I frantoiani puntano su qualità e trasparenza
L’Aifo, l’Associazione italiana frantoiani oleari, il primo di dicembre ha messo in piedi ben sei eventi concomitanti in tre località pugliesi: Andria, Cisternino e Martina Franca. Una iniziativa concepita nell’ambito di “Frantoi Aperti”
“Queste giornate sono state fondamentali per diffondere la cultura dell’olio extra vergine di qualità”, ha dichiarato Elia Pellegrino, il presidente di Aifo. “I percorsi di avvio all’assaggio -ha precisato – aiutano i consumatori a comprendere le caratteristiche sensoriali degli oli e a riconoscerne il valore. I frantoiani sono al centro della filiera olivicola, vogliamo proprio per questo che i consumatori vengano nei nostri centri produttivi per vedere come nasca l’olio extra vergine di oliva di qualità. Acquistare direttamente dal frantoio è sinonimo di trasparenza e garanzia”.
Nel corso degli eventi il pubblico ha avuto modi di prendere parte a convegni con esperti del settore e a percorsi di avvio agli assaggi, scoprendo le differenze tra i vari oli Dop, Igp e da agricoltura biologica, imparando di conseguenza a riconoscere un olio di qualità.
“Divulgare la conoscenza delle è un passo cruciale per valorizzare il nostro lavoro e l’eccellenza italiana”. È quanto ha affermato Stefano Caroli, il presidente dell’Associazione Frantoiani Pugliesi. “Il frantoio non è solo un luogo di produzione – ha precisato – ma un punto di incontro tra tradizione, innovazione e trasparenza. Aprire le porte ai consumatori significa educare e rafforzare la fiducia verso il prodotto”.
Al convegno che si è tenuto a Cisternino, presso Il Frantolio di Pietro D’Amico, è intervenuto anche il prefetto di Brindisi Luigi Carnevale, il quale ha evidenziato l’importanza del legame tra territorio, tradizione e qualità.
L’Aifo con questi incontri da anni ha voluto esprimere la propria identità e il radicamento nei territori attraverso il proprio lavoro si sta impegnando nel tutelare la figura del frantoiano e nel divulgare le molteplici sfaccettature delle qualità degli oli extra vergini di oliva, rafforzando così il legame tra tradizione e innovazione, con l’impegno di promuovere una maggiore consapevolezza tra i consumatori, perché è proprio da quest’ultimi, da chi acquista e consuma l’olio che si deve ripartire.
In apertura, il frantoiano Pietro D’Amico, nella sua azienda a Cisternino, mentre degusta l’olio
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