportare in auge questa antica coltivazione, coltivando l’olivo nei terreni più vocati anche sulle colline di Parma. Ed ecco che quest’anno Parma si presenta accanto a Brisighella per la tappa di Girolio 2013, nell’ambito delle iniziative legate all’associazione nazionale delle Città dell’Olio.

“L’olivicoltura dell’area piacentina e parmense – sostiene Gianpaolo Bononi – si sviluppa ormai su due province, nelle quali alcuni progetti olivicoli sono ormai realtà. Il dottor Mauro Carboni, con il quale collaboro da anni e che rappresenta la persona di riferimento per la gestione tecnica degli impianti, negli scorsi anni ha scritto perfino un libro Gli antichi olivi delle provincie di Parma & Piacenza.

“Per quanto mi riguarda – aggiunge Bonomi – l’esperienza piacentina che sto facendo è stata in una prima fase sviluppata in collaborazione agli amici di Parma e portata avanti in collaborazione stretta con Carboni che mi ha sempre supportato seguito nel progetto olivicolo, che prende spunto dagli antichi olivi ritrovati e da quello che è stato trovato sulla via francigena nel territorio piacentino”.

“Sul mio sito internet – precisa Gianpaolo Bonomi – www.bononi.net è possibile leggere la storia del mio impianto e il prodotto che commercializzo. Credo che l’abbinamento dei territori di Parma e Piacenza sia il filo conduttore per una tappa di Girolio in cui gli olivicoltori emergenti possano dare un valido contributo ed un alternativa presente e futura al mondo olivicolo italiano già affermato.

L’olio di Bonomi, tra l’altro è stato recensito sul mensile “La Cucina italiana” nel febbraio 2010 da Luigi Caricato.

Il programma della giornata di sabato 23 novembre ha Parma come sede, presso laCasa della Musica, in piazzale S. Francesco 1.


Al mattino il convegno dal titolo “L’oro di Parma, il ritorno dell’extravergine. L’olio di oliva nell’alimentazione della Food Valley

A moderare il convegno Luigi Caricato

ore 10,15: apertura dei lavori

C. Casa, Assessore Comune di Parma

A. Zanlari, Presidente Camera di Commercio di Parma

ore 10,30: introduzione al convegno e presentazione del libro «Libero olio in libero Stato”, di Luigi Caricato

ore 10,45: la storia dell’olivicoltura a Parma: A. Fabbri, Università di Parma

ore 11,00: la situazione olivicola nel parmense: M. Carboni, agronomo

ore 11,15: l’extravergine nella dieta italiana, F. Brighenti, Università di Parma

ore 11,30: le frodi nel settore degli oli di oliva, S. Quaquarelli, S. Graziella, ICRF, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, sede di Bologna

ore 11.45: Il progetto “t.o.p”. (tracciabilità origine prodotto): una nuova forma di garanzia di qualità e tracciabilità d’origine. Dalla case history della Coppini Arte Olearia

ore 12: chiusura

P.Ferrari, Vice Presidente Provincia di Parma

E. Lupi, Presidente di Città dell’Olio

F. Spada, Assessore Comune di Brisighella e Presidente Consorzio di tutela Olio Dop Brisighella

P. Ferrari, Vice Presidente Provincia di Parma

Testimonial della giornata: Alberto Michelotti, ex arbitro di calcio e Massimo Voltolina, nuotatore.

A seguire, ore 12.30: degustazione guidata olio extravergine a cura di M. Sbernini, gastronomo

La foto è di Gianpaolo Bonomi. Vietata la riproduzione senza autorizzazione

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