Terra Nuda

Il nuovo libro di Marco Damele ha per titolo “Il giardino della Biodiversità”

Un viaggio corredato da foto, note e curiosità naturalistiche, tra piante selvatiche, insolite e misteriose

Olio Officina

Il nuovo libro di Marco Damele ha per titolo “Il giardino della Biodiversità”

È disponibile in tutte le librerie Il giardino della Biodiversità. La mia vita tra piante selvatiche, insolite e misteriose, volume pubblicato per le Edizioni Zem, a firma del ligure Marco Damele, che oltre a essere autore di diversi testi sul tema, è egli stesso agricoltore botanico-floricolo a Camporosso.

Non è una semplice guida al giardinaggio, non offre informazioni o norme per coltivare le piante o renderle belle e attraenti al visitatore. Il libro, corredato da foto, note e curiosità naturalistiche, ci insegna come conoscere la terra e di conseguenza il proprio giardino, come farlo a immagine di una vita reale che nasce, cresce, muore e si sviluppa in simbiosi con la nostra esistenza.

L’idea è di aprire un portale virtuale su come osservare le piante, ad armonizzarle attraverso la libertà, quella libertà della natura tanto amata da Libereso Guglielmi che in questo libro vede impresso in maniera radicale e indelebile il proprio marchio: piante, erbe e fiori che nella loro semplicità diventano misteriose, esprimendo la personalità di chi per passione e amore le coltiva, le studia e le accudisce.

Marco Damele, scrittore, imprenditore botanico-floricolo e tecnico biologico di Camporosso, in provincia di Imperia, è protagonista da oltre vent’anni nel mondo della floricoltura del Ponente ligure. Dai premi nazionali e internazionali ricevuti per la sua coltivazione di verde ornamentale, dopo un arricchimento professionale alla guida dei giovani agricoltori e grazie agli insegnamenti di Libereso Guglielmi, ha realizzato un giardino della biodiversità orientando l’attività dell’azienda sulla ricerca e coltivazione delle antiche varietà orticole, di cui per via della moda, dei gusti e della richiesta di mercato si erano letteralmente perse le tracce.

Damele ha studiato e reintrodotto in particolare la cipolla egiziana ligure (Allium cepa viviparum), diventata in poco tempo preziosa e autentica testimone della biodiversità del Ponente ligure.

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