Gli artisti per l’olio
E' il momento della sosta e del riposo, di respirare nella quiete e nel verde il profumo delle olive. Appuntamento a Fiesole, dai Buonamici, per una domenica, il primo dicembre, all'insegna della cultura. Una inziiativa di Olio Officina Food Festival e Arte da Mangiare Mangiare Arte

Abbiamo già dato ampia notizia dell’evento (QUI) che si svolgerà a Fiesole, presso la tenuta di Buonamici, per un evento fuori salone che si terrà domenica primo dicembre 2013, alle ore 14. Proproniamo questa volta i contributi degli artisti che parteciperanno al fuori salone pensato nell’ambito della nona Biennale d’Arte contemporanea che si svolgerà a Firenze.
Forse non è il caso di ripeterlo, ma giova sempre ricordare che si tratta di una iniziativa di Arte da mangiare mangiare Arte e Olio Officina Food Festival.
L’indirizzo della tenuta Buonamici è in via Montebeni 11 a Fiesole.
GLI ARTISTI PER L’OLIO
Horse Van Gallery installazioni e performance “A macchia d’olio” degli artisti di Accademia Nomade
Una sorta di Cantico Francescano capace di far proprio un messaggio trascendente, cosmico e sacro, dove il sole, la luna, l’olio, non sono altro che simboli di un lungo itinerario interiore degli artisti, che scavano e contemplano il silenzio, in un cammino che li portati come Francesco, a stare con le creature e non sopra di esse, dove la legge primordiale è quella del rispetto e della non violazione, sempre verso una nuova R-EVOLUTION dell’ARTE cosmicamente più artistocratica.
“La misura dell’amore è amare senza misura” – Sant’Agostino
Artisti presenti di Accademia Nomade: Cristina Anna Aldrighi, Beatrice Facchini, Tommaso Gatti, Giuliano Cataldo Giancotti, Raffaele Maccagnola, Simone Mangione, Simone Natalizio, Andrea Panzera, Alice Parolari, Geremia Renzi, Luisa Turuani.
Federica Berner Ghezzi, “La sosta”
Questa mattina mi sono alzato presto e ho lavorato tanto per la raccolta.
Ora è il momento della sosta e del riposo e di respirare nella quiete e nel verde
il profumo delle olive.
Daniela Dente aka DaDe, “Il tempio di Minerva”
Come Donna in Nero ed Artista, esprimo con questa mia opera il mio pensiero di pace e del mio amore per l’arte e la cultura, con quest’opera rinnovo il pensiero positivo che secoli fa con la creazione del mito della dea Minerva i nostri antenati ci hanno trasmesso un simbolo di pace e di valori, di rispetto delle leggi, e il coltivare come l’ulivo la sapienza e la saggezza… mente e corpo.
Daniela Gorla, “Spore segni necessari”
Spore come antiche felci ritrovate,
spore nel terreno necessarie alla vita,
spore da seminare,
spore da trovare in nuovi terreni,
spore nel territorio conosciute dagli abitanti,
spore da raccogliere insieme,
spore di pigmento e di ricrescita,
spore da costruire in un simbolo condiviso.
Silvio Manzotti, “Una Nobile Raccolta”
Figure umane in atteggiamento di raccolta fatta con le mani…
come si è sempre usato in Toscana…
Roberto Perotti, “Olive parlanti”
10 confezioni di olive diranno la loro, in modo
semiserio su se stesse e sui loro rapporti con il mondo.
Giosuina Pria, “Toscana – l’Olio è un’arte antica”
La Gioconda è un’ Olio su tavola
L’antica Arte Pittorica Toscana in molti suoi
Capolavori ha utilizzato il suo Olio,frutto della
Sua Arte Olearia.
Il mio intervento foto-grafico sottolinea questo connubio
Andrea Rovatti “Arte del condimento”
L’immagine fa parte della serie “Arte del Condimento”, una ricerca dove olio e aceto interagiscono tra di loro alternando effetti di equilibrio e dinamismo. I due elementi diventano i soggetti per un dialogo visivo che ci porta oltre all’idea del “mescolare” olio e aceto. In questo gioco di forme a volte prevale uno dei due elementi, ma è sempre la loro coabitazione a dare il senso alle immagini, che ci conducono ancora una volta in un mondo dove figurativo e astratto si sovrappongono.
Nell’installazione l’opera, che è alta 160 cm, emerge direttamente dalla terra e permette di essere condivisa con gli ulivi.
Studio Pace10 (Monica Scardecchia e Gianfranco Maggio), “Disseminazione evolutiva, da albero ad albero”
Per evoluzione umana si intende l’origine e l’evoluzione dell’ Homo sapiens come specie distinta e la sua diffusione sulla terra.
Per arrivare dai primati all’uomo sono intercorsi molti passaggi, evoluzione degli arti per potersi arrampicare sugli alberi, dita mobili e articolate, unghie sottili, pollice opponibile, mano prensile, palmo calloso, sviluppo dell’ equilibrio , dimensioni corporee piccole, miglioramento della vista, visione dei colori etc…
Oggi possiamo affermare che l’uomo si sia veramente “evoluto”?
E’ sceso dagli alberi ed ha imparato a coglierne i frutti…
Ma ha purtroppo disimparato a vivere in armonia con il pianeta che lo ospita, nel rispetto dei propri simili e delle altre specie animali.
Il completamento della sua “evoluzione” ha subito un arresto che impedisce alla “posizione eretta” conquistata di affrontare il mondo a “testa alta”.
Forse tutto ciò potrà accadere quando l’uomo tornerà a vivere sugli alberi…
Maria Cristina Tebaldi, “MATURITA’ ABBONDANZA LEGGEREZZA: tutto in una goccia”
Come un grande ulivo
Solido rugoso
Contorto negli avvolgimenti delle esperienze vissute
Ringrazio
Per l’abbondanza dei doni ricevuti
E dei frutti elargiti
Tra le reti dei rapporti umani
Nella chioma trasparente d’azzurro
….. rinasco leggera
topylabrys, “Gocce d’olio?”
Installazione composta da 3 sfere che vogliono rappresentare tre pericolose gocce del FUTURO ..
Gocce intriganti, affascinanti, improbabili..
Gocce d’ immagine, trattate. manipolate ..
Gocce … Pericolose!
Questa sarà la scelta del domani? Combattiamola!
Gabriella Di Trani, “Raggio la forma del gusto”
In un parco di ulivi, una riproposta del fatto di giungere ad una forma matura, riscaldata e nutrita dai raggi di un sole, tra poesia ed erotismo: un’oliva, un raggio che la penetra ed il frutto delizioso di quest’incontro, l’olio. Con motivi in plastica e legno che richiamano il pop è nata questa contaminazione tra un insieme legato alla natura ed una forma-oggetto che ne esalta il gusto e la bellezza.
Monika Wolf, “L’Orto degli Oggetti smarriti”
Può essere il simbolo per la “fertilità” di
un oggetto smarrito o meglio NON smarrito
ma riciclato per dare vita a una nuova
fertilità.
Paola Zan, “Grata alla Natura (che mi ha dato papille verdi)”
Si tratta di un gioco di parole, di una sorta di rebus, calembour e ARTE DA MAGIARE si è sempre distinta per questo!
Laura Zeni, “Essenza”
Ci basterebbe la ricchezza di un’oliva…
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